Dichiarazione di successione tardiva: termini e calcolo delle sanzioni

Dichiarazione di successione tardiva: termini e calcolo delle sanzioni

Anche se il tempo stabilito dalla legge per presentarla è di 12 mesi dal decesso del contribuente, spesso capita che per svariati motivi non si provvede a farlo per tempo. Ma cosa accade in caso di dichiarazione di successione tardiva? Scopriamolo in questo articolo.

INDICE:

  1. Cos’è la dichiarazione di successione?
  2. Come fare una dichiarazione di successione online?
  3. Quali sono i termini per fare la dichiarazione di successione?
  4. Cosa succede se si presenta la successione in ritardo?
  5. Calcolo delle sanzioni per la successione tardiva

Cos’è la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione serve a comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto. Si tratta di un adempimento obbligatorio il cui riferimento normativo principale è il Testo Unico n.346 del 1990 relativo all’imposta sulle successioni e donazioni.

Devono presentare la dichiarazione di successione:

  • coloro che vengono chiamati all’eredità (se non intendano rinunciarvi),
  • legatari ed i loro rappresentanti,
  • gli immessi nel possesso dei beni ereditari,
  • gli amministratori dell’eredità,
  • i curatori dell’eredità giacente,
  • gli esecutori testamentari.

Come fare dichiarazione di successione online?

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Il nostro preventivo è senza alcun vincolo e, nel caso tu decida di procedere, potrai comodamente richiedere la dichiarazione di successione online con VisureItalia.

Quali sono i termini per fare la dichiarazione di successione?

La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che corrisponde, di solito, alla data del decesso del contribuente.

Inoltre, deve essere presentata esclusivamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, al quale si accede con le credenziali SPID o Fisconline/Entratel. Questa operazione può essere svolta anche da un intermediario abilitato, come un CAF, oppure dal contribuente presso l’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

Approfondisci con >> Cosa succede se non si fa la successione

Cosa succede se si presenta la successione in ritardo?

Può capitare che la scadenza di un anno non venga rispetta. Tra i motivi principali rientra il disinteresse o le discordie tra gli eredi oppure la volontà di non pagare la tassa di successione. Se gli eredi non presentano la dichiarazione entro 12 mesi, la legge prevede delle sanzioni sia in caso di ritardo che di totale omissione.

Il ravvedimento operoso per successione

Nel caso di ritardo nella presentazione, se non è già intervenuto l’accertamento del fisco, agli eredi è concesso di procedere con il ravvedimento operoso. Si tratta della possibilità per il contribuente di regolarizzare la propria posizione fiscale a seguito di mancato, omesso o insufficiente versamento di imposte e tributi.

Ciò comporta un’auto-denuncia all’Agenzia delle Entrate che, oltre il pagamento di quanto dovuto, imporrà anche il pagamento degli interessi di mora. Questi variano a seconda del ritardo accumulato: da poche decine di euro (per un leggero ritardo) fino a qualche centinaio di euro (per 3 o 4 mesi di ritardo). Nel caso in cui si sia deciso volontariamente di non rispettare tale obbligo, naturalmente la gravità del rischio cresce.

Leggi anche >> Linee guida per il ravvedimento operoso

Calcolo delle sanzioni per la successione tardiva

In caso di dichiarazione di successione tardiva, non superiore a 30 giorni, è prevista la sanzione amministrativa dal 60% al 120% dell’imposta dovuta o, se non è dovuta imposta, da 150 a 500 euro. Se, invece, non si presenta affatto la dichiarazione, la sanzione va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta o, se non è dovuta imposta, da 250 a 1.000 euro.

Per concludere, quando il ritardo riguarda il versamento dell’imposta (da fare nei 60 giorni successivi alla richiesta), si prevede la sanzione del 30% sull’importo non versato.

Fonte: Agenzia delle Entrate

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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74 commenti per "Dichiarazione di successione tardiva: termini e calcolo delle sanzioni"

  • marisca ha detto:

    Salve, chiedo se l’Accertamento AdE con data 24 aprile 2024 possa ritenerlo oltre i 5 anni e pertanto le sanzioni decadono.
    Oppure AdE ha considerato 85 gg di proroga Covid e dunque l’Accertamento è valido ?
    E’ utile sapere che il decesso è avvenuto il 6 febbraio 2019
    e non ho mai presentato la Dichiarazione di successione (obbligatoria in quanto contempla immobili)

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marisca, le suggeriamo di confrontarsi con il suo commercialista, in modo tale da verificare nel dettaglio queste tempistiche. Cordiali saluti

  • Domenico Ciulla ha detto:

    Buongiorno, mia madre e’ deceduta in data 17/01/2018 e solo in data 07/02/2023 abbiamo fatto la successione. il giorno 06/03/2024 mi e’ stato notificato un atto di pagamento da parte dell’ agenzia dell’entrate dove mi richiedono il pagamento di sanzioni per ammontare di 234.92 euro per il ritardo nella presentazione della successione.

