Quando presentare la dichiarazione di successione integrativa?

Quando presentare la dichiarazione di successione integrativa?

Come saprai, la dichiarazione di successione, nota anche come dichiarazione principale, deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso del de cuius. In alcuni casi, tuttavia, può capitare che si presenti una dichiarazione di successione integrativa successiva alla prima, per modificare le quote ereditarie stabilite in precedenza.

In questo articolo scoprirai:

  1. Qual è il significato di dichiarazione di successione?
  2. Come presentare la dichiarazione di successione on line?
  3. Quante tipologie esistono di dichiarazione di successione?
  4. Come si presenta la dichiarazione di successione integrativa?
  5. Come funziona la dichiarazione di successione integrativa?
  6. Quando non è consentita la successione integrativa?

Qual è il significato di dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione è un adempimento che serve a trasferire le attività e passività agli eredi. Bisogna presentare tale dichiarazione redatta su apposito modello fornito dall’Amministrazione Finanziaria entro un anno dalla data del decesso all’Agenzia delle Entrate competente e relativa all’ultima residenza del defunto.

Non sono obbligati a presentarla il coniuge o i parenti in linea retta. Nel dettaglio, questo è possibile quando la successione non implica beni immobili e diritti reali immobiliari e il valore dell’asse ereditario lordo non supera i 100.000 euro.

Come presentare la dichiarazione di successione on line?

Prepara la tua dichiarazione di successione con tranquillità. Parla con i nostri consulenti per ricevere un preventivo comprensivo delle imposte di successione.

Il preventivo è senza impegno e, se deciderai di procedere, potrai richiedere la dichiarazione di successione online tramite VisureItalia.

Quante tipologie esistono di dichiarazione di successione?

Le dichiarazioni di successione si suddividono in diverse tipologie:

  • principale: è la prima dichiarazione presentata,
  • modificativa: si presenta per cambiare mappali, quote ed eredi senza un aumento del valore dell’asse ereditario. Bisogna sempre provvedere al pagamento delle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa, nonché l’imposta di bollo, la tassa ipotecaria e i tributi speciali,
  • sostitutiva: sostituisce completamente la prima dichiarazione,
  • aggiuntiva: generalmente si presenta per aggiungere quote per cespiti già trascritti con una quota inferiore rispetto a quella del de cuius,
  • integrativa: utile quando si devono aggiungere all’asse ereditario altri beni che non sono stati inseriti nella prima dichiarazione.

Cos’è la dichiarazione di successione integrativa?

Nello specifico, si tratta di una denuncia di successione redatta dopo la prima, che serve per aggiungere eventuali beni, mobili o immobili, non inseriti in precedenza. Dopo aver inserito altri eventuali beni, si può procedere al ricalcolo delle imposte ipotecarie. Si specifica che in tale dichiarazione non è possibile apportare modifiche relative all’indicazione degli eredi, né togliere beni dichiarati nel primo atto di successione.

Come si presenta la dichiarazione di successione integrativa?

Per presentare la dichiarazione integrativa bisogna recarsi all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate dove si è presentata la prima dichiarazione di successione. Integrando quest’ultima, potrebbero esserci delle tasse aggiuntive da pagare. Questo succede, per fare un esempio, quando rispetto alla prima dichiarazione in quella integrativa si inseriscono altri immobili. In tal caso, infatti, scatterà una maggiore imposizione fiscale sulle imposte ipotecarie e catastali, di bollo e altri eventuali tributi speciali se dovuti.

Ma esiste anche il caso in cui non ci sono tasse aggiuntive da pagare, ad esempio quando nella dichiarazione di successione integrativa si aggiunge solo liquidità. Inoltre non si prevedono imposte se, con un massimo di 100.000 euro, nella successione il denaro va al coniuge o ai parenti in linea retta.

Come funziona la dichiarazione di successione in modalità telematica?

