Qual è la differenza tra certificati di stato civile e certificati anagrafici?

Qual è la differenza tra certificati di stato civile e certificati anagrafici?

I certificati anagrafici e i certificati di stato civile sono tra i documenti più richiesti e presentano rilevanti differenze. Vediamo quali sono e come richiederli.

Che cosa sono i certificati?

I certificati sono degli atti che consentono al cittadino di dimostrare il possesso di una serie di fatti, stati, situazioni relativi alla sua persona.

Troviamo una definizione ufficiale all’art.1, lett. f), del Dpr 445/2000 che descrive il certificato come “il documento rilasciato da una amministrazione pubblica avente funzione di ricognizione, riproduzione o partecipazione a terzi di stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche“.

I certificati più richiesti sono i certificati di Stato Civile e quelli Anagrafici.

Certificati di stato civile e certificati anagrafici: quali sono le differenze?

La differenza tra i certificati anagrafici e certificati di stato civile risiede nella loro differente validità. Le informazioni riportate nei primi variano in base a quanto riportato in Anagrafe al momento dell’iscrizione, mentre quelle presenti nei secondi non sono soggette a modificazioni.

I certificati anagrafici sono attestazioni che riguardano i dati contenuti nell’Anagrafe della Popolazione Residente e nei registri dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). 

I certificati di stato civile contengono, invece, le generalità dei soggetti a cui i singoli eventi si riferiscono e gli estremi dei relativi atti. 

Il certificato anagrafico

I certificati anagrafici sono documenti attestanti situazioni ricavate dagli archivi anagrafici, quali, ad esempio:

  1. Residenza
  2. Stato di famiglia
  3. Stato libero
  4. Cittadinanza Italiana
  5. Esistenza in vita
  6. Iscrizione AIRE
  7. Godimenti dei diritti politici
  8. Iscrizione liste elettorali

In questi documenti non sono comprese, per motivi di privacy, l’indicazione dei gradi di parentela (fatta eccezione per il certificato di stato di famiglia rilasciato per l’erogazione di assegni familiari) e le informazioni relative allo stato civile dei membri della famiglia.

Il certificato di stato civile

I certificati di stato civile attestano situazioni desunte dagli Archivi di Stato  Civile. Tra questi certificati rientrano;

Certificato o estratto di morteRichiedilo qui

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Certificato o estratto di morte
Certificato o estratto di matrimonioRichiedilo qui

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Certificato o estratto di matrimonio
Certificato estratto copia integrale atto di nascitaRichiedilo qui

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Certificato estratto copia integrale atto di nascita

Analizzandoli singolarmente, il Certificato di  morte attesra la data ed il luogo di decesso di una persona presso il Comune e l’indirizzo dell’ultima residenza anagrafica.

Il Certificato di matrimonio, invece, contiene i dati anagrafici relativi ai coniugi, la data ed il luogo in cui è stato celebrato e registrato il rito del matrimonio con effetti civili.

Infine, il Certificato di nascita riporta il luogo e la data di nascita della persona.

Come anticipato, i certificati attestanti stati, qualità personali e fatti non soggetti a modificazioni e hanno, quindi, validità illimitata.

Nel caso sussistano particolare situazioni, queste certificazioni possono essere richieste in forma di estratto. Oltre al luogo e data di nascita/matrimonio/decesso vengono riportate anche tutte le annotazioni contenute nell’atto, come ad esempio la scelta del regime patrimoniale tra i coniugi, la sentenza di divorzio, il riconoscimento, l’addizione, ecc., risultanti solo dai registri conservati nell’Archivio Centrale dello Stato Civile. I documenti da richiedere saranno:

  1. Estratto per riassunto dell’atto di  morte
  2. Estratto per riassunto dell’atto di matrimonio
  3. Estratto per riassunto dell’atto di nascita

Rilascio e utilizzo dei certificati di stato civile e anagrafici

I certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione devono essere utilizzati esclusivamente:

  • nei rapporti tra privati
  • per l’estero

Devono riportare, inoltre, pena la loro nullità, la dicitura: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi” (art. 40 Dpr n. 445/2000, modificato dalla legge n. 183/2012).

Nei rapporti con la Pubblica amministrazione questi certificati devono essere sostituiti con la presentazione di dichiarazioni sostitutive di certificazione.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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