Divisione ereditaria: cosa significa e quanto costa?

Divisione ereditaria: cosa significa e quanto costa?

La divisione ereditaria si verifica in caso di successione, per causa di morte, in cui vi sono dei coeredi che diventano comproprietari dei beni lasciati. Tale comunione sui beni resta fino a quando viene richiesto l’atto di divisione e, nel frattempo, qualsiasi erede può disporre liberamente di tutti i beni.

Tuttavia, le difficoltà nell’adottare le decisioni e le discordie tra i coeredi portano molto spesso a voler dividere la comunione ereditaria. Vediamo nello specifico in che modo.

INDICE:

  1. Cos’è la divisione ereditaria?
  2. Divisione contrattuale
  3. Divisione giudiziale
  4. La divisione testamentaria
  5. Quanto costa un atto notarile di divisione ereditaria?

Cos’è la divisione ereditaria?

La divisione ereditaria è regolata dagli articoli 713 e ss. e dagli articoli 1111 e ss. del Codice Civile. Si tratta di un contratto (divisione volontaria), di una disposizione testamentaria o di un’azione giudiziale attraverso cui si scioglie la comunione ereditaria in seguito all’apertura della successione.

Il procedimento di divisione, quindi, consente al coerede di diventare unico proprietario dei beni assegnati il cui valore corrisponde a quello della sua quota ereditaria. La divisione ereditaria, inoltre, può essere di tre tipi: contrattuale, giudiziale o testamentaria.

Divisione contrattuale

Quando i coeredi, di comune accordo, intendono dividere l’eredità, possono farlo sottoscrivendo un contratto di divisione. Se riferito a beni immobili o altri diritti reali immobiliari, come l’usufrutto, deve avere forma scritta, essere autenticato da un notaio e trascritto. Qualora invece nella divisione sia coinvolto un soggetto incapace come un minore o un interdetto, è necessaria l’autorizzazione da parte del giudice.

Divisione giudiziale

Abbiamo spiegato come dividere l’eredità in caso di comune accordo dei coeredi. Ma cosa accade quando gli stessi non riescono a trovare un punto d’incontro? In tal caso dovranno rivolgersi al giudice che può disporre due tipi di divisione: a domanda congiunta e giudiziale ordinaria.

Domanda congiunta

Si tratta di una procedura che consente di passare direttamente alla formazione dei lotti o porzioni da assegnare in proprietà esclusiva ad ogni coerede. Si avvia, inoltre, con un ricorso sottoscritto da tutti i coeredi e depositato presso la cancelleria del Tribunale in cui si è aperta la successione.

Giudiziale ordinaria

È una causa civile ordinaria, che può essere avviata da ciascun coerede presso il Tribunale dove si è aperta la successione. Prima dell’avvio del giudizio è necessario fare un tentativo di mediazione di fronte ad un organismo di conciliazione riconosciuto dal Ministero della Giustizia.

Divisione testamentaria

Quando lo stesso defunto comunica nel testamento le modalità di spartizione tra i coeredi, si parla di divisione testamentaria. Nello specifico il testatore può:

  • stabilire delle regole per la formazione delle porzioni di ciascun coerede,
  • disporre che la divisione avvenga secondo la stima di un terzo da lui stesso indicato (l’arbitratore),
  • dividere tra i coeredi i beni che formano il suo patrimonio.

Quanto costa un atto notarile di divisione ereditaria?

La divisione senza conguagli è soggetta ad imposta di registro dell’1% del valore dell’eredità e all’imposta di bollo di 45 euro. Tuttavia, se nell’eredità sono presenti degli immobili, per ognuno si prevede il versamento delle imposte ipotecarie e catastali, sui 200 euro l’una, ed i costi per le volture.

Se, invece, vi è almeno un conguaglio superiore al 5% del valore della quota dell’eredità, sarà tassato con le imposte applicate nella compravendita. A questo, infine, si aggiunge anche il costo del compenso del notaio, che potrebbe variare a seconda della complessità della situazione specifica.

Leggi anche >> Atto di divisione ereditaria: qual è la tassazione corretta?

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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30 commenti per "Divisione ereditaria: cosa significa e quanto costa?"

  • Marco ha detto:

    Sono comproprietario di un’eredità di una casa e di altri 19 immobili per un valore complessivo di circa 1.800.000 €. Le quote di possesso sono molto varie tra gli eredi: le mie quote sono circa il 50%, gli altri 16 eredi hanno quote differenti variabili comprese tra il 3% e il 9%.
    La mia domanda: quanto può essere all’incirca il costo complessivo per la definizione dell’eredità e quanto la mia quota?
    La ringrazio moltissimo

    • Redazione ha detto:

      Gentile Marco, risulta complesso fornirle una stima di questo tipo, in quanto si tratta di calcoli molto specifici. Le imposte di successione variano, ad esempio, in base al grado di parentela con il defunto e al valore della quota ereditata. Le suggeriamo di rivolgersi ad un Notaio o CAF per una stima accurata dei costi specifici, in quanto quest’ultimi possono prendere in considerazione tutte tutte le variabili rilevanti alla tua situazione particolare. Cordiali saluti.