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che la nuova modalità telematica non può essere utilizzata se si tratta di:

  • successioni aperte prima del 3 ottobre 2006. In questo caso la dichiarazione si presenta all’ufficio territoriale competente in base all’ultima residenza del defunto, utilizzando il modello 4;
  • dichiarazioni integrative, sostitutive o modificative della prima dichiarazione di successione presentata con il modello 4. In tale ipotesi è necessario rivolgersi all’ufficio in cui è stata presentata la prima dichiarazione, sempre utilizzando lo stesso modello.

Questi modelli sono disponibili sul sito dell’Agenzia e presso la prima informazione degli uffici territoriali.

Quando non è consentita la successione integrativa?

Se il soggetto che ha presentato la prima dichiarazione rinuncia all’eredità, quello che in seguito l’accetta non può effettuare la denuncia integrativa. Facciamo un esempio pratico.

Se dopo la dichiarazione di successione la madre rinuncia all’eredità, il figlio che invece l’ha accettata non può presentare una dichiarazione successiva. Questo perché non potrebbe evitare di pagare di nuovo le imposte ipotecaria e catastale, in quanto già assolte con la precedente dichiarazione di successione. La integrativa, infatti, è permessa soltanto alla persona che ha presentato la dichiarazione di successione da sostituire (risposta n. 677 dell’Agenzia delle Entrate).

L’Agenzia, poi, stabilisce che la presentazione della dichiarazione di successione integrativa può essere presentata dal soggetto che ha presentato l’originaria dichiarazione pagando quanto dovuto. Non si possono, inoltre, sottrarre dalle imposte da lui dovute quelle già corrisposte dalla madre rinunciataria, non avendo provveduto lui alla prima dichiarazione. L’istante dovrà, pertanto, presentare una nuova dichiarazione versando le imposte ipocatastali.

Leggi anche >> Come evitare di pagare la tassa di successione?

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

64 commenti per "Quando presentare la dichiarazione di successione integrativa?"

  • Elio ha detto:

    Salve,

    se si presenta una dichiarazione di successione “modificativa” (volta appunto ad aggiungere un erede che non era stato inserito nella primaria compilazione della suddetta dichiarazione) trascorso più di un anno dall’apertura della successione, le tasse di successione che il nuovo erede deve pagare saranno maggiorate anche se non è dipeso da lui non averle pagate entro l’anno in quanto non inserito (pur avendone il diritto) nella dichiarazione presentata dall’altro erede all’Agenzia delle Entrate? E se sì, all’erede inizialmente escluso e poi reintegrato dopo più di un anno dalla successione, le tasse di quanto gli verranno maggiorate? Molte grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elio, è consigliabile consultare un commercialista o un CAF per valutare nel dettaglio le implicazioni fiscali specifiche del caso, inclusi gli importi esatti delle imposte aggiuntive che potrebbero essere dovute dall’erede integrato nella successione. Cordiali saluti.

  • Daniela ha detto:

    Buonasera, dopo la morte di mia madre ho scoperto in fase di richiesta di successione che aveva un libretto postale cointestato con mio padre con 0.54 centesimi. Le poste per sbloccare gli altri averi della mamma vogliono l’integrazione alla successione del babbo, ma a suo tempo era stata presentata da mio fratello che nel frattempo è deceduto. Dunque il sistema non accetta che io faccia l’integrazione. Come posso fare? Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniela, tale blocco potrebbe essere dovuto al fatto che la successione è datata, per cui si dovrà procedere con la dichiarazione integrativa cartacea. Le suggeriamo di chiedere informazioni presso l’Agenzia delle Entrate. Cordiali saluti.

  • Pino ha detto:

    Buonasera,
    dopo aver presentato una dichiarazione di successione online a seguito del decesso di mio papà, avvenuto 4 mesi fa, mi sono accorto che aveva un dossier titoli, che – facendo riferimento alla documentazione inviatami dalla banca – devo inserire in una ulteriore dichiarazione; quindi nell’asse ereditrio alla voce “azioni, obbligazioni, altri titoli” ho inserisco quanto devo.

    Tuttavia il dilemma si pone allorchè nei “DATI GENERALI” mi si chiede di inserire il codice della dichiarazione.
    Se inserico il codice 1 (dichiarazione SOSTITUTIVA CON nuova trascrizione e voltura) mi si chiede di pagare di nuovo le imposte che mi sono state già addebitate a seguito della presentazione della prima dichiarazione di successione.
    Se invece inserisco il codice 2 (SOSTITUTIVA SENZA nuova trascrizione e voltura, che mi appare poter fare al caso mio) il sistema mi consente di defalcare le imposte catastali e ipotecarie già pagate ma all’atto dell’INVIO mi dà ERRORE. DICHIARAZIONE NON INVIATA CORETTAMENTE. RIPROVARE PIU’ TARDI (non è un errore del sito web perchè ho provato svariate volte e in giornate diverse ma l’errore si ripete).
    Se infine inserisco il codice 3 (INTEGRATIVA con sola presentazione di documentazione, anche questa opzione la reputo plausibile), dopo aver aggiunto ai documenti già allegati con la prima dichiarazione il documento rilasciatomi dalla banca riguardante le caratteristiche dei titoli in questione e il loro valore, il sistema non mi chiede di pagare ulteriori imposte ma NON MI CONSENTE di spuntare la voce “Richiesta attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione”, che però mi è necessaria al fine di presentare tale dichiarazione alla banca e chiudere così il dossier titoli in essere, ancora intestato a mio papà.
    Chiedo quindi:
    – quale codice devo inserire alla voce “dichiarazione sostitutiva”: 1,2 o 3?
    – se devo inserire la voce 1, perchè devo pagare di nuovo tutte le imposte? Non è possibile defalcarle? In caso affermativo, come?
    – Perchè inserendo il codice 2 mi appare quel codice di errore?
    – Se invece ho utilizato la procedura corretta inserendo il codice 3 (tutto ciò che ho inserito nella prima dichiarazione di successione va bene e non occorre modificare nulla), come posso ottenere l’attestazione di avvenuta presentazione di questa nuova dichiarzione integrativa?

    Non so se riuscirà a leggere questo messaggio, di cui mi scuso fin d’ora per la sua lunghezza, ma anche leggendo attentamente le istruzioni non mi sembra di aver trovato la soluzione al mio problema.

    Grazie mille comunque!

    Pino.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Pino, siamo spiacenti di non poterla aiutare in quanto per quesiti così specifici è necessario confrontarsi con un CAF o commercialista. Cordiali saluti.

  • Eduardo ha detto:

    Buongiorno, dopo la morte di mio padre (2010) abbiamo provveduto ad eseguire la successione legittima assegnando le quote previste dalla legge degli immobili per ogni familiare (334/1000 a mia madre, 222/1000 a mia sorella, 222/1000 a mia sorella e 222/1000 a me) e versando tutte le tasse dovute. A distanza di anni abbiamo ritrovato un testamento olografo con le volontà di mio padre.
    La mia domanda è: se noi familiari a distanza di anni vogliamo pubblicare dal notaio il testamento olografo, e successivamente integrare la successione leggittima passando a successione testamentaria mica occorre ripagare tutte le tasse previste già pagate con la successione legittima?
    Grazie in anticipo

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Eduardo, le suggeriamo di chiedere conferma al notaio presso cui depositerà il testamento. Ci potrebbe essere una eventuale compensazione con ciò che già è stato pagato. Cordiali saluti.

  • Giannone Santo ha detto:

    Testo richiesta:
    Oggetto: PARTICELLA 17; FOGLIO 308; NOTO, NON INSERITA IN SUCCESSIONE.

    Ho comprato un terreno circa 20 anni fa, composto da due particelle, a seguito di vicissitudini scopro che il corpo del terreno era composto da tre particelle, di cui una aveva l’intestazione catastale sbagliata. O meglio, nell’atto di divisione la particella era presente, nella successione scompare. Venuto alla luce l’errore ho proceduto alla correzione catastale, da Casciano a Cascino, Rimane il problema, almeno penso, dell’inserimento in successione per addivenire proprietario della suddetta particella, Cosa fare? Si tratta di un errore materiale, la cui correzione non dovrebbe essere onerosa. Se potete orientarmi.
    Grazie!
    distinti saluti
    Giannone Santo

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Giannone, trattandosi di un errore materiale relativo ad un terreno, la spesa per la rettifica della successione non sarà onerosa. Cordiali saluti.

  • Stefano ha detto:

    Salve a tutti: se viene eseguita una divisione ereditaria in cui ogni erede ottiene un singolo bene e quindi vi è in accettazione dell eredità la dichiarazione di successione va modificata o no ?se un bene immobile durante una ristrutturazione cambia di valore al
    Catasto bisogna integrare la successione con il nuovo valore ?grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefano, la divisione ereditaria deve essere effettuata dinanzi a un notaio, per cui sarà quest’ultimo ad indicarvi tutti gli adempimenti che dovranno essere eseguiti. Cordiali saluti.

  • Stefano ha detto:

    Buona sera a tutti, ho due quesiti il primo :
    se in una dichiarazione di successione un erede è deceduto dopo la presentazione , giustamente si dovrà presentare una nuova dichiarazione per quell erede, ma quella in cui si trovava in principio in cui era presente l erede deceduto va modificata oppure no ? Il secondo quesito: se l erede che ha presentato la successione dovesse decedere e quindi nn rinuncia all eredità, come nel primo quesito va presentata una nuova successione, ma la prima in cui era presente l
    Erede dichiarante va modificata ?grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefano, non deve essere fatta modifica alla prima successione, in quanto il decesso dell’erede è avvenuto in data successiva alla sua presentazione. Cordiali saluti.

  • Sandy ha detto:

    Buongiorno
    una gentilezza dovrei fare una dichiarazione integrativa o sostitutiva nella quale indicare un box che non è stato ancora accatastato
    Siccome la prima dichiarazione prevedeva come da testamento la suddivisione in parti uguali di quanto giacente sul c/c del defunto, questa invece prevede che l’immobile (box) venga destinato ad un solo erede
    Come si può fare ?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sandy, è possibile eseguire la modifica. Le suggeriamo di rivolgersi presso un CAF, la supporterà per l’esecuzione della pratica. Cordiali saluti.

  • karl ha detto:

    Buonasera,
    ecco il quesito: siamo tre cugini stretti, e abbiamo ereditato da un nostro quarto cugino (anch’egli nostro cugino stretto) un anno e mezzo fa. Abbiamo fatto nei termini la dichiarazione di successione parziale sui beni sertamente comuni a noi tre, perché sapevamo di un testamento del nostro cugino scomparso, testamento che infatti abbiamo trovato pochi giorni fa. Dobbiamo ora fare una dichiarazione integrativa, seguendo le volontà del defunto e fare i calcoli dele imposte da pagare nel rispetto delle quote che il testamento dispone per ciascuno di noi tre? E’ così, o cosa dovremmo invece fare? Grazie molto!

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Karl, le suggeriamo di rivolgervi presso un CAF affinché analizzi la vostra situazione e vi dia indicazioni su come procedere. Cordiali saluti.

  • Marco ha detto:

    Salve Vorrei sapere quanto segue. Il padre di mia moglie è morto nel 2021. Le due figlie hanno rinunciato alla eredita ed è stata fatta la dichiarazione di successione in cui si da sostanzialmente atto che l’unica erede è la suocera. Dopo tutto ciò pochi giorni fa e arrivato un pagamento con assegno testualmente indirizzato agli “eredi del sig. Xy”. Va presentata la dichiarazione integrativa? Se si chi deve provvedere? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marco, la situazione descritta è particolare, pertanto le suggeriamo di confrontarsi con il suo caf/commercialista. Cordiali saluti.

  • Stefano ha detto:

    Buona sera e grazie per la risposta datami alla domanda precedente, per un maggior chiarimento : se in una successione abbiamo come eredi un genitore che esegue la dichiarazione di successione e due figli e il genitore dovesse rinunciare cn accrescimento delle quota ai due figli, i figli devono presentare una successione integrativa con la variazione delle quote oppure una nuova successione da zero ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefano, sarà necessario presentare una nuova dichiarazione di successione. Cordiali saluti.

  • Stefano ha detto:

    Buona sera vorrei avere una delucidazione : se un erede dopo che è stata presentata la dichiarazione di successione rinuncia all eredità, il chiamato successivo deve presentare una nuova dichiarazione di successione ?come funziona ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefano, con la risposta all’interpello numero 677 del 7 ottobre 2021, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che in tal caso è necessario presentare una
      nuova dichiarazione di successione, differente da quella già trasmessa, corrispondendo le relative imposte. Cordiali saluti.

  • Spano Maria Laura ha detto:

    Buongiorno, ho presentato la dichiarazione di successione nel 2019 e oggi mi chiedono di fare una integrazione per accreditarmi €107.
    Vorrei sapere a quanto ammontano le tasse da pagare.
    Cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Gentile Maria Laura, per queste tipologie di calcolo le suggeriamo di rivolgersi presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate competente oppure ad un commercialista o CAF. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Ho presentato denuncia di successione di mia madre circa 1 anno fa,ora ho scoperto che aveva un conto in banca con circa 1000 euro,la Banca per la liquidazione mi ha chiesto l’integrazione della successione. Come posso fare e cosa devo pagare? Tutto l’importo della successione non supera tra denaro e beni immobili la cifra di 60000 euro

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuseppe, dovrà procedere con la presentazione della dichiarazione integrativa recandosi con tutta la documentazione all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate dove ha presentato la prima dichiarazione di successione. In questa sede la informeranno in merito ai costi da sostenere per la pratica. Cordiali saluti.

  • Maria Grazia Brucato ha detto:

    Per poter riscuotere i buoni postali intestati ai miei genitori entrambi deceduti, la Posta ha richiesto un’integrazione della successione al fine di dichiarare due libretti postali di risparmio, rispettivamente di 38 e 0,80 euro, non dichiarati all’Agenzia delle Entrate, il primo andato smarrito e l’altro rinvenuto solo dopo aver presentato l’ultima successione nel 2020. Come regolarmi? Non potrei semplicemente rinunciare a riscuotere gli importi dei libretti?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria Grazia, per verificare la fattibilità di quanto esposto è necessario confrontarsi con lo stesso Ufficio postale ed eventualmente anche con un CAF. Cordiali saluti.

  • Gina ha detto:

    Buongiorno,mia sorella ha presentato dichiarazione di successione per entrambe dimenticando di aggiungere un libretto postale appartento ai genitori defunti del valore di circa 50 euro.
    È necessario presentare una dichiarazione integrativa o se ne può fare a meno per il valore irrisorio?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gina, le suggeriamo di confrontarsi con un CAF o commercialista per verificare se sia necessario procedere anche in questo caso con la dichiarazione di successione integrativa. Cordiali saluti.

  • Liliana ha detto:

    Buongiorno, dovrei fare una successione integrativa , perché nel 2013 hanno dimenticato di inserire un pezzo di terreno, quanto mi può costare far fare il tutto da un professionista? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Liliana, le suggeriamo di chiedere uno o più preventivi per avere una stima dei costi relativi a questa pratica. Cordiali saluti.

  • gianni bernardini ha detto:

    Devo presentare una dichiarazione di successione integrativa cartacea per un terreno non dichiarato nella prima dichiarazione, nella dichiarazione integrativa, vanno riportati i terreni e fabbricati già dichiarati nella prima dichiarazione.

  • FABIO ha detto:

    buongiorno. nella dichiarazione di successione di mia madre io e mio fratello abbiamo dimenticato di inserire una singola quota di una srl non dichiarata in borsa del valore di 34 euro. nella prima dichiarazione abbiamo pagato circa 4000 euro in EF 19 per due immobili. possibile che con l’integrazione di questa quota ce ne chiedano altri 850 (EF19)? grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Fabio, per questo tipologie di calcolo è necessario rivolgersi presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate competente. Cordiali saluti.

  • Patrizia Marconi ha detto:

    Buona serata è stata presentata una dichiarazione di successione da un erede dichiarante il quale ha messo anche i miei dati come secondo erede ma non ha messo la mia quota di eredità riferita a mio immobile che devo ereditare in base al testamento pubblicato.
    Come faccio io secondo erede a inserire i miei immobili che devo ereditare.
    La prima dichiarazione è già sta protocollata ma non contiene il mio immobile da ereditare.
    L erede dichiarante non è colloborativo nei miei confronti ed io secondo erede come faccio ad inserire gli immobili che sono indicati nel testamento come mia eredità ???

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Patrizia, può procedere in autonomia con la dichiarazione di successione integrativa, senza necessità di confronto con l’erede dichiarante. Cordiali saluti.

  • Zanghí Giuseppe ha detto:

    Ho sbagliato il comune di ultima residenza del defunto sia sul modello di successione che nell’allegato di Autocertificazione
    Grazie

  • Marco Rossi ha detto:

    Salve,
    dobbiamo integrare la dichiarazione (già presentata a luglio) per una cifra che l’INPS ci ha comunicato solo ora.
    Abbiamo letto che ci dobbiamo recare presso lo stesso ufficio dove si è presentata la denuncia principale. Basta recarsi con tutti i documenti o bisogna predisporre qualcosa elettronicamente? In soldoni, procede l’ufficio ad aggiungere questo ulteriore attivo?
    Grazie!

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marco, per presentare la dichiarazione integrativa dovrà recarsi con tutta la documentazione all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate dove ha presentato la prima dichiarazione di successione. Cordiali saluti.

  • Paolo ha detto:

    Buonasera, ho presentato una prima dichiarazione di successione solo x il conto corrente bancario ora si dovrà procedere alla presentazione della successione X l’immobile …va presentata sempre come prima dichiarazione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, sarà sufficiente presentare la dichiarazione di successione integrativa della prima riguardante il conto corrente bancario. Cordiali saluti.

  • Renato ha detto:

    Ho presentato nel dicembre 2016 la successione di mio padre morto il 01 febbraio 2016 il notaio che si è occupato della successione ha dichiarato dei terreni D1 come se fossero agricoli cosa devo presentare e se posso presentare essendo passati quasi sei anni per modificare la tipologia dei terreni volendo pagare le giuste tasse per poi non incorrere in una plusvalenza al momento che vorrò vendere questo terreno. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Renato, vi è corrispondenza tra quanto dichiarato del notaio e quanto presente in Catasto?

  • Samuel ha detto:

    La situazione è questa:
    Tutti gli eredi hanno accettato l’eredità nella dichiarazione di successione.
    Ora c’è un’integrazione. Può un erede rinunciare solo all’integrazione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Samuel, con “rinunciare solo all’integrazione” intende che l’erede ha intenzione di rinunciare all’eredità? Potrebbe specificare meglio? Grazie.

  • giuseppe ha detto:

    Buonasera,
    vi pongo il seguente quesito:
    è stata fatta circa trent’anni fa una dichiarazione di successione, nella quale non sono stati inseriti alcuni immobili; dovrei presentare una dichiarazione di successione con modello 4 cartaceo integrativa.
    come dovrei procedere con il calcolo del valore degli immobili esclusi dalla prima successione?
    come faccio a calcolare le imposte da versare?
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuseppe, per questo tipologie di calcolo le suggeriamo di rivolgersi presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate competente. Cordiali saluti.

  • Massimiliano ha detto:

    abbiamo fatto tramite caf la successione telematica ora dobbismo reintegrare per 600 euri su libretto coop . Il caf mi dice che deve ripresentare nuovamente tutta la successione con la integrazione è cosi?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Massimiliano, qualora si debbano aggiungere nella dichiarazione di successione dei beni non inseriti in precedenza, è necessario procedere con una integrazione. Cordiali saluti.

  • Margherita ha detto:

    buongiorno ho due problemi:
    Il primo : è stata effettuata una successione nel 2015, successivamente nel 2017 ci siamo accorti dell’ampliamento della casa effettuato in passato e pertanto abbiamo aggiornato appunto la planimetria con ampliamento e distribuzione spazi interni , pertanto visto che nella successione risultavano 3,5 vani e dopo abbiamo fatto aggiornamento e i vani risultano essere 6, devo fare integrazione successione?
    Il secondo : per un ‘altra casa ho pagato tutte le tasse di successione, ma sul catasto risulta ancora mio padre deceduto e mi sono accorta che il consulente non ha aperto la successione, mi ritrovo solo le tasse pagate , come dovrei muovermi ora?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Margherita, la variazione catastale di cui parla nel suo primo quesito è avvenuta successivamente alla dichiarazione di successione, quindi non dovrebbe essere necessario integrare quest’ultima. Le suggeriamo, comunque, di confrontarsi con un tecnico. Riguardo al secondo quesito, invece, ipotizziamo che il mancato aggiornamento della ditta catastale sia dovuto alla mancata voltura. Questo può essere verificato tramite una visura catastale storica e nel caso fosse veramente così dovrà chiedere al consulente tutta la documentazione relativa alla successione e procedere con la richiesta di voltura. Cordiali saluti.

  • Daniela Orlandi ha detto:

    Ho presentato la dichiarazione si successione , omettendo L importo di 5 euro depositata su cartapay.
    Devo fare una dichiarazione integrativa anche solo per 5 euro?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniela, dubitiamo che sia necessario procedere con la dichiarazione integrativa per soli 5 euro. Tuttavia, le suggeriamo di rivolgersi presso l’ente che ha emesso la carta per chiarire la situazione. Cordiali saluti.

  • luigi iovine ha detto:

    chiedo chiarimenti.nella prima succesione(morte mamma) , propietaria del 50% in regime di comunione con mio padre,presentata non ho inserito due immobili accatastati con riserva intestati alle mie figlie -anche nella seconda successione ho omesso di inserire gli immobili.Ora che debbo effettuare la donazione di tutto ,il notaio mi ha detto che debbo rettificare al catasto gli intestatari dei due immobili e cioe 50% intestato a me e l’altro 50% intestato alle mie figlie.Chiarisco che le mie figlie risultano propitarie a seguito di rinuncia alla eredita di mia madre poiche io e mio padre alla epoca rinunciammo.grazie si resta in attesa di chiarimenti in merito

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Luigi, le suggeriamo di seguire le indicazioni fornite dal Notaio e quindi di procedere con la rettifica degli intestatari degli immobili. Può trovare maggiori informazioni sulla modalità di correzione dei dati catastali in questa pagina. Cordiali saluti.

  • Susy ha detto:

    Ho presentato la dichiarazione di successione x me e le 3 figlie,pagate tt le imposte all’agenzia delle entrate, ora una figlia sta rinunciando devo fare una pratica di successione integrativa?Perché gli eredi ora risultano 3?L’agenzia delle entrate mi toglierà la stessa cifra della precedente dichiarazione?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giusy, è consigliabile effettuare la rinuncia prima della presentazione della dichiarazione di successione o comunque prima di dividere l’eredità. Tuttavia, dovrebbe essere possibile procedere successivamente con una dichiarazione di successione integrativa allegando una copia dell’atto di rinuncia, in modo da ridistribuire il patrimonio ereditato. Prima di procedere le suggeriamo di rivolgersi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per ricevere maggiori informazioni sulla fattibilità e sulla procedura da seguire. Cordiali saluti.

  • Ale ha detto:

    Buongiorno una zia di mia mamma,morta nel 2006, mentre mia mamma e’ morta 2 mesi fa,ha lasciato con testamento olografo a lei la rimanenza di un terreno, nel 2007 si è proceduto alla pubblicazione del testamento ma non è stato inserito nella successione della zia, pertanto il terreno risulta ancora a nome di lei. Mi dicevano di fare integrazione della successione della zia e poi fare voltura, per poi inserirlo nella successione di mia mamma, poiché risulta il tutto molto lungo e macchinoso potrei lasciare così non fare niente e rinunciare così a quel terreno di sabbia e scosceso che non ha alcun valore?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessandra, l’integrazione della successione non prevede una procedura macchinosa e neppure costosa. Dato che il testamento è stato pubblicato e il suo nominativo risulta nello stesso, le suggeriamo di mettere in regola la sua situazione procedendo con l’integrazione della successione. In alternativa, può recarsi dal notaio e firmare un atto di rinuncia. Cordiali saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *