5 cose da sapere sulla dichiarazione di successione

5 cose da sapere sulla dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione non è altro che l’adempimento obbligatorio di carattere fiscale da presentare entro 12 mesi dalla data di apertura della successione. In parole povere, si tratta di un documento che serve per comunicare all’Agenzia delle Entrate che gli eredi sono subentrati nel patrimonio del defunto e che di conseguenza bisogna determinare le imposte dovute con questo passaggio.

INDICE:

  1. Come si fa la dichiarazione di successione?
  2. Gli eredi non sono i soli a dover presentare la dichiarazione di successione
  3. La dichiarazione di successione può essere presentata da un solo erede
  4. Non va sempre presentata
  5. In caso di ritardo nei pagamenti, sono dovuti gli interessi di mora
  6. Per l’eredità di quote di società o di immobili, vanno forniti ulteriori documenti
  7. Altri aspetti importanti da sapere

Come si fa la dichiarazione di successione?

Come specificato nel sito web dell’Agenzia delle Entrate, la presentazione della dichiarazione di successione deve avvenire esclusivamente online. Per la comunicazione devono essere utilizzati i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a cui si accede tramite Spid, Carta d’identità elettronica (Cie) oppure Carta nazionale dei servizi (Cns).

In alternativa, è possibile presentare la denuncia di successione anche tramite l’aiuto di un intermediario abilitato (per esempio, professionisti o CAF) o direttamente dal contribuente presso l’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

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Tuttavia, non sempre presentare la dichiarazione di successione è un processo così lineare. Può capitare, infatti, che sorgono dissidi tra gli eredi su chi sia il soggetto tenuto ad effettuare tali adempimenti e su chi gravi l’imposta. Chi è tenuto davvero a presentare la dichiarazione di successione? Chi ne è esonerato? La dichiarazione di successione può presentata da un solo erede? E se un erede si rifiuta di fare la successione? Ecco le 5 cose che bisogna sapere sulla dichiarazione di successione.

1. Gli eredi non sono i soli a dover presentare la dichiarazione di successione

I soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione di successione e al pagamento delle imposte collegate sono:

  • gli eredi (per legge o per testamento)
  • i legatari (i soggetti che subentrano nei diritti solo su un singolo bene immobile e non partecipano all’eredità complessiva), ovvero i loro rappresentanti legali
  • gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
  • gli amministratori dell’eredità
  • i curatori delle eredità giacenti
  • gli esecutori testamentari
  • i trust.

Cosa succede una volta presentata la dichiarazione di successione? L’Agenzia delle Entrate liquida l’imposta di successione ed emette l’apposito avviso basandosi sul documento stesso, e notifica quindi agli eredi e agli altri soggetti interessati l’avviso di liquidazione entro 3 anni dalla data di presentazione della dichiarazione di successione. In caso di omessa dichiarazione l’Agenzia delle Entrate notifica avviso di liquidazione entro 5 anni dalla scadenza del termine.

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Oltre agli eredi e ai legatari, quindi, sono tenuti al pagamento e destinatari dell’avviso di liquidazione anche i chiamati che non vi hanno rinunziato. Per quanto riguarda invece l’eventuale debitore del soggetto defunto, egli è tenuto al solo pagamento dell’imposta calcolata sull’importo del credito vantato nei suoi confronti.

A tali soggetti, l’Agenzia delle Entrate può spedire l’avviso di liquidazione per solidarietà passiva: in sostanza tutti gli eredi sono obbligati a pagare l’intera imposta complessivamente dovuta da loro e dagli altri, sia per la parte attinente all’asse globale sia per quella relativa alle singole quote. Il fisco può chiedere il pagamento integrale a ciascuno di loro: quindi se uno degli eredi non paga la propria quota, gli altri non saranno al sicuro da eventuali azioni esecutive di riscossione esattoriale.

Per quanto riguarda invece i legatari e i coeredi, i primi devono pagare l’imposta individualmente, in misura proporzionale al valore del legato, in rapporto alla base imponibile globale della successione. I coeredi, invece, che abbiano accettato l’eredità con beneficio di inventario sono obbligati solidalmente al pagamento, solo nel limite della propria quota ereditaria.

2. La dichiarazione di successione può essere presentata da un solo erede

L’Agenzia delle Entrate specifica che se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente che la dichiarazione sia sottoscritta anche da uno solo dei soggetti obbligati.

Questo significa che il soggetto dichiarante può essere una sola persona ma nella successione devono essere indicati i nominativi di tutti gli eredi con le relative quote di devoluzione. In base a quanto appena esposto, si deduce che se un erede si rifiuta di fare la successione, si potrà comunque procedere in quanto non è necessario ottenere l’assenso di un erede alla presentazione della successione. Non è necessaria, quindi, né richiesta la firma di tutti gli eredi ma è sufficiente la firma del solo dichiarante.

Prima di presentare la dichiarazione di successione è importante avere chiaro quali erano tutti i beni, immobili e mobili, di proprietà del de cuius, ma anche se quest’ultimo era titolare di partecipazioni e quote societarie in imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio.

La dichiarazione di successione può essere presentata tramite l’Agenzia delle Entrate oppure online con il servizio offerto da VisureItalia.

Riceverai un preventivo con il calcolo delle imposte e, se deciderai di procedere, potrai richiedere la dichiarazione di successione online tramite VisureItalia.

3. Non va sempre presentata

Anche se generalmente eredi e legatari devono presentare la dichiarazione di successione, in alcuni casi ne possono essere esenti. In quali casi c’è l’esenzione dalla dichiarazione di successione?

Innanzitutto, non sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione i soggetti che presentano la rinuncia all’eredità (o al legato). La rinuncia deve avvenire entro 10 anni, altrimenti non ha effetti e l’erede si considera come se avesse accettato. Attenzione: chi rinuncia all’eredità deve comunicarlo all’Agenzia delle Entrate, a mezzo raccomandata, allegando una copia autentica della dichiarazione di rinuncia all’eredità, oppure una copia dell’istanza di nomina del curatore, autenticata dal cancelliere del tribunale.

Inoltre, non sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione il coniuge e/o figli e/o genitori e/o altri parenti in linea retta se l’eredità ha valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari (come usufrutto, servitù, abitazione, superficie, ecc.). Tuttavia, in caso di sopravvenienze ereditarie che fanno venir meno la condizione dell’esonero, devono presentare la dichiarazione.