  • Claudio ha detto:

    L’imposta di registro dell’ 1%
    di quale cifra?
    Forse del valore catastale dell’immobile ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Claudio, si tratta dell’1% dell’intero valore della massa da dividere. Cordiali saluti.

  • Giovanna ha detto:

    Buongiorno 5 mesi fa è venuto a mancare mio padre e aveva fatto 1 testamento siamo due sorelle papà dalla morte di mamma l ho accudito io fino alla fine mia sorella si è presentata ai funerali.apertura testamento lei non si è presentata io ho pagato a me ha lasciato 2/3 lei 1/3.Lei mi ha mandato a chiamare che voleva la sua parte di casa.Ad oggi 1 mese apertura testamento non si fanno sentire il mio avvocato gli manda PEC loro non rispondono.Come si procederà.Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanna, siamo spiacenti di non poterla aiutare in quanto, trattandosi di una casistica particolare, si rende necessaria la consulenza del legale che la sta seguendo affinché possa consigliarle come procedere. Cordiali saluti.

  • Franco T. ha detto:

    Buongiorno, mi sembra di aver capito che in caso di un immobile cointestato, uno dei coeredi può comunque procedere ad affittare anche se gli altri coeredi non sono d’accordo. Vorrei sapere se questo si applica anche in caso di affitti brevi inferiori ai 30 giorni, o se invece sono presenti norme diverse. Grazie, cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Franco, trattandosi di un caso particolare, è consigliabile consultare un professionista legale per ottenere un parere specifico sulla sua situazione. Cordiali saluti.

  • Claudio ha detto:

    A chi rivolgersi x fare una divisione ereditaria senza conguaglio?

  • claudia ha detto:

    mio figlio minore (16 anni) orfano di padre, a seguito della morte della nonna è divenuto coerede con i tre zii dei beni della nonna, qualora accettasse con beneficio di inventario si potrebbe già fare la divisione ereditaria previa autorizzazione del giudice tutelare? o per la divisione ereditaria bisogna comunque aspettare la maggiore età? se potesse farsi prima si può far rientrare tutto nella dichiarazione di successione? e fare solo le volture definitive e risparmiare sulle imposte? o sono necessari due passaggi successione eredità e poi divisione da un punto di vista fiscale? grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Claudia, sarà il giudice tutelare ad autorizzare eventualmente la vendita dei beni ereditari o le divisioni tra i coeredi, nonché indicarvi gli step da seguire. Cordiali saluti,

  • Mariateresa MAZZONE ha detto:

    Buongiorno, siamo 4 fratelli tutti coeredi di tutto: casa terreno, cada in costruzione ecc, 3 fratelli volevano vendere a me i 3/4 della casa dei genitori, in fase di preparazione dei documenti necessari, è saltato fuori che un erede ha tutte le proprie parti ipotecate e quindi non si può procedere alla vendita, mi è stato detto che però si può fare lo scioglimento dell’eredità e quindi una suddivisione per poi procedere a fare ugnuno ciò che desidera… mi può dire se è veramente fattibile questa cosa? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Mariateresa, quanto le è stato detto non è corretto. Le suggeriamo di rivolgersi agli avvocati che seguono le pratiche legate alle ipoteche per poter valutare i passi da compiere per poter togliere tali gravami e procedere con la vendita. Cordiali saluti.

  • Michele ha detto:

    Buonasera,

    Nell’atto notarile di divisione di beni immobili (terreni e case), la parcella del notaio viene calcolata in % sul valore di mercato o sul loro valore catastale?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Michele, la parcella del notaio viene calcolata sulla base del valore catastale degli immobili. Cordiali saluti.

  • Gabriele ha detto:

    Buongiorno,
    Dopo il decesso di mio padre, io ho 1/6 di alcuni appartamenti, mia sorella 1/6 e mia madre i 4/6. Mia madre e mia sorella vogliono affittare contro il mio volere. Possono farlo?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gabriele, il contratto di locazione si considera valido anche se stipulato da un solo comproprietario, in base a quanto stabilito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con sentenza del 4 luglio 2012 n. 11136. Gli altri comproprietari, inoltre, potranno ratificare l’atto compiuto con il diritto di riscuotere il canone di locazione pro quota. Le suggeriamo di richiedere la consulenza di un legale che possa valutare nel dettaglio la sua situazione e indicarle come agire per tutelare i suoi interessi. Cordiali saluti.

