Dispensa da collazione: cos’è e come avviene?
Non sempre il de cuius concede in eredità i propri beni esclusivamente al momento della sua morte. Potrebbe capitare, infatti, che quando era ancora in vita, disponesse degli stessi attraverso delle donazioni ai futuri eredi. Pensiamo al padre che dona un appartamento ad uno dei suoi figli: alla sua morte l’immobile potrebbe ritornare nell’asse ereditario degli altri figli? È in questi casi che si parla di collazione, un atto disciplinato dall’art. 737 e ss. del Codice Civile, dal quale, però, si può essere esonerati. Vediamo in particolare come avviene la dispensa da collazione.
INDICE:
Qual è il significato di collazione?
La collazione è l’obbligazione secondo cui un soggetto che accetta l’eredità e che ha ricevuto donazioni in vita dal de cuius, è obbligato a conferire nell’asse ereditario quanto ricevuto per ricostituire le porzioni originarie. In questa maniera, la legge mira a ristabilire una uguale partizione del patrimonio tra gli eredi.
Possono essere oggetto di collazione le intestazioni di un bene a nome altrui (ad esempio quando i genitori acquistano una casa intestandola al figlio) ed i negozi misti con donazione, ma restano esclusi gli atti a titolo gratuito che non sono caratterizzati da spirito di liberalità. Inoltre, i soggetti tenuti alla collazione sono i figli, i loro discendenti ed il coniuge.
La collazione può avvenire in natura o per imputazione: nel primo caso è l’intero bene, nella sua fisicità, che viene conferito nella massa ereditaria. Nella seconda ipotesi, invece, si prevede un addebito del valore del bene della quota del coerede e il prelevamento da parte degli altri coeredi.
Quali donazioni sono escluse dalla collazione?
Non tutte le donazioni sono soggette a collazione. Restano escluse, infatti, le spese sostenute per:
- il mantenimento e l’educazione,
- motivazioni legate ad una malattia,
- abbigliamento o nozze,
- le liberalità in conformità agli usi, come i regali in certe occasioni.
Le spese per il corredo nuziale e quelle per l’istruzione del donatario, inoltre, sono soggette a collazione solo se, prendendo in considerazione le condizioni economiche del donante, vanno oltre la misura ordinaria.
Cos’è la dispensa da collazione?
La dispensa da collazione ereditaria è un atto giuridico attraverso il quale, nell’ambito di un contratto di donazione o di una donazione indiretta, il donante esonera il donatario dal conferire ad alcuni coeredi di quest’ultimo quanto donato in vita. Solitamente stipulato attraverso un contratto, i suoi effetti cominciano con l’apertura della successione del donante. Inoltre, la dispensa da collazione può trovare il proprio fondamento in un contratto di donazione oppure, in qualche caso, in un testamento.
In ogni caso, comunque, la dispensa produce effetto nei limiti della quota disponibile, poiché non potrà ledere i diritti dei legittimari che possono ricorrere all’azione di riduzione. Quest’ultima, disciplinata dall’articolo 553 del Codice Civile, consente di reintegrare la quota di legittima rendendo parzialmente o integralmente invalidi gli atti che hanno causato la lesione della stessa.
Come evitare la collazione tra gli eredi?
Gli eredi tenuti alla collazione possono evitare la restituzione delle donazioni non accettando o rinunciando all’eredità. Allo stesso modo è possibile procedere con un’azione di riduzione della donazione da parte del legittimario leso. Quest’ultimo, di conseguenza, per effetto della riduzione, potrebbe diventare a sua volta un erede tenuto alla collazione.
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2 commenti per "Dispensa da collazione: cos’è e come avviene?"
Cerco un bravo avvocato che si interessi della collazione ereditaria.Cor- di islmente sig.maria Luisa Falcone
Buongiorno Maria Luisa, siamo spiacenti ma non ci occupiamo di questo servizio. Le suggeriamo di consultare anche online l’elenco degli avvocati che esercitano nella sua città. Cordiali saluti.