Visure ipotecarie e catastali: quali sono le differenze?

Visure ipotecarie e catastali: quali sono le differenze?

Si parla tanto di visura immobiliare, ma in realtà è un termine di uso comune impropriamente utilizzato. Sarebbe infatti più corretto parlare di visure ipotecarie e catastali, le quali, a loro volta, non sono la stessa cosa ma si tratta di documenti diversi sia per le informazioni contenute sia per le banche dati dalle quali sono estratti.

In questo articolo esamineremo:

  1. Che cosa sono le visure ipotecarie e catastali?
  2. Che differenza c’è tra le visure ipotecarie e catastali?
  3. A cosa serve la visura ipocatastale?
  4. Come si fa una visura ipocatastale?
  5. Come fare una visura ipotecaria e catastale su immobile?

Che cosa sono le visure ipotecarie e catastali?

Con il termine visura si fa riferimento all’atto con il quale si prende visione di un documento. I documenti sono differenti in base alle banche dati nelle quali viene effettuata la ricerca, potrebbero essere infatti estratti dal Catasto, dalla Conservatoria RR.II., dalla Camera di Commercio o del Pubblico Registro Automobilistico.

Le informazioni riguardanti gli immobili li troviamo nella Conservatoria RR.II.. e nel Catasto. Come anticipato però il termine visura immobiliare non è propriamente corretto e si dovrebbe parlare piuttosto di visure ipotecarie e catastali.

Le visure ipotecarie

La visura ipotecaria online si ottiene attraverso i dati della Conservatoria RR.II., ovvero l’ufficio che raccoglie tutti gli atti riguardanti alle compravendite immobiliari, locazioni, passaggi di proprietà e ipoteche. Con questo documento è possibile infatti ottenere l’elenco completo degli atti (trascrizioni, iscrizioni, annotamenti) relativi ad una persona, fisica o giuridica, nel periodo decorrente dalla data di automazione della competente Conservatoria fino alla data di aggiornamento. 

Effettuare una ispezione ipotecaria è necessario nelle trattative preliminari di compravendita immobiliare, qualora si debba disporre di atti notarili relativi a un bene immobile oppure in caso di azioni finalizzate al recupero di crediti e all’individuazione di gravami o pregiudizievoli su un immobile, terreno o fabbricato.

Le visure catastali

La visura catastale è un documento ufficiale del Catasto che contiene i dati catastali di un immobile, terreno o fabbricato, censito in Catasto e dei soggetti intestatari. È solitamente utilizzato ad esempio a fini fiscali e reddituali nei casi di trattative di compravendita immobiliare, oppure per il calcolo dell’IMU, della TARI e della TASI.

Nello specifico, le informazioni contenuti nelle visure catastali riguardano il Comune e l’indirizzo in cui è ubicato l’immobile oggetto dell’ispezione, i dati catastali identificativi dello stesso (sezione urbana, foglio, particella, subalterno), la superficie espressa in metri quadri e il numero dei vani, la categoria catastale (la destinazione d’uso dell’immobile), la rendita catastale, i dati dei titolari della ditta catastale, la natura e la quota dei diritti reali.

Che differenza c’è tra le visure ipotecarie e catastali?

La visura catastale non è probatoria. In essa non è infatti indicato il proprietario ma l’intestatario della ditta catastale.

In una visura catastale non vengo quindi indicati i dati dell’atto notarile e la natura dei diritti e le quote non sono tuttavia certe. Pertanto, per accertare la titolarità giuridica di un immobile in capo ad una soggetto è indispensabile procedere sempre con una visura ipotecaria.

Leggi anche >> Un Catasto probatorio è possibile in Italia?

A cosa serve la visura ipocatastale?

I dati contenuti nelle visure ipotecarie devono sempre essere rapportati e verificati con quelli presenti in Catasto. Per questo è possibile ricorrere anche alla visura ipocatastale.