  • Marcella ha detto:

    Buongiorno,6 mesi fa è deceduta mia mamma, la quale per successione ha lasciato a me e a mia sorella un appuntamento che era al 100%di sua proprietà. Inoltre lei aveva al 50 % un appartamento con mio papà. Perciò io e mia sorella avremmo il 25 ciascuna!! Nostro papà, ha deciso di lasciare a noi sorelle il suo 50 %della casa dove viveva mia mamma (erano divorziati da molti anni). Come possiamo fare ora io e mia sorella per avere un appartamento ciascuno?? Siamo in ottimi rapporti e pertanto d’accordo nel prendere uno a testa ma non sappiamo come fare! Perché non abbiamo soldi io per liquidare lei, e lei per liquidare me . Vi ringrazio se riuscite ad aiutarmi

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marcella, si tratta di una situazione che necessita il consulto di un notaio, pertanto le suggeriamo di rivolgersi ad un professionista affinché vi suggerisca il miglior modo per poter procedere. Cordiali saluti.

  • Angela ha detto:

    Buongiorno mio padre è morto e ha fatto testamento l ho pubblicato praticamente mi lascia l appartamento del primo piano e due stanze dell appartamento piano terra il resto dell appartamento piano terra a mia sorella la corte metà per ognuna di noi… Serve il geometra x frazionamentp e accorpamento per mettere gli appartamenti come nep testamento e poi successione o serve ancora il notaio? Ah ci sono delle difformità da sanare in tutte e due gli appaetamenti le spese sono uguali x le due sorelle? Mio padre ha fatto. Anxhe una scrittura una dichiarazione privata dove dice che io l ho aoutato a pagare il mutuo prima che la casa andasse all asta.. Questo posso metterlo nella massa ereditaria cosa cambierebbe a livello di imposte? Un altra cosa il notaio nella pubblicazione del testamento ha scritto e la parte (che sarei io) rinuncia fin da all iscrizione di qualsiasi diritto di ipoteca legale… A me nessuno mi ha chiesto nulla

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Angela, trattandosi di una situazione particolare e complessa, le suggeriamo di confrontarsi con il suo notaio. Cordiali saluti.

  • Ilaria ha detto:

    Buongiorno, le mie figlie hanno ereditato dal nonno un appartamento (50%). L’altra metà è andata in eredità allo zio, fratello di mio marito, deceduto nel 2003. Lo zio vi è andato a vivere e ha cambiato la serratura impedendone l’accesso. Abbiamo iniziato la divisione dei beni, ma non si è mai presentato. Nel frattempo ricevevamo minacce. Poi a dicembre 2020 è deceduto anche mio cognato. Nella casa vivono tuttora sua moglie e la figlia minore. Non hanno ancora fatto la successione perché deve intervenire il giudice tutelare. La questione è complicata perché i debiti di mio cognato superano i beni da ereditare. Le foglie del primo matrimonio hanno già rinunciato all’eredità. Io vorrei tanto sapere come posso tutelare le miei figlie.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Ilaria, si tratta di una situazione particolare, per cui è consigliabile il confronto con un legale. Cordiali saluti.

  • Enrico ha detto:

    Buongiorno notaio volevo chiedere se per fare una separazione di una casa e beni immobili.. che spese si devono sostenere ..

    Inoltre se è necessario.. geometra ed ingegnere

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Enrico, se intende procedere con un atto di divisione le suggeriamo di rivolgersi ad un Notaio per richiedere un preventivo. Sarà necessario essere in possesso della visura catastale relativa agli immobili da cui si potrà evincere la rendita catastale degli stessi. Cordiali saluti.

  • Pietrino ha detto:

    Buongiorno signor notaio io abito in Belgio ancora una sorella e uno in Olanda, c’è una due sorelle non ci mettiamo d’accordo per vendere I due appartamenti, voi potete fare qualcosa chiede a tutti noi per firmare un documento
    tra di noi per metterci tutti d’accordo, cordiali saluti

  • dario d l ha detto:

    ciao sono dario vorrei comprare un immobile in abruzzo zona montana mi hanno detto che per poter fare l’atto notarile bisogna chiedere il riscatto dell’uso civico ,come funzione e di cosa si sta parlando ,quale è la tempistica?, quali sono le procedure da adottare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Dario, ipotizziamo che l’immobile che intende acquistare sia stato costruito su un terreno gravato da usi civici e per poter essere venduto sia prima necessario liberarlo dall’uso civico. In questo casi la procedura da seguire è l’affrancazione del terreno. Per maggiori informazione le suggeriamo di rivolgersi al Comune o al notaio che si occuperà dell’atto. Cordiali saluti.

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