Per chi accetta l’eredità con beneficio di inventario, il termine di 12 mesi per la presentazione della dichiarazione di successione decorre dalla scadenza del termine stabilito per la formazione dell’inventario (o dalla sua chiusura).

4. In caso di ritardo nei pagamenti, sono dovuti gli interessi di mora

L’Agenzia delle Entrate può notificare, ai soggetti sopra indicati, l’avviso di liquidazione delle imposte. I destinatari di tale avviso dovranno effettuare il pagamento entro 60 giorni dalla data in cui è stato notificato tramite mod. F23 pagabile presso Equitalia, banche o uffici postali.

In caso di ritardato pagamento, sono dovuti gli interessi di mora nella misura del 2,5% per ogni semestre compiuto dalla scadenza. Il pagamento può essere effettuato oltre che per contanti anche a mezzo cedole di titoli del debito pubblico scadute (computate per il loro importo netto), titoli di credito bancari o postali (ad esempio: assegni) a copertura garantita, ovvero mediante cessione di beni di interesse culturale, artistico.

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5. Per l’eredità di quote di società o di immobili, vanno forniti ulteriori documenti

Nel caso in cui il defunto ha lasciato quote di società, portare i seguenti documenti:

  • visura camerale ordinaria del registro imprese
  • statuto impresa aggiornato
  • copia autentica dell’ultimo bilancio integrale, con relativa nota integrativa
  • situazione patrimoniale redatta con riferimento alla data di apertura della successione
  • se necessario, il dettaglio delle singole voci del bilancio o della situazione patrimoniale emergente dal libro inventari
  • la valutazione complessiva del patrimonio sociale, e quindi il valore della quota da indicare in atto
  • se la società è proprietaria di immobili, occorre anche un certificato catastale per uso successione degli immobili sociali.

Una volta presentata la dichiarazione di successione, occorre presentare all’ufficio delle imprese un apposito modello per comunicare il trasferimento delle quote dal defunto agli eredi.

Chi vuole che sia compiuta anche questa formalità, deve produrre:

  • un certificato di morte
  • una dichiarazione sostitutiva atto notorio attestante quali sono gli eredi lasciati dal defunto.

Cosa succede invece in caso di eredità di beni immobili? Per ogni bene immobile di proprietà del de cuius da inserire nella dichiarazione di successione occorre fornire:

Qualora i beni immobili fossero privi di rendita catastale, si consiglia di richiedere la preventiva attribuzione della rendita catastale, allo scopo di evitare futuri accertamenti da parte della Agenzia delle Entrate con relativa richiesta di conguaglio e sanzione
nel caso di terreni agricoli o edificabili, occorre allegare il certificato di destinazione urbanistica.

Quali documenti servono per la dichiarazione di successione?

È possibile recuperare tutte le informazioni necessarie per accertare il patrimonio ereditario, attraverso l’accesso al Catasto, Conservatoria, Camera di Commercio e PRA, attraverso il seguente servizio:

Documenti per successione beni mobili immobili e quoteRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Documenti per successione beni mobili immobili e quote

Altri aspetti importanti da sapere

Riepilogando, a seguito del decesso di un parente o congiunto, gli eredi sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro un anno dalla data di apertura della successione che solitamente coincide con la data di decesso del parente.

Prima però di richiedere la dichiarazione di successione, è bene capire quali saranno i soggetti destinatari della liquidazione delle imposte entro la scadenza della presentazione della stessa per non incorrere in eventuali more.

Altra domanda frequente è: la dichiarazione di successione implica l’accettazione di eredità? La risposta l’ha data più volte la Cassazione e nella sentenza n. 4848/2019 ha espresso che: “Ai fini della accettazione tacita dell’eredità sono privi di rilevanza tutti quegli atti che, attesa la loro natura e finalità, non sono idonei ad esprimere, in modo certo, l’intenzione univoca di assunzione della qualità di erede, quali la denuncia di successione […]“.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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137 commenti per "5 cose da sapere sulla dichiarazione di successione"

  • Enrico ha detto:

    Salve,

    se viene presentata una dichiarazione di successione lesiva della quota di legittima che sarebbe dovuta appartenere ad un altro erede, e quell’erede “legittimo”, prima di contestare legalmente tale dichiarazione, acquista un immobile facente parte dell’asse ereditario, è vero che con quel passaggio di proprietà si è andati a convalidare la dichiarazione fallace di successione e quindi non si può poi poù agire legalmente? Molte grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Enrico, si tratta di una successione derivante da pubblicazione del testamento? La sua casistica non ci è chiara, potrebbe specificare ulteriori dettagli? Cordiali saluti.

  • Anna ha detto:

    Buongiorno,

    ho presentato la dichiarazione di successione nei termini previsti (entro 12 mesi dalla morte di mio papà). Mi sono accorta di due errori ed ho presentato 2 dichiarazioni di successione sostitutive con codice 1 in realtà bastava il codice 2. Ho inviato subito una mail all’agenzia territoriale per comunicare questo errore segnalando che ho già pagato con addebito in c/c le imposte dovute che non cambiavano. Sarò tenuta a pagare ulteriori imposte sulle 2 dichiarazioni sostitutive? Dovrò presentare istanza di rimborso?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Anna, trattandosi di una situazione particolare è necessario attendere riscontro dell’Agenzia Entrate. Cordiali saluti.

  • Francesca ha detto:

    Buonasera volevo avere un chiarimento è morto mio suocero ad ottobre ora mia suocera non avendo un conto corrente il caf ha chiesto a mio marito di pagare dal nostro conto la successione indicando nel modulo la mamma e gli altri 3 fratelli, ora mi chiedo questo pagamento alla agenzia delle entrate mi comporterà in futuro problematiche legate ad eventuali debiti o subentreranno sempre tutti gli eredi? Non vorrei avere problemi dopo. Grazie in anticipo.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesca, degli eventuali debiti del de cuius rispondono coloro che hanno accettato l’eredità, quindi non dovrebbe impattare il metodo di pagamento utilizzato. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Edoardo ha detto:

    Buongiorno,

    chiedo il vostro aiuto premettendo la situazione nella quale mi trovo.