Si tratta sempre un documento ufficiale estratto dalle banche dati pubbliche della Conservatoria dei Registri Immobiliari e del Catasto e serve per certificare la titolarità giuridica sui beni immobili, verificare il contenuto dell’atto di provenienza e la presenza di ipoteche legali, giudiziarie, volontarie o esattoriali, gravami, vincoli o pregiudizievoli. 

I dati presenti nella visura ipocatastale sono:

  • elenco di tutte le formalità trascritte in Conservatori in riferimento a un soggetto, una società o un immobile
  • natura (proprietà, usufrutto, nuda proprietà, ..) e quota dei diritti reali
  • atto notarile di provenienza (compravendita, donazione, successione, divisione, usucapione, ..)
  • data di stipula dell’atto pubblico e nome del notaio o del pubblico ufficiale rogante
  • ipoteche, gravami, vincoli, servitù, decreti ingiuntivi o pignoramenti in essere o cancellati
  • Comune e indirizzo in cui sono localizzate le unità immobiliari
  • dati catastali (foglio, particella, subalterno, categoria, classe, superficie, vani, rendita catastale, ..) degli immobili, terreni o fabbricati

Come si fa una visura ipocatastale?

L’ispezione ipotecaria e catastale può essere eseguita su una persona fisica, persona giuridica o un immobile e la richiesta può essere effettuata online tramite VisureItalia.

Visura ipocatastale per immobileRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura ipocatastale per immobile
Visura ipocatastale per soggettoRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura ipocatastale per soggetto

Il costo delle visure ipocatastali è di € 35,20, comprensivo di Iva, tasse ipotecarie (€ 9,90) e tributi catastali (€ 0,90) imposti dalla Agenzia delle Entrate. La consegna avviene direttamente via email entro 2 ore lavorative, ma può essere richiesta anche l’urgenza per riceverla in 15 minuti.

Come fare una visura ipotecaria e catastale su immobile?

Oltre le visure ipocatastali che, come detto in precedenza, sono il risultato di una ispezione effettuata sia alla banca dati della Conservatoria sia al Catasto, è possibile richiedere su VisureItalia anche solo una visura catastale o visura ipotecaria su immobile.

Nel caso delle ispezioni catastali, la ricerca può essere effettuata per immobile, per persona fisica o persona giuridica, oppure per indirizzo. Inoltre, la ricerca può avvenire oltre che allo stato attuale, anche a quello storico. La procedura di estrazione è automatizzata e la consegna avviene in pochi secondi.

Discorso analogo può essere fatto anche per le ispezioni ipotecarie poiché, anche in questo caso, la ricerca può essere eseguita per immobile, per soggetto (persona fisica o persona giuridica) e la consegna è sempre in tempo reale.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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4 commenti per "Visure ipotecarie e catastali: quali sono le differenze?"

  • salvo ha detto:

    Buongiorno, vorrei saper se è normale che il professionista cui è affidato l’incarico per la ristrutturazione di un appartamento chieda in contratto che il committente fornisca la visura presso la Conservatoria Registri Immobiliari sia dell’immobile che del committente? grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvo,
      il professionista che deve presentare una pratica edilizia in Comune per una ristrutturazione deve indicare gli estremi catastali dell’immobile. In questi casi è sufficiente una semplice visura catastale. Può essere estratta per immobile (con i dati catastali dell’unità immobiliare oggetto di ristrutturazione) o per nominativo (con i dati anagrafici del proprietario). Il risultato è il medesimo, quindi basta una sola visura catastale, non ipotecaria in Conservatoria.

  • chiara ha detto:

    sarebbe possibile effettuare una voltura catastale da a2 ad a6?grazie a chi vorrà rispondermi, questi articoli sono molto chiari e utili.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Chiara, il passaggio da A/2 ad A/6 è un cambio di destinazione d’uso. Occorre prima di tutto rivolgersi al Comune, in modo da verificare se un cambiamento di questo tipo sia previsto dal Piano Urbanistico Comunale. Se la pratica viene accettata dal Comune, è possibile di conseguenza rivolgersi al Catasto. Cordiali saluti.

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