    Secondo i miei calcoli le sanzioni sono prescritte, infatti sono scaduti i 5 anni dal termine di presentazione che era del 17/01/2019 in data 17 gennaio 2024, mi confermate? dico bene?

    Inoltre ho un altro dubbio.

    Ho cercato il decreto di cui parlate in altre risposte, ovvero il 472 del 1997 e nell’ articolo 20 dice questo:

    1. L’atto di contestazione di cui all’articolo 16, ovvero l’atto di irrogazione, devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo (1) a quello in cui e’ avvenuta la violazione o nel diverso termine previsto per l’accertamento dei singoli tributi. Entro gli stessi termini devono essere resi esecutivi i ruoli nei quali sono iscritte le sanzioni irrogate ai sensi dell’articolo 17, comma 3. (2)

    2. Se la notificazione e’ stata eseguita nei termini previsti dal comma 1 ad almeno uno degli autori dell’infrazione o dei soggetti obbligati in solido, il termine e’ prorogato di un anno.

    3. Il diritto alla riscossione della sanzione irrogata si prescrive nel termine di cinque anni. L’impugnazione del provvedimento di irrogazione interrompe la prescrizione, che non corre fino alla definizione del procedimento.

    Il punto 1 parla del 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui e’ avvenuta la sanzione. In questo caso forse la prescrizione scadrebbe il 31 dicembre del 2024 e quindi sarei tenuto a pagare? Mi chiarite questo punto? Grazie mille

  • stella ha detto:

    Buon pomeriggio
    io e mia sorella (residente all’estero) non riusciamo a trovare un accordo per fare la successione di nostra madre deceduta a settembre del 2021: posso procedere a fare da sola la dichiarazione di successione tardiva? Successivamente potrò utilizzare l’eredità in maniera autonoma?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stella, la dichiarazione di successione può essere presentata anche da uno solo degli eredi. Tuttavia, è probabile che le vengano richiesti dei documenti di Sua sorella.
      Se la comunicazione diretta è difficile, potrebbe provare a coinvolgere un legale che vi aiuti a trovare un accordo per procedere, oppure potrebbe rivolgersi allo stesso per procedere con una divisione ereditaria giudiziale.
      Cordiali saluti.

  • fortunato pennestri ha detto:

    buongiorno dovrei pagare la tassa di successione entro il 16/01/24
    se ritardassi il pagamento avendo gia richiesto la revisione e in attesa della nuova somma a qunto ammonterebbero gli interessi di mora
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Fortunato, per il calcolo degli interessi è necessario rivolgersi presso l’Agenzia Entrate. Cordiali saluti.

  • Maurizio Frazzetto ha detto:

    Ho ricevuto dalla agenzia delle entrate una multa per tardivo pagamento imposta di successione L ho pagata doppo 6 anni
    Domando se e’ possibile rateizzare questa somma circa 1000 euro

  • Arti ha detto:

    Gentile Sig.Marras,
    Grazie per Tutte le informazioni.
    Avendo letto le sue risposte molto chiare inerenti alle successioni ma sopratutto dichiarazioni tardiva, over 5 anni di successioni ,ho voluto esporre alla sua attenzione il mio particolare problema.
    Nell’anno 2017 e’Deceduto all’estero mio Padre , paese NON-Comunitario (ALBANIA) al cui lascia un Immobile all’unico erede : il sottoscritto. per le leggi locali il sottoscritto ha avuto il “Certeficato di Proprieta” solo nel 05/2018. Senza questo certeficato io non la posso vendere. sarebbe tipo passaggio di proprieta.
    La voglio vendere e il bonifico sara fatta in mio conto qui in Italia, ma prima devo dichiarare la successione in questo caso TARDIVA oltre 5 anni. COSA MI CONSIGLIA? Di quanto monta il pagamento delle relative imposte?
    Grazie mille
    Domanda è: nel mio caso

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Arti, trattandosi di una casistica particolare le suggeriamo di confrontarsi con il suo commercialista che avrà modo di analizzare la sua situazione nel dettaglio e saprà indicarle come procedere. Cordiali saluti.

  • Salvatore ha detto:

    Buonasera casa ereditata 2/3 la moglie(già proprietaria di un appartamento) 1/3 genitori (senza casa) valore immobile al di sotto della franchigia imposta di successione come vengono suddivise le imposte autoliquidazione ed è prevista qualche mora su di queste ho vanno pagate anche senza la predetta dichiarazione di successione che non pagata e prevista la sanzione anche se non dovuta.
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, trattandosi di una casistica particolare le suggeriamo di confrontarsi con il suo commercialista. Cordiali saluti.