    E’ mancato nell’agosto del 2023 mio zio, il quale era vedovo, senza genitori e senza figli; nel testamento ha nominato quali eredi di tutti i beni mobili, delle disponibilità liquide, dei titoli obbligazionari e azionari le due badanti mentre a me ha deciso di lasciare come legato l’unico bene immobile di sua proprietà.

    Dato che le due eredi, pur essendone obbligate, non hanno intenzione di presentare la dichiarazione di successione, posso presentarla io limitandomi ad indicare quanto previsto dall’art. 29, comma 2, d. lgs. 346 del 1990 e senza, quindi, indicare tutte le componenti dell’attivo e del passivo ereditario ma solo quelle oggetto del legato?

    Vi ringrazio anticipatamente.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Edoardo, per verificare l’effettiva fattibilità della pratica le suggeriamo di confrontarsi con un caf o commercialista. Cordiali saluti.

  • Elio ha detto:

    Salve,

    sono ancora Elio (ho scritto ieri).
    Innanzitutto ringrazio molto per la velocità, cortesia, ed attenzione alle varie problematiche. Offrite un servizio davvero utilissimo a chi non sa come orientarsi.
    Per quanto riguarda la mia esposizione precedente, confermo che sono l’unico erede legittimo (non avendo lui né ascendente né figli ed essendo io il suo unico fratello), solo che mia cognata mi ha mostrato una visura di un immobile che apparteneva a suo marito, dove lei ora risulta la nuova proprietaria al 100% a seguito si legge di: “Successione ex lege” (e quindi, presumo, significhi senza testamento). Insomma credo proprio che mia cognata abbia presentato una dichiarazione dove non si accennasse minimamente a me (altrimenti l’immobile in questione, per “successione ex lege”, non sarebbe potuto spettare interamente a lei, ma appunto solo per 2/3). In questo caso, cioè di dichiarazione non presentata anche per mio conto (ma presentando probabilmente una dichiarazione come se io non esistessi e facendola presumo pertanto solo a nome suo), io sono tenuto a presentarla?
    Molte grazie ancora..

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elio, la ringraziamo per le Sue parole. Quando le nostre conoscenze lo rendono possibile è un piacere essere di supporto ai nostri lettori.
      Per quanto riguarda il Suo quesito, le confermiamo che la successione “ex lege” corrisponde a quella legittima, cioè quando il defunto non ha lasciato testamento. In base a quest’ultima, quindi, lei dovrebbe risultare per 1/3 proprietario dell’immobile mentre Sua cognata dei 2/3, oltre ad avere il diritto di abitazione in qualità di coniuge superstite. Le suggeriamo di approfondire con un commercialista o CAF, in quanto la dichiarazione di successione in cui compare solo Sua cognata non dovrebbe essere regolare.
      Cordiali saluti.

  • Elio ha detto:

    Salve,

    mia cognata ha presentato dichiarazione di successione. Io che sono il fratello di suo marito sono tenuto a presentarla? E, in caso di risposta negativa, tale esonero dal presentarla esisterebbe ugualmente pure se mia cognata non mi avesse inserito nella dichiarazione come erede legittimo (cosa di cui purtroppo mi sono accorto consultando le risultanze catastali ove si evince che immobili di mio fratello adesso sono diventati interamente di sua proprietà)?
    Molte grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elio, se suo fratello non aveva figli, i suoi eredi sono il coniuge ed ascendenti o fratelli e sorelle. Nello specifico, al coniuge spetteranno i 2/3 del patrimonio del de cuius, mentre agli ascendenti – fratelli e sorelle 1/3 da ripartire in parti uguali. Da quanto esposto sembrerebbe che Sua cognata abbia presentato la dichiarazione di successione anche per suo conto, in quanto se più persone sono obbligate alla presentazione è sufficiente presentarne una sola. Cordiali saluti.

  • Benny ha detto:

    Buonasera, una delucidazione: i miei genitori sono deceduti chi 20 e chi 7 anni fa, hanno lasciato una casa di proprietà cointestata, siamo 5 figli ma non abbiano mai presentato la denuncia di successione per vari morivi conflittuari, adesso trascorsi piu di 20 anni si potrebbe ancora presentare la denuncia di auccessione, ed eventualmente uno di noi poter rifiutare l eredità? Grazie infinite

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Benny, la rinuncia all’eredità non dovrebbe essere possibile in quanto sono trascorsi più di 10 anni. Per procedere con la dichiarazioni di successione tardive, le suggeriamo di confrontarsi con un commercialista. Cordiali saluti.

  • Cristian Ravaglioli ha detto:

    Buongiorno, il 20 maggio di quest’anno mio padre è morto ed era sposato in separazione dei beni con la mia matrigna, ho un fratellastro, mio padre NON HA FATTO TESTAMENTO, aveva un appartamento dove viveva con questa donna e un campo ad uso agricolo, le pongo la prima domanda:
    Come faccio a farmi liquidare 1/3 la mia quota, visto che la mia matrigna ha il diritto di vivere nell’appartamento e per pagare meno tasse è vincolata a non vendere per almeno 5 anni?
    Altro quesito, alla successione hanno presentato il c/c cointestato vuoto e io so che mio padre aveva dei risparmi con lei, cosa posso fare? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Christian, in questi casi si potrebbe richiedere una divisione ereditaria rivolgendosi ad un giudice. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale per comprendere come procedere. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buonasera dopo la morte di mia zia,io e mio fratello siamo gli unici eredi.La successione è stata fatta a suo nome,era possibile farla.Io adesso non risulto ,se lui presenta il documento alle poste può incassare i bfp di mia zia.Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giuseppe, è possibile presentare una sola successione ma deve essere completa con tutti gli eredi. Per regolare la situazione potreste procedere con un integrazione della successione. Le suggeriamo di rivolgersi presso un commercialista. Cordiali saluti.

  • Gilda ha detto:

    Dopo aver consegnato al caf la documentazione per la successione e aver pagato anche la somma all agenzia delle entrate cosa dovro ancora fare per avere diritto all eredita

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gilda, di quale tipo di eredità si tratta? In caso di conti correnti, dovrà rivolgersi presso la banca. Cordiali saluti.