  • Danilo Rossi ha detto:

    Buongiorno, mia madre è morta lo scorso anno e mia sorella ed io abbiamo ereditato la sua casa che ora stiamo vendendo. Nelle more dei controlli è emerso che, quando morì mio padre nel 1991, mia madre non fece la successione, cosa che mi si dice avrebbe dovuto essendo in regime di comunione dei beni. Come possiamo ora riportare la situazione alla normalità così da poter procedere alla compravendita? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Danilo, in questo caso dovrete procedere prima con la dichiarazione di successione di suo padre e poi con quella di sua madre. Un caf o commercialista le spiegherà la procedura corretta da seguire. Cordiali saluti.

  • Pietro visconti ha detto:

    Salve vorrei sapere che a causa di mio fratello Che nonn ha soldi gia e passato 1 anno e 3 mesi dalla morte di entrambi i genitori e volevo sapere il 4,5% della mora e sul quanritativo di soldi da pagare della successione ho sul vvalore dell. Immobile il notaio. Che a le pratiche a. Detto che io non posso pagare la mia parte del 50% peeche si deve pagare pwr intero non e che per colpa. Di mio fratello devo perdere la. Mia quota di proprieta. Peeche io voglio pagare ma lui mette tempo perche ce anche della sanatoria da pagare cosa si puo fare non vorrei che mi mandano lettera di demolizione. Di quel pezzetto non. In regola

    • Redazione ha detto:

      Gentile Pietro, per far chiarezza sulla sua situazione, le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Romolo Capalbo ha detto:

    Buongiorno,sig Marras
    abbiamo ereditato da mio zio e tutta la pratica e’stata in mano
    di un curatore e avvocato. Vi era un conto in Svizzera per cui i tempi si sono allungati di molto e abbiamo ricevuto i soldi circa 2 mesi or sono. Ed oggi sono arrivati i dolori: L’ufficio imposte ci sanziona per la tardiva comunicazione per circa 500 euro su circa 10.000 euro oltre alle imposte di 1300. In questo caso avendo affidato tutto nelle mani di un professionista non dovremmo essere al riparo dai rischi di commettere errori, tempi compresi. Siamo oltre 30 nipoti.
    Grazie per la risposta
    Romolo Capalbo

    • Redazione ha detto:

      Gentile Romolo, dovrete procedere al pagamento delle sanzioni dividendo l’importo fra tutti i nipoti. Essendovi rivolti ad un legale, non incontrerete ulteriori difficoltà nell’espletamento delle pratiche. Cordiali saluti.

  • silvana ha detto:

    Buongiorno,
    le espongo il caso. Morte del padre e morte del figlio prima che venga fatta la successione. Erede diventa uno zio fratello del padre. Come deve agire ? i 12 mesi per evitare le sanzioni partono dalla data di morte del figlio giusto?
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Silvana, sarà necessario procedere prima con la dichiarazione di successione del padre e poi con quella del figlio. Le suggeriamo di recarsi ad un CAF per ricevere il supporto di cui necessita per la pratica e per valutare nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Beatrice ha detto:

    Salve nell’abitazione di mia nonna non è stata fatta successione sia quando è morto mio nonno e sia quando è mancata nonna(i miei nonni sono morti più di 30anni fa)…ora gli eredi dovevano essere mia mamma è i miei zii che non hanno mai fatto successione in questa casa ci abitano 2 di questi miei zii in condizioni pessime mia mamma è venuta a mancare 5mesi fa io dovrei fare la successione di mamma vorrei sapere se lei ha perso il suo pezzetto di eredità e passa solo ai fratelli o pure il suo pezzetto passa a me grazie…

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Beatrice, non dovrebbe aver perso l’eredità ma il questo caso si dovrebbe provvedere ad effettuare, in base alle date di decesso, tutte le dichiarazioni successione. Le suggeriamo di confrontarsi con un CAF. Cordiali saluti.

  • Anna ha detto:

    Gentilissimo, mio papà è proprietario per 1/4 di una piccola casina in montagna, mio zia di un’altro quarto e l’altro 50% era della zia di mio babbo deceduta nel 2011, i 5 figli di quest’ultima non hanno fatto successione, e non hanno fatto rinuncia.. dicono di non essere interessati e di tenerci tutto, in effetti la casa non vale la spesa, ma così facendo io non posso intervenire sulla manutenzione straordinaria. Come può mio papà intestarsi anche la parte dei cugini?
    Grazie mille
    Anna

    • Redazione ha detto:

      Gentile Anna, le suggeriamo di confrontarsi con un notaio per verificare la procedura corretta per risolvere la situazione. Cordiali saluti.

  • Massimo ha detto:

    Buongiorno a seguito di un consulto con un geometra per perizia di un immobile, avendo il sospetto da tempo che mio padre non abbia mai fatto la successione dell’immobile dove vive dopo ben 44 anni dalla morte di mia nonna (unica intestataria dell’immobile) e 42 dalla morte di mio nonno, ho fatto verificare i dati catastali dai quali si evince , come sospettavo, che l’intestataria ancora oggi è mia nonna. Se mio padre tutt’oggi vivo e vegeto, non avesse fatto la successione dell’immobile a cosa andrebbe incontro? E io e mia sorella, dovesse mancare mio padre? Mi sa che dovremmo rinunciare all’eredità.
    Grazie in anticipo.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimo, potete comunque regolarizzare la situazione effettuando una dichiarazione di successione tardiva. Il CAF o commercialista a cui vi rivolgerete vi fornirà tutte le informazioni per poter procedere. Cordiali saluti.