  • Alessandro Perli ha detto:

    Buon giorno,
    un parente ha ricevuto in eredità da uno zio, fra le varie cose, un conto corrente a saldo zero, acceso per un ipotetico risarcimento riguardante dei titoli bancari rientrati nel famoso crack Antonveneta.
    Mesi dopo la morte del titolare del conto corrente, e a successione avvenuta, su quel conto è stata accreditata una cifra. Questa va dichiarata come ulteriore eredità?
    Grazie per la risposta.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessandro, se avete già proceduto con la dichiarazione di successione, dovrete integrare nel patrimonio del de cuius anche il conto corrente tramite una dichiarazione di successione integrativa. Le suggeriamo, a questo proposito, di rivolgersi ad un CAF. Cordiali saluti.

  • Atzori Anna ha detto:

    Buongiorno, mia mamma è mancata a giugno, io non intendo firmare la successione in quanto i fratelli che hanno gestito i soldi durante la sua malattia non vogliono rendicontare i movimenti del denaro durante i quattro anni di malattia di mamma.inoltre un fratello ha beneficiato di una somma pari a 30.000€ più altri benefici che rientrerebbero nella successione. Ci sono poi importi movimentati durante la invalidità di mamma che vanno accertati. Mio padre firma la successione.io no. Può sbloccare i soldi contanti depositati? Grazie se potrà rispondere

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Anna, dubitiamo che la banca possa acconsentire lo sblocco, in quanto solitamente richiede firma e presenza degli eredi. Cordiali saluti.

  • Andrea ha detto:

    Buonasera ,domanda ,siamo due eredi (figli) ,mia sorella non vuol fare le successioni ,posso pagare soltanto la mia parte di successioni per ciò che mi spetta?e godermi la mia eredità?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, la dichiarazione di successione può essere presentata anche da solo uno dei soggetti obbligati. Tuttavia, se si occuperà soltanto lei della presentazione, dovrà pagare per intero le imposte dovute sulla successione ereditaria del de cuius, perché non è possibile effettuare il pagamento separatamente. Al momento dell’invio della dichiarazione, infatti, bisogna indicare il conto su cui addebitare l’importo totale, che sarà quello del soggetto che effettua la dichiarazione. Cordiali saluti.

  • walter ha detto:

    Buongiorno,
    sono un figlio unico.
    Vorrei sapere se alla morte dell’ultimo dei miei genitori devo comunque presentare le pratiche della successione (possiedono sia beni immobili che mobili).
    Se non fosse necessario, ci sono comunque delle pratiche burocratiche da espletare? Devo rivolgermi ad un notaio?
    Grazie
    Saluti
    Walter

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Walter, da quanto riportato l’eredità comprende beni immobili e per tal motivo sarà necessario presentare la dichiarazione di successione. Cordiali saluti.

  • Laura ha detto:

    Buona sera e grazie per la risposta precedente avrei bisogno di un chiarimento io e mia sorella siamo proprietarie del 25%di un immobile il 75% era di mia zia deceduta 9 mesi fa i due figli non hanno ancora fatto la successione e uno dei quali sembrerebbe non interessato all’eredità quale è la prassi come possiamo comunicare loro che noi vogliamo vendere la nostra quota e dare a loro il diritto di prelazione quello che non ha intenzione di fare la successione può impedirci la vendita e dire esempio che lui ha tempo 10 anni per decidere..ma per conoscere la loro intenzione dobbiamo chiedere ad un giudice che fa una action interrogatorio o si può fare scrivere una semplice lettera dall’avvocato .grazie mille buona serata

    • Redazione ha detto:

      Gentile Laura, per maggiori chiarimenti le suggeriamo di rivolgersi ad un legale, il quale una volta analizzato nel dettaglio il caso saprà esserle di supporto per risolvere la situazione. Cordiali saluti.

  • Laura ha detto:

    Buona sera mia zia è mancata 9 mesi fa aveva un’immobile e uno dei 2 figli eredi non vuole saperne di quella casa e dalla morte di mia zia non hanno più pagato le spese condominiali etc.. di questo immobile io e mia sorella siamo proprietarie effettive del 25% e per quanto riguarda le spese che ci competono noi siamo a posto abbiamo sempre pagato regolarmente .. visto che i due fratelli non vanno d’accordo da anni e noi rischiamo per colpa loro un decreto ingiuntivo..volevo sapere io e mia sorella per evitare problemi possiamo vendere la nostra quota di casa? Sappiamo che loro hanno la prelazione se non accettano siamo libere di vendere o possono opporsi? Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Laura, se la vendita avviene limitatamente alla quota di cui siete proprietari e seguendo quanto previsto dell’art. 732 del Codice Civile, non dovrebbero esserci impedimenti. Cordiali saluti.

  • Emanuele ha detto:

    Buonasera, scrivo per chiedere un’informazione.
    Alla morte di mio padre la dichiarazione di successione è stata compilata solamente da mia madre in quanto non è necessario che tutti gli eredi la presentino.
    Vorrei visualizzare questa dichiarazione di successione e sul sito dell’ agenzia dell’ entrate non risulta tra i miei documenti in quanto non è stata presentata da me. Non avendo più rapporti con mia madre, mi chiedevo se ci fosse un modo per poter visualizzare questo documento anche da parte mia.

    Cordiali Saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Emanuele, le suggeriamo di rivolgersi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e di richiederne una copia in qualità di erede. Cordiali saluti.

  • Valentina ha detto:

    Spettabile Redazione buongiorno
    Avrei un quesito da sottoporvi.
    Lo zio di mia madre, sposato e senza figli, aveva fatto a suo tempo un testamento olografo in cui lasciava tutto alla moglie (casa in comproprietà al 50% con la moglie e soldi in conto corrente cointestato).
    Alla morte dello zio, l’originale del testamento non si trova più, abbiamo solo una copia che chiaramente non è valida.
    L’unica soluzione mi sembra sia la successione legale: lo zio aveva due fratelli, uno ancora in vita e uno deceduto per il quale è erede mia madre, figlia del fratello deceduto.
    Le quote dovrebbero essere 3/4 alla moglie e 1/4 il fratello e a mia madre (del 50% della casa e dei soldi).
    Nella successione possiamo evitare di mettere il fratello e mia madre in modo che tutto vada alla moglie oppure mettendoli possono devolvere la quota di 1/4 alla moglie?
    Spero di essere stata chiara.
    Vi ringrazio della risposta ed invio i migliori saluti.
    Valentina

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Valentina, da quanto descrive sembra che in questa situazione si debba procedere con l’eredità legittima, per cui sarà necessario ricomporre l’albero genealogico e suddividere il patrimonio ereditario tra gli eredi viventi. Le suggeriamo di rivolgersi ad un commercialista che possa fornirle tutte le informazioni dettagliate di cui necessita. Cordiali saluti.