  • Barbara Colomboni ha detto:

    Buongiorno, mio padre è deceduto nel 2020, noi figli per discordie non abbiamo ancora fatto la successione, a quanto può ammontare la sanzione all ‘ufficio dell’ entrate?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Barbara, per conoscere l’ammontare esatto è necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate. Cordiali saluti.

  • Claudio Ursicino ha detto:

    Nel 2008 è morto nostro padre e mia madre che era proprietaria dell’appartamento al 50%, rinunciò alla sua parte di eredità a favore mio e di e mia sorella (figli). Quando nel 2015 è morta anche nostra madre abbiamo fatto la successione da lei ma ora vendendo la casa il notaio ci dice che non c’è continuità in quanto non è stata presentata la successione di mio padre come risulta anche dall’Agenzia delle Entrate. Lo strano è che da una visura di questo ufficio la casa ad oggi risulta di proprietà mia e di mia sorella per 1/2 cadauno , paghiamo l’IMU dal 2015 e l’abbiamo anche affittata tre anni con cedolare secca a canone concordato. Cosa pensa dovremmo fare per poterla vendere e per sistemare tutta la questione burocraticamente. Il mio commercialista mi dice che se la casa risulta di entyrambi non è possibile che la successione da mio padre non sia mai stata presentata ma io non lo ricordo affatto. Grazie per la risposta. Saluti.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Claudio, potrebbe rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per chiedere, in qualità di erede, una copia della dichiarazione di successione di suo padre. Cordiali saluti.

  • Graziano ha detto:

    Salve, volevo chiederle, se si fa la dichiarazione di successione cartacea( che è possibile farla fino al 31 dicembre) è possibile fare la dichiarazione di successione solo per se e non anche per gli altri eredi?
    Inoltre se si facesse la successione telematica per tutti gli eredi servono i documenti di identitá di ogni erede?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Graziano, nel sito dell’Agenzia Entrate è indicato che da gennaio 2019 la dichiarazione di successione deve essere presentato esclusivamente telematicamente. La presentazione tramite Modello 4 cartaceo è consentita solo decessi avvenuti prima del 3 ottobre 2006. Inoltre viene specificato che se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una sola. In merito alla documentazione necessaria le suggeriamo di verificare il fascicolo delle Istruzioni. Cordiali saluti.

  • antonio ha detto:

    mia madre è morta 26 anni fa’ ora è morto anche mio padrde che quando era in vita ha continuato a pagare l’imu su un appartameto sito spra quello in cui abbitava.Ora vorremoo fare il passaggio di proprieta’siamo 4 frattelli risulta pero’ che la successione di mia madre non è stata mai fatta come dobbiamo comportarci

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, le suggeriamo di rivolgersi ad un CAF o commercialista, i quali vi supporteranno per eseguire prima la dichiarazione di successione di vostra madre e poi quella di vostro padre. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Il suocero è deceduto il 3 gennaio 2019, è stata presentata con ritardo e per via telematica, tramite tecnico abilitato con l’Agenzia delle Entrate, la dovuta denuncia di successione in data 13 novembre 2020. il bene in successione era gli 8/15 di un fabbricato (1* casa) avente R.C. pari a 232,41 e gli 8/15 di un vano terraneo (2* casa)avente R.C. pari a 37,70. L’importo dovuto, risultato automaticamente dalla denuncia di successione, è stato prelevato dall’Agenzia delle Entrate tramite addebito su iban comunicato nella denuncia stessa (prelevando € 763,35 quale imposta, € 27,00 per sanzioni e € 0.32 per interessi).
    Nel mese di ottobre 2022, l’Agenzia per la riscossione (ex Equitalia) chiede tramite cartella di pagamento un importo di € 250,00 per il seguente tributo 131T (sanzioni tasse e imposte indirette), € 10,65 per il tributo 940A (costo della notifica degli atti) e in più 5,88 per trasmissione atti. Tutto questo è realmente dovuto? o l’Agenzia fa un abuso? Si ringrazia anticipatamente per la risposta.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, le suggeriamo di far visionare la documentazione per verificare se quanto pagato in precedenza già comprendeva le sanzioni dovute per il ritardo nella presentazione della dichiarazione di successione. Se quanto inviato non risulterà corretto, potrà rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha emesso il ruolo per chiedere il riesame al fine di ottenere l’annullamento. Cordiali saluti.

  • Simona ha detto:

    Buon giorno sono passati 12 anni e io e le mie sorelle non abbiamo fatto la tassa di successione per motivi di soldi. Io però ho sempre pagato l imu. Ma non trovo accordi con le mie sorelle per andare a fare la successione. Cosa posso fare e cosa posso andare in contro?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Simona, se entro 5 anni dal termine per la presentazione della successione agli eredi non è stato notificato un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, le sanzioni non saranno più dovute. Infatti, trascorso tale termine (5 anni una volta decorsi i 12 mesi dalla data di apertura della successione) si prescrive il diritto alla riscossione della sanzione irrogata. Questo significa che si dovrà comunque procedere alla dichiarazione di successione con il pagamento delle relative imposte, ma non saranno più dovuti sanzioni e interessi. La informiamo, infine, che la dichiarazione di successione può essere presentata anche da un solo erede, quindi potrà procedere in autonomia che senza il consenso delle sue sorelle. Cordiali saluti.

  • maria francesca ha detto:

    Mio zio è morto 1 anno e mezzo fa, prima di scadere l’anno sono andata alla posta per la successione (il conto non supera i centomila euro),mi è stato detto di chiedere l’accredito di successione all’agenzia delle entrate. Non riuscendo ad accedervi a causa del covid mi son rivolta al Caf dove mi hanno consegnato un foglio che secondo loro vista la cifra andava bene per la successione senza dover andare all’agenzia delle entrate. Andata alla posta però hanno insistito perché andassi ma ancora non riesco ad accedervi. Ci saranno sanzioni? Cosa posso fare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria Francesca, se gli eredi non presentano la dichiarazione entro 12 mesi la legge prevede delle sanzioni. Per conoscere l’ammontare esatto è necessario rivolgersi all’Agenzia Entrate. Cordiali saluti.

  • Massimo ha detto:

    Buongiorno 5 anni fa e mancata mia mamma la quale aveva dei piccoli boschi di proprietà ..e noi non essendo interessati non abbiamo fatto la successione pur continuando a pagare le poche tasse a suo nome .. 15 mesi fa e mancato mio papà e i terreni sono rimasti nella medesima situazione , cioè non abbiamo fatto la successione ma abbiamo continuato a pagare le tasse che arrivano a nome di mia mamma .. se volessimo regolarizzare ora a cosa andremmo incontro ? E se li lasciamo in questa situazione e vero che dopo 10 anni passano al comune di e sono i terreni ? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimo, se gli eredi non presentano la dichiarazione entro 12 mesi, la legge prevede delle sanzioni sia in caso di ritardo che di totale omissione. La situazione andrebbe analizzata nel dettaglio, per questo le suggeriamo di rivolgersi ad un commercialista o CAF. Cordiali saluti.

  • Timoteo Lauditi ha detto:

    Il 29.6.2022 è deceduta mia suocera. Abitando all’estero, abbiamo fatto la richiesta di successione attraverso un geometra.
    Per il pagamento abbiamo indicato il conto corrente estero, che però non è stato accettato. L’unico ulteriore modo per pagare era di indicare l’IBAN della defunta, che però era bloccato.
    Appena arrivato in Italia ho fatto il pagamento con F24, 19 giorni dopo la domanda.

    Ora siamo stati sanzionati col 15% del valore della successione.

    Mi scrive l’Agenzia delle Entrate che l’imposta bisogna pagarla prima di fare domanda di successione o contestualmente. Come faccio a sapere quanto pagare se non immetto prima i dati nel portale? Mi hanno detto di andare a guardare nel portale.

    Sul sito dell’AdE, COME PAGARE LE IMPOSTE, è scritto quanto segue:
    “Dopo aver ricevuto la dichiarazione di successione, l’ufficio territoriale competente dell’Agenzia delle Entrate invia all’erede un avviso di liquidazione con l’indicazione dell’imposta di successione.
    Il pagamento va effettuato tramite F24 entro 60 giorni dalla data in cui è stato notificato l’avviso di liquidazione. Scaduto tale termine si rendono applicabili, oltre alle sanzioni, anche gli interessi di mora.
    Per importi superiori a 1.000 euro è possibile rateizzare, con queste modalità:
    • almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione”

    Io capisco, che da quando ricevo notifica di avvenuta successione ho 60 giorni di tempo per pagare, e posso anche decidere di pagare solo il 20% e rateizzare il resto senza incorrere in sanzioni. Ho comunque versato l’intera cifra.

    Il direttore della sezione mi scrive:
    “Gent. sig. Lauditi,
    come già comunicatole dal funzionario referente per il suo procedimento l’avviso di liquidazione emesso è corretto e pienamente legittimo.

    Il versamento delle imposte ipotecaria e catastale deve avvenire in data precedente o contestuale alla presentazione della dichiarazione e, pertanto, il pagamento eseguito in data 29 agosto risulta tardivo.
    La sanzione prevista dalla legge è pari al 30% dell’imposta versata in ritardo, ridotta alla metà se la tardività rilevata non supera i 30 giorni: nel suo caso, essendovi un ritardo di 18 giorni, è stata correttamente determinata nella misura del 15%.”

    È possibile che io non capisca bene il testo?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Timoteo, effettivamente nel sito dell’AdE viene indicato che il pagamento deve essere effettuato tramite F24 entro 60 giorni dalla data in cui è stato notificato l’avviso di liquidazione, sembrerebbe che non si parli di data precedente o contestuale alla presentazione della dichiarazione. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Miriam saccomsn ha detto:

    Buona sera
    A causa di un malinteso non ho pagato una sanzione di ca. 50 euro per ritardata presentazione della dichiarazione di successione.
    A quanto ammonta la sanzione su questa sanzione ? Grazie Infinite

    Miriam

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Miriam, per questa specifica tipologia di pratiche le consigliamo di rivolgersi presso un CAF o commercialista, che possano valutare nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Veronica ha detto:

    Egregio mio padre muore nell’aprile 2010 a causa di una malattia fulminante io e mia sorella eravamo entrambi minorenni e non abbiamo avuto mai rapporti con i nonni paterni … mia madre al decesso di papà si è affrettata a fare il cambio Volture, intestazione della casa popolare, il passaggio d’auto è sempre stata corretta nel pagamento delle tasse e a livello burocratico … dopo 12 anni veniamo convocati dall’amministratore condominiale che opera nel condomino della nonna paterna da 8anni ( nonno paterno deceduto quando eravamo piccole) a causa di divergenze con lei ci convoca e ci comunica di essere eredi mia madre io e mia sorella per leggittimA dei beni di papà che lui per leggittimA ereditava da suo padre … la nonna paterna sè così si può chiamare è viva e vegeta ;noi non sapevamo dell’esistenza di questa eredità e per tanto mamma nel 2010 non ha fatto dichiarazione di successione, non abbiamo mai ricevuto una carta un comunicato da parte dell’agenzia dell’entrate… per tanto ci chiediamo dobbiamo procedere con la dichiarazione di successione? So che dopo 5 anni dall’omissione decadono more e imposte da parte dell’agenzia dell’entrate … è vero ? A quanto potrebbero ammontare le spese… siamo preoccupati perché abbiamo sempre pagato tutto in anticipo e tale atto viene denominato evasione fiscale… ma come possiamo essere nominati tali senza conoscere l’esistenza di questi beni … vi ringrazio anticipatamente per la risposta che riceverò e per i vostri articoli che delucidino gente che come me non ha alcuna conoscenza… grazie tanto Veronica

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Veronica, la informiamo che in caso di ritardo nella presentazione della dichiarazione di successione, se non è già intervenuto l’accertamento del fisco, in qualità di eredi vi è concesso di procedere con il ravvedimento operoso. Se non avete proceduto con quest’ultimo e non è stato notificato un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate entro 5 anni dal termine ultimo per la presentazione della dichiarazione di successione da parte degli eredi, le sanzioni non saranno più dovute. Infatti, trascorso tale termine (5 anni una volta decorsi i 12 mesi dalla data di apertura della successione, che corrisponde alla data del decesso del de cuius) si prescrive il diritto alla riscossione della sanzione irrogata. Ciò significa che si dovrà comunque procedere alla dichiarazione di successione con il pagamento delle relative imposte, ma non saranno più dovuti sanzioni e interessi. Le suggeriamo, quindi, di rivolgersi ad un CAF o commercialista per verificare nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    salve,ho presentato atto di successione,pagando la tassa il 9 agosto 2017,ma l’addetto alla presentazione della pratica( visto che abito in belgio) lo ha presentato nell’aprile 2018,la scadenza era per il 26 settembre 2017,avendo pagato prima della scadenza, e normle che l’agenzia delle entrate mi notifica una multa? ho presentato ricorso nel giugno 2019 ma non ho ricevuto risposta,ora mi arriva un altro sollecito,devo pagare o rifare ricorso,grazie per una eventuale risposta giuseppe

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuseppe, si tratta di una situazione anomala, l’addetto alla presentazione della pratica era un funzionario dell’Agenzia Entrate? Le suggeriamo di chiedere un appuntamento con l’Agenzia Entrate per esporre il Suo dubbio, è possibile prenotare anche delle video chiamate. Cordiali saluti.

  • Raffaelina ha detto:

    Buon giorno ,vorremmo presentare la successione di mio padre morto nel 2007. Pur non essendo io l’ erede,
    posso presentare la domanda a mio nome?
    Se ho inteso bene ,trascorsi 5 anni dalla morte del de cuius non si paga nè la sanzione nè gli interessi,me lo conferma?
    Grazie .

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Raffaelina, i soggetti che devono presentare la dichiarazione di successione sono: gli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari o i loro rappresentanti legali; i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari; gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta; gli amministratori dell’eredità; i curatori delle eredità giacenti; gli esecutori testamentari e i trustee.
      Essendo la figlia rientra tra gli eredi/chiamati all’eredità. Se entro 5 anni dal termine ultimo per la presentazione della successione agli eredi non è stato notificato un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, le sanzioni non saranno più dovute. Cordiali saluti.

  • Nicola Pisani ha detto:

    Buonasera sig. Marras, ho fatto regolare successione online entro l’anno di decesso di mia madre.
    Mi accorgo oggi di non aver inserito una particella di terreno agricolo.
    Devo fare dichiarazione integrativa? Si può fare sempre online?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Nicola, in questo caso è necessario procedere con una dichiarazione di successione integrativa e potrà procedere sempre telematicamente. Cordiali saluti.

  • Angelo ha detto:

    Gentile Sig.Marras,mi scusi del disturbo avendo letto le sue risposte molto chiare inerenti alle successioni,ho voluto esporre alla sua attenzione il mio grande problema.
    Nell’anno 1996 e’Deceduta a Palermo la mia Nonna Materna,al cui lascia un Immobile all’unica erede che era la figlia (mia Mamma) mia Mamma non a mai fatto la successione…Nel contempo nell’anno 2015 a Palermo e deceduta anche la mia Mamma e noi 6 figli unici eredi non abbiamo fatto ancora la successione, penso proprio che adesso bisogna fare questa successione, mi saprebbe dire all’incirca quanto ci vorranno in soldi per mettere a posto questa successione? E’ cosa mi consiglia per il da farsi? Anche perche’ sono in una confusione enorme, uno mi dice una cosa, e un’altro mene dice un’altra!! Grazie in attesa di una sua Gent.le risposta. Cordiali Saluti.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Angelo, per regolarizzare la situazione dovrete procedere prima con la dichiarazione di successione di vostra nonna e poi con quella di vostra madre. In merito ai costi e ad altre informazioni dettagliate sulla procedura da seguire, le suggeriamo di rivolgersi ad un CAF o un commercialista. Cordiali saluti.

  • Stefano Gaggiotti ha detto:

    Buongiorno dottore, ci capita un fatto abbastanza inusuale, credo, nel 1988 mia madre è deceduta e a suo tempo io avevo rinunciato all’eredità. mio figlio al tempo era minorenne, quindi in teoria l’eredità srebbe dovuta passare a lui. Non ci risultava ci fossero dei beni, ma solo debiti, ed invece, da poco, abbiamo scoperto che esiste ancora un immobile a lei intestato e mio figlio vorrebbe fare la successione, a lui non è mai stato comunicato ancunché dalla agenzia delle entrate. Quindi vorrei sapere se, secondo lei, è possibile effettuare una successione (estremamente) tardiva, cosa comporta e come possiamo usufruire dei suoi servizi per portare a termine la questione. Grazie della cortese risposta.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Stefano, essendo trascorso così tanto tempo non sono più dovuti sanzioni e interessi, ma dovrete provvedere al pagamento delle relative imposte. Suo figlio è l’unico erede? Per questa tipologia di pratiche, le suggeriamo di rivolgersi presso un CAF o commercialista. Cordiali saluti.

  • Enrico Pierella ha detto:

    Mia madre è deceduta nell’agosto 2017 e non ho ottemperato quanto prescritto dalle entrate, é vero che è conveniente far trascorrere 5 anni prima di regolarizzare la successione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Enrico, ipotizziamo che la convenienza a cui si riferisce sia relativa al fatto che se entro 5 anni dal termine ultimo per la presentazione della successione agli eredi non è stato notificato un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, le sanzioni non saranno più dovute. Infatti, trascorso tale termine (5 anni una volta decorsi i 12 mesi dalla data di apertura della successione, corrispondente con la data del decesso del contribuente) si prescrive il diritto alla riscossione della sanzione irrogata (D.Lgs. n. 472/1997). Questo significa che si dovrà comunque procedere alla dichiarazione di successione con il pagamento delle relative imposte, ma non saranno più dovuti sanzioni e interessi. Cordiali saluti.

  • Gina Cavia ha detto:

    Salve le scrivo per un chiarimento, mio marito col quale eravamo sposati in comunione di beni, è deceduto un anno fa, ho capito che in automatico l eredità passa a me e alle due figlie, sono obbligata a fare la successione? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gina, non vi è obbligo della dichiarazione di successione solamente nel caso in cui l’eredità di valore non superiore a 100.000 euro spetta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e se in essa non sono compresi beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni devono ricorrere contemporaneamente. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buona sera sig MARRAS, desidero un chiarimento e le dovute spese da ripartire. Nel 2004 è morto mio padre e con testamento nominò con atto notarile mia sorella erede universale,visto che a mia richiesta mi rifiutò la legittima, leso nei miei diritti, la portai in giudizio e dopo quattro anni di causa (Gennaio 2004 a Giugno del 2008) la sentenza del giudice fu il mio inserimento con relativa assegnazione della quota di legittima. Dopo tanti anni ho fatto indagini dove ho appurato che fino ad oggi non è stata fatta alcuna richiesta di successione. Da premettere che i beni immobili complessivamente ammontano a euri 55.000,00 circa. Essendo preoccupato per tutto questo ritardo imputabile a mia sorella quale erede maggioritaria. Chiedo a Lei di darmi una reisposta confortante e suggerirmi cosa devo fare. Ringraziandola porgo, cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuseppe, in caso di ritardo nella presentazione della dichiarazione di successione, se non è già intervenuto l’accertamento del fisco, agli eredi è concesso di procedere con il ravvedimento operoso. Se non si è proceduto con quest’ultimo e non è stato notificato un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate entro 5 anni dal termine ultimo per la presentazione della dichiarazione di successione da parte degli eredi, le sanzioni non saranno più dovute. Infatti, trascorso tale termine (5 anni una volta decorsi i 12 mesi dalla data di apertura della successione, corrispondente con la data del decesso del contribuente) si prescrive il diritto alla riscossione della sanzione irrogata (D.Lgs. n. 472/1997). Questo significa che si dovrà comunque procedere alla dichiarazione di successione con il pagamento delle relative imposte, ma non saranno più dovuti sanzioni e interessi. Le suggeriamo, quindi, di verificare che in questi anni non abbia ricevuto un accertamento d’ufficio da parte dell’AdE e di rivolgersi ad un CAF o altro tecnico abilitato per verificare la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Paola ha detto:

    Buona sera a dicembre del 2020 mia suocera e morta e dovremmo fare la successione di morte, però addiamo un problema mia cognata che sarebbe una degli eredi, non vul firmare, lei cosa vi consiglia? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paola, il termine per la presentazione della dichiarazione di successione è 12 mesi dalla data del decesso. Se Sua cognata non ha intenzione di procedere dovrà rinunciare all’eredità e in questo modo non assumerà la qualità di erede. La dichiarazione di successione, essendo un atto unilaterale, può essere presentata in Agenzia delle Entrate anche da uno solo degli aventi diritto e non è necessaria né richiesta la firma di tutti gli eredi. Cordiali saluti.

  • giovanni ha detto:

    Buona sera, abbiamo presentato la successione di una mia zia, morta 17.12.2019, nel mese di marzo 2021 esattamente 8 marzo, come da certificato ufficio delle Entrate, abbiamo versato la somma dovuta circa 4.700 €, adesso l’Ufficio delle Entrate ci chiede 6.705,19 di imposte di successione ed altre imposte, causa Covid siamo stati impossibiliti di presentarla nel tempi stabiliti. Si può chiedere il ravvedimento oneroso. Mi sembra una multa eccessiva applicare il m massimo della sanziona 120% del dovuto.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanni, le suggeriamo di rivolgervi all’Agenzia delle Entrate per verificare se potete avvalervi del ravvedimento operoso. Cordiali saluti.

  • Eva ha detto:

    Gentilissimo, mia madre è morta nel giugno 2017 e non ho ancora presentato la dichiarazione di successione. Cosa comporta? Cosa mi consigli? Ho letto che se la presento dopo 6 anni dalla sua morte non vado incontro a sanzioni! È vero? Sono preoccupata perché temo che le sanzioni possano essere altissime. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Eva, se gli eredi non presentano la dichiarazione di successione entro 12 mesi dall’apertura della successione la legge impone delle sanzioni amministrative e degli interessi di mora. Essendo Sua madre deceduta a giugno 2017, avrebbe dovuto presentare la dichiarazione entro giugno del 2018. Se non è già intervenuto l’accertamento del fisco, è ancora in tempo per procedere il ravvedimento operoso.
      Se non procede con quest’ultimo e non le viene notificato un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate entro 5 anni dal termine ultimo per la presentazione della dichiarazione di successione, le sanzioni non saranno più dovute. Infatti, trascorso tale termine (5 anni una volta decorsi i 12 mesi dalla data di apertura della successione, corrispondente con la data del decesso del contribuente) si prescrive il diritto alla riscossione della sanzione irrogata (D. Lgs. n. 472/1997). Questo significa che si dovrà comunque procedere alla dichiarazione di successione con il pagamento delle relative imposte, ma non saranno più dovuti sanzioni e interessi.
      Le suggeriamo, quindi, di verificare che in questi anni non abbia ricevuto un accertamento d’ufficio da parte dell’AdE e di rivolgersi quanto prima al suo commercialista oppure ad un CAF per ottenere le informazioni dettagliate sui passi da compiere. Cordiali saluti.

  • gerardo capezzuto ha detto:

    Gentile Francesco Marras mia madre è morta da circa 5 anni e non ho ancora fatto la denuncia di successione di un terreno agricolo ( mq 2780, rendita domenicale di 48,82)di cui era proprietaria al 50%. Mi potresti dire la sanzione a quanto ammonta atteso che è prevista da € 250 a € 1.000? grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gerardo, per il calcolo esatto di eventuali sanzioni ed interessi in mora le suggeriamo di rivolgersi ad un CAF o altro tecnico abilitato. Cordiali saluti.

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