  • SEBASTIANA OLIVERI ha detto:

    Buonasera, vorrei sapere, mio zio ha lasciato testamento olografo, lui è morto il 31.07.2020 noi siamo venuti a conoscenza dopo ed è stato registrato il 04.09.2021, quanto tempo si ha per presentare la dichiarazione di successione, in sintesi i 12 mesi partono dalla data della pubblicazione del testamento, cioè quando ne siamo venuti a conoscenza, perchè Agenzia delle Entrate ha mandato delle sanzioni per ritardo presentazione della successione presentata il 01.09.2021, ma il notaio mi dice che non è così, mi potete delucidare da persone competenti vi ringrazio in anticipo.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sebastiana, il termine per la presentazione della dichiarazione di successione è 12 mesi dalla data del decesso del de cuius. Se gli eredi non presentano la dichiarazione entro 12 mesi, la legge prevede delle sanzioni sia in caso di ritardo che di totale omissione. La situazione andrebbe analizzata nel dettaglio, per questo le suggeriamo di rivolgersi ad un commercialista o CAF. Cordiali saluti.

  • Anna ha detto:

    Salve,mio padre a morte del fratello è diventato erede insieme alla sorella e a 17 nipoti di 3 immobili e dei contanti.Un nipote ha portato avanti la pratica della successione,avviata circa 2 mesi fa dal notaio,abbiamo anche avuto tutte le volture catastali degli immobili,ma non ci chiamano per firmare,in più stanno procedendo per la vendita di un immobile. È POSSIBILE CIÒ?Inoltre dicono che siccome la casa è disastrata ,abbiamo accettato una cifra molto bassa,la vendita è imminente e non è necessaria la stima del perito.A me non sembra possibile che non serva la stima, vi prego di delucidarmi.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Anna, l’immobile può essere venduto soltanto se sono d’accorto tutti i comproprietari e al rogito, a meno che non vengano fatte delle procure, dovranno essere presenti per firmare. Sarà il notaio ad indicarvi quali documenti sono obbligatori. Cordiali saluti.

  • Letizia Cristiani ha detto:

    Nuovo messaggio Vi chiedo scusa perché nonSi capisce nulla perché il mio telefono decide spesso e volentieri di inviare il messaggio totalmente diverso da come mi appare l’anteprima

  • Letizia Cristiani ha detto:

    aiuto che non aiuta a chi sta leggendo e chi può fare qualcosa mio padre è deceduto il 4 dicembre del 2021 da quel giorno mia sorella si è appropriato di tutta la documentazione possibile immaginabile che aveva mio padre in casa di tutte le nozze di Cavina e tutte le proprietà immobiliari di tutto quanto non mi permette di avere copia dei documenti non mi permette di fare niente e se iniziato anche a vendere le cose e ho paura manca poco più di un mese e non ho ancora fatto la successione lei non mi permette di fare nulla non ho la possibilità di sapere cosa devo cosa non devo fare non ho possibilità di accedere a documentazione di mio padre per nulla di nulla di tutto ciò che mi padre ha e che devo pagare

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Letizia, poiché il comportamento di sua sorella è del tutto illegittimo, le suggeriamo di rivolgersi ad un avvocato che possa aiutarla a far valere i suoi diritti. Cordiali saluti.

  • Armando ha detto:

    Buongiorno,mia madre è morta 3 mesi fa e ha fatto testamento depositato dal notaio lasciandomi 2/3 dell’appartamento in cui io risiedo,il restante 1/3 per la legittima a mio fratello il quale adesso mi richiede 1/3 dell’affitto dell’appartamento stesso in cui risiedo.Premesso che lui ha debiti con me per soldi prestati anni fa e non ha mai contribuito in nessun modo disinteressandosi completamente a nessuna spesa per mia mamma per la sua assistenza e per la casa,come dovrei comportarmi? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Armando, l’erede escluso dal godimento del bene in comunione potrebbe far diritto ad una indennità. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale in modo che la situazione venga analizzata valutando anche gli altri debiti esistenti. Cordiali saluti.

  • Piero P. ha detto:

    Volevo chiedere: nel caso di successione testamentaria ad un ente pubblico (Comune), chi firma la successione?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Pietro, siamo spiacenti ma non siamo a conoscenza del soggetto specifico che si occupa di tali pratiche. Cordiali saluti.

  • Erminio ha detto:

    Mio padre, vedovo da qualche mese, vive in affitto e non ha nulla fuorché la pensione. In compenso ha cartelle esattoriali che non riesce a pagare.
    Alla sua morte i tre figli sono tenuti a presentare la successione anche se sul conto bancario dovessero risultare pochi euro? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Erminio, non dovrà presentare la dichiarazione di successione qualora ricorrano contemporaneamente le seguenti condizioni: l’eredità ha un valore non superiore a 100.000 euro, non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari e spetta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto. Cordiali saluti.

  • Paolo ha detto:

    Buonasera sono paolo se mio suocero ha dei debiti e voglio fare la rinuncia al tribunale… Devo comun
    Que fare prima la successione di morte o non serve?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, chi rinuncia all’eredità non deve presentare la dichiarazione di successione. Cordiali saluti.

  • Massimo ha detto:

    Buonasera, avrei bisogno di un chiarimento, il padre di mia moglie è deceduto lasciando 1/3 di un immobile a lei, 2 fratelli e la ex moglie separata ma non divorziata.
    L’intenzione sua per vari motivi sarebbe quella di rinunciare alla sua quota, visto che abbiamo un figlio di 15 anni per evitare di doversi rivolgere a un tutore legale ci è stato consigliato che avendo 10 anni di tempo per decidere, sarebbe possibile attendere che il figlio diventi maggiorenne e poi rinunciare.
    E’ fattibile?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Massimo, le confermiamo che il diritto di rinunciare all’eredità, così come quello di accettarla (art. 480 del Codice Civile), può essere esercitato entro 10 anni dall’apertura della successione. Nel caso in cui i chiamati all’eredità siano minorenni, sanno i genitori a rappresentare i figli minorenni nella presentazione della rinuncia all’eredità, previa autorizzazione del Giudice Tutelare. Per ulteriori informazioni le suggeriamo di confrontarsi con un legale o al tribunale in cui dovrà presentare la rinuncia. Cordiali saluti.

  • adriano ha detto:

    volevo un informazione, se 4 eredi ereditano senza testamento circa 20 immibili ma un erede in via diretta non vuol firmare la successione e allo strsso tempo non vuol rinunciare, cosa si può fare??

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Adriano, in mancanza di accordo tra gli eredi nella firma della successione, una soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi al tribunale richiedendo al giudice l’avvio di un procedimento di divisione giudiziale dell’eredità. Cordiali saluti.

  • Giovanni ha detto:

    Buongiorno. Volevo chiedervi se é vero che chi si dichiara richiedente in una successione di immobile, nel caso di più fratelli co-eredi, in un momento successivo non può più rinunciare alla propria quota ereditaria, proprio perché ha fatto la successione a nome suo.
    Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanni, la Corte di cassazione ha incluso la dichiarazione di successione tra gli atti che non comportano una accettazione tacita dell’eredità. Cordiali saluti.

  • Vita ha detto:

    Salve, innanzitutto complimenti per il sito, il supporto e gli approfondimenti utilissimi, per questioni che riguardano dispiaceri quale la perdita dei propri cari.
    Volevo fare una domanda. Madre deceduta circa 8 mesi fa in Francia, ma cittadina italiana, residente in Francia da qualche anno con una sola proprieta’, ubicata in Italia. Le figlie, uniche eredi, stabilmente residenti in Italia, in quale tribunale bisogna presentare la rinuncia all’eredita’?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Vita, lieti che abbia trovato utile il nostro portale! In merito al Suo quesito, le riportiamo quanto indicato sul sito ufficiale dell’Unione Europea “[…] se il defunto ha scelto che alla successione si applichi la legislazione del paese di cui ha la cittadinanza, e si tratta di un paese dell’UE, gli eredi e le altre parti interessate possono convenire di rivolgersi ad un tribunale di tale paese dell’UE”. Per questo motivo vi suggeriamo di richiedere maggiori informazioni presso il Tribunale scelto di comune accordo per rinunciare all’eredità. Cordiali saluti.

  • antonello ha detto:

    salve avrei bisogno di un chiarimento in merito alle dichiarazioni di successione .

    di recente qualche mese , mi sono rivolto ad un tecnico ( geometra ) per compilare e presentare una dichiarazione di successione per causa di morte . La successione è stata fatta e presentata , però sono stati dichiarati solo i fabbricati e non i terreni ,

    la domanda è questa : per inserire i terreni si deve fare , una nuova dichiarazione di successione a parte oltre a quella già fatta ???

    oppure : integrare quella già presentata inserendo gli immobili già elencati più quelli mancanti ???

    ultima domanda ; ci saranno altri costi di registrazione ,???

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonello, il tecnico incaricato dovrà procedere all’integrazione della dichiarazione di successione presentata, inserendo solamente i terreni mancanti. Questa pratica richiedere dei costi aggiuntivi di registrazione. Cordiali saluti.

  • Valerio ha detto:

    Buonasera. Il 17 maggio 2021, tramite il mio notaio, veniva spedita in via telematica all’agenzia delle entrate di residenza del defunto, la domanda di successione. Domanda: in quanto tempo viene formalizzata la successione con il mod. F23?
    Grazie Valerio

    • Redazione ha detto:

      Gentile Valerio, non siamo a conoscenza delle tempistiche precise, in quanto queste potrebbero variare in base all’Ufficio che acquisito la pratica. Tuttavia, trattandosi di una procedura telematica non dovrebbero essere necessari dei tempi lunghi. Le suggeriamo di chiedere informazioni al Notaio che si è occupato della pratica, affinché le dia aggiornamenti sul suo stato di avanzamento. Cordiali saluti.

  • Bruno Vartuli ha detto:

    si tratta di mio fratello morto in Italia inproviso no testamento io vivo in australia non ha altri erede in italia or Australia.la dichiarazione compilata dell’avvocato con tutti documenti necessari a la agenzia entrate perche’ occore tanto tempo a solecitare la pratica? grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Bruno, non sappiamo nel suo caso specifico il motivo per cui ci voglia così tanto tempo. La presentazione della dichiarazione di successione avviene telematicamente e contestualmente alla presentazione è possibile richiedere l’attestazione di avvenuta presentazione. Tuttavia, per ottenere tale documento è necessario barrare un campo specifico presente nel “Frontespizio” della dichiarazione. Le suggeriamo di chiedere al suo avvocato se ha seguito tale procedura. Cordiali saluti.

  • Damiano ha detto:

    Salve, un quesito riguardo un’eredità di una zia a favore di 6 nipoti. Due nipoti (fratelli) percepisco 2/ottavi mentre gli altri 4 (fratelli) 1/ottavo.
    Questo modalità di suddivisione è contemplato per legge (non essendoci testamento) per tutto ciò citato nella successione.
    Domanda: queste percentuali sono da rispettare anche per ciò non citato in successione, oppure per quanto non compreso nell’atto si procede con la divisione in parti uguali (in questo casa 1/sesto cad.)? Grazie mille.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Damiano, la informiamo che in questa situazione la suddivisione in parti uguali di un sesto ciascuno non è possibile. La quota all’eredità, infatti, è sempre relativa alla percentuale che avevano ereditato i genitori o i fratelli. Tale quota, pertanto, si dovrà suddividere ulteriormente tra i nipoti. Cordiali saluti.

  • Monica ha detto:

    Salve volevo sapere io per 10 anni sono stata sposata poi ci siamo lasciati quindi divorziati. Il mio ex marito si è risposto io no. Lui purtroppo è deceduto 6 mesi fa io come ex moglie anche se lavoro ho il diritto di chiedere una parte della pensione di reversibilità x i 10 anni che sono stata sposata con lui? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Monica, in se a quanto riportato sul sito web dell’INPS, il coniuge divorziato ha diritto al trattamento pensionistico a condizione che “sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio”. Inoltre, considerato che era stato contratto nuovo matrimonio dopo il divorzio, le quote spettanti al coniuge superstite e al coniuge divorziato vengono stabilite con sentenza dal Tribunale. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buonasera,padre deceduto (divorziato e risposato) lascia un immobile in comunione di beni alla moglie e due figli avuti dal precedente matrimonio, immobile con mutuo ipotecario in essere pagato per 2/3). Il possesso di tutti i beni appartiene alla moglie.
    La domanda è la seguente: la moglie per effettuare la successione chiede i documenti di identità e fiscali ai figli..i quali non hanno intenzione di decidere se accettare o meno l eredità (almeno fino a quando la banca non dovrà provvedere ad un nuovo accollo mutuo): la signora può obbligare i figli a firmare la successione o può/deve procedere da sola senza documenti e/o consenso dei figli chiamati all’eredità?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuseppe, la signora non può obbligare i figli, ma quest’ultimi dovranno prendere una decisione entro 12 mesi dal decesso del de cuius. Questo è, infatti, il termine entro cui si dovrà fare la dichiarazione di successione.
      Vi consigliamo, quindi, di prendere appuntamento con la banca per chiarire la situazione relativa al mutuo (è probabile che il defunto quando era in vita avesse stipulato una polizza sulla vita legata al mutuo), in modo tale che i figli prendano una decisione sul da farsi ed eventualmente procedano poi con la rinuncia dell’eredità da effettuare in presenza del notaio o del cancelliere del Tribunale competente. Cordiali saluti.

  • Lucia ha detto:

    Vorrei sapere se con la rinuncia all’eredità è obbligatorio fare la successione. Il defunto non possedeva nulla se non un libretto pensione con 1200,oo euro.
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Lucia, il soggetto, attraverso la rinuncia all’eredità, non assumere la qualità di erede, per cui non sarà tenuto alla presentazione della dichiarazione di successione. Se colui che ha rinunciato l’eredità ha dei discendenti e questi non intendono diventare eredi, è opportuno che la dichiarazione di rinuncia venga fatta anche da loro. Cordiali saluti.

  • Gianluca ha detto:

    Buongiorno, mia nonna è morta un anno fa e aveva 3 figli di cui 2 sono morti e è rimasto solo il figlio e adesso sta chiedendo a tutti gli eredi la data di nascita e il codice fiscale, se noi eredi glieli diamo può fare qualcosa di illegale o servono sempre il consenso degli eredi?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gianluca, avete chiesto a questa persona il motivo per cui ha bisogno di queste informazioni? Avete già fatto la dichiarazione di successione? Cordiali saluti.

  • gina gerace ha detto:

    Buona sera vorrei un chiarimento, mia mamma e’ deceduta circa 8 mesi fa’, lasciando un immobile e dei buoni postali, siamo tre eredi, uno dei quali non vuole fare la successione, questo perche’ la casa ha un ipoteca derivata da un mutuo di uno degli eredi, il muto e’ stato emesso prima della morte della mamma, se un erede non vuole fare la successione gli altri due possono farla e sbloccare i buoni fruttiferi ??? inoltre l’immobile e’ occupato da uno degli eredi (quello che non vuole fare la successione) come possiamo agire per far valere i nostri diritti ??? ….grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Gina, il termine per la presentazione della dichiarazione di successione è 12 mesi dalla data del decesso. La successione può essere presentata anche solo da un erede, nel senso che il soggetto dichiarante può essere una sola persona fisica ma nella successione devono essere indicati i nominativi di tutti gli eredi con le relative quote di devoluzione. Pertanto, non è necessario ottenere l’assenso di un erede alla presentazione della successione. Presumibilmente, i costi e le imposte dovranno essere anticipati dal dichiarante. Con la presentazione della successione e la voltura catastale, l’immobile verrà trasferito in proprietà pro quota agli eredi con il relativo gravame dell’ipoteca. Per quanto attiene i buoni postali, sarà necessario richiedere lo svincolo dopo la presentazione della successione.

  • Serena Zabotto ha detto:

    Buonasera
    Volevo avere un’informazione. Nel caso un erede, dopo essere stato liquidato, non pagasse la sua quota di successione cosa possono fare gli altri eredi?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Serena, l’Agenzia delle Entrate potrebbe rivolgersi anche a un solo erede per il pagamento del totale, o delle restante parte, di quanto dovuto. L’erede che si fa carico e paga avrà diritto di regresso su chi non ha pagato e pretendere, quindi, il rimborso della quota. La disposizione a cui può fare riferimento è l’art. 754 del codice civile. Cordiali saluti.

  • murgia marc ha detto:

    ciao mio padre e morto in francia e che aveva una casa in sardegna,siamo andati al notaio che ci ha chiesto fiscals.i miei nipotti sono francesi e non vogliono firmare i documenti come fare . grazia della vostra rispota

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marc, non abbiamo compreso cosa le è stato richiesto dal Notaio. Cosa intende per “fiscals”? Ipotizziamo che il Notaio vi abbia richiesto la copia della denunciata successione presentata (o ancora da presentare) presso l’Agenzia delle Entrate, atto necessario per il passaggio di proprietà dal defunto agli eredi legittimi. I nipoti rientrano nell’asse ereditario perché figli di un suo fratello premorto?
      Per poterla dare una risposta abbiamo necessità di conoscere queste informazioni. Cordiali saluti.

  • Antonella ha detto:

    Buonasera,mia mamma è deceduta un anno fa siamo 3 sorelle e 2 nipoti figli di una sorella deceduta nel 1986,ho preso l’impegno per la successione e pagato il notaio.Ora i 2 nipoti non vogliono pagare la loro parte cosa dice la legge al riguardo. La ringrazio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonella, la situazione da lei esposta è riconducibile a quanto stabilito dall’articolo 754 del Codice civile, il quale prevede che “[…] Il coerede che ha pagato oltre la parte a lui incombente può ripetere dagli altri coeredi soltanto la parte per cui essi devono contribuire […]”. Le consigliamo di rivolgersi ad un legare per capire se procedere con una azione di regresso o ripetizione.

  • Concetta ha detto:

    Lo scorso anno ho aperto la successione per la morte di mio marito che mi aveva citata nel suo testamento per le l’importo residuale in banca mentre gli immobili andavano una parte al figlio e l’altra al nipote (premetto che io ero sposata in seconde nozze senza figli), siccome per loro i tempi erano più lunghi e il conto c. Si assottigliava solo per le spese informandomi all’agenzia delle entrate e successivamente al CAF dove ho fatto la presentazione. Dopo un anno i gli altri due eredi degli immobili hanno cercato di aprire la nuova successione e viene fuori che era già aperta che io avrei dovuto continuare anche con la loro. Non capisco cosa centro io con loro che devono pagare un bel po di soldi e che dicono che li verseranno a me è io dovrò firmare la successione e quindi pagare per loro. Ma se io ho fatto una successione solo per il c.c. e l’agenzia delle entrate hanno il testamento perché io devo fare ciò non sono i miei figli e per giunta non mi fido in genere di loro. E’ vero tutto ciò mi hanno fatto parlare con il loro consulente, oggi ho cercato di parlare con l’addetto alle successioni dell’Ag. Delle entrate ed era in ferie, mi può aiutare a chiarire non vorrei avere nel futuro ancora problemi con loro. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gent.ma Concetta, le disposizioni testamentarie non determinano la decadenza dal diritto degli eredi legittimi sul patrimonio totale, mobiliare ed immobiliare del de cuius. In altri termini, il testamento olografo nel quale suo marito la citava quale erede nel rapporto di conto corrente e nominava eredi i figli del patrimonio immobiliare non fa venir meno il suo diritto a richiedere la quota di “legittima” relativamente ai beni immobili. Naturalmente, lei può rinunciare a quella quota di eredità e dichiarare, quindi, in modo palese che rinuncia all’eredità riferita ai beni immobili. Le ricordiamo che la rinuncia all’eredità deve essere depositata, sotto forma di atto scritto, presso il Tribunale competente. In ordine alle dichiarazioni di successioni presentate, queste sono degli atti unilaterali che possono essere rettificati o integrati dagli eredi.

  • Andrea ha detto:

    Buonasera, in caso di figlio unico e madre, unici eredi del defunto padre in assenza di testamento. La madre in accordo col figlio, per rinunciare e lasciare tutto al figlio, come deve fare? Solo tramite formale rinuncia o compilando la dichiarazione di successione può non essere indicata?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Andrea,
      la rinuncia all’eredità deve essere necessariamente ricevuta dal tribunale del luogo in cui si è aperta la successione (ultimo domicilio del defunto) oppure da un notaio su tutto il territorio dello Stato.
      Cordiali saluti.

  • Federico ha detto:

    Salve,

    Mia madre e’ morta settimana scorsa e vorrei avere delle informazioni per quanto riguarda la successione e possibili problemi da evitare.

    Mia mamma aveva un automobile, conto corrente postale (con pochi spiccioli sopra) e polizza vita.

    La mia famiglia e’ composta da mio padre (loro erano separati ma non legalmente divorziati), me e due Fratelli.

    So che siamo esentati nel presentare un atto di successione perche’ non aveva immobili e perche’ il conto corrente non aveva piu’ di 100,000 euro. Mamma aveva anche delle cartelle esattoriali rimanenti da pagare per circa 1500 euro.

    La polizza vita e’ intestata a terzi ma una lettera (testamento) che parla solo della polizza vita chiede la suddivisione della polizza tra me e l altro mio fratello, escludendo mio padre e l altro mio fratello. Essendo a conoscenza di questo mio fratello ha espresso la volonta’ di rinuncia a tutto cio’ che apparteneva a mia mamma (scrivendo tutto cio’ in un foglio normale scritto a mano e lasciato a noi)

    Ho un paio di domande:

    – La polizza vita, e’ impugnabile da I due eredi che son stati esclusi?
    – Possiamo continuare a fare una semplice dichiarazione evitando di andare tramite avvocati e costi esobirtanti anche quando mio fratello ha la volonta’ di rifiutare l eredita’? E se si, I suoi eredi (figli e moglie) saranno interpellati se vogliono prendere parte all eredita’?

    Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Salve Federico, le polizze vita non possono essere pignorate né sequestrate. Il problema si porrebbe, se mai, per quanto riguarda la autovettura intestata a sua madre. Per poter disporre del veicolo (intendendo non solo il possesso e l’uso ma anche una futura vendita) è necessario provvedere alla voltura dell’intestatario al Pubblico Registro Automobilistico. Per quanto concerne, invece, le eventuali richieste da parte degli eredi, moglie e figli, di suo fratello, sarebbe opportuno presentare una formale rinuncia all’eredità. È una pratica semplice e che non comporta l’intervento di un avvocato. Può essere presentata semplicemente presso l’Ufficio Successioni del Tribunale di competenza.

  • Monica ha detto:

    Buongiorno avrei bisogno di due info…e’ morto mio padre da 7 mesi ormai e io sono erede cosi come mia sorellastra e sua moglie.precisamente mio padre ha fatto testamento e ha lasciato il 25% a noi figlie e il 50% alla moglie.Purtroppo non troviamo un accordo tra eredi…Ci sono tre immobili in eredita’(una casa,un garage e un negozio) per un valore di circa 200000 euro totali…E’ mio diritto chiedere di essere liquidata del mio 25%??La successione puo’ farla anche solo una degli eredi??E’ possibile tramite un giudice che vengano divisi gli immobili in base al valore??Non vorrei avere a che fare con gli eredi visto i brutti rapporti che intercorrono ma vorrei il giusto..il mio 25% del valore e non dover condividere le proprieta’ con sorellastra e matrigna..spero di essermi spiegata…..grazie per suggerimenti.Monica.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Monica, il testamento dovrà essere presentato ad un Notaio, il quale provvederà poi al deposito presso il registro delle ultime volontà. Il Notaio, oppure uno degli eredi, dovrà poi procedere con la dichiarazione di successione. Attraverso quest’ultima lei diventerà ufficialmente comproprietaria dei beni immobili lasciati da suo padre. Se gli altri comproprietari fossero interessati all’acquisto della sua quota si potrebbe procedere con un atto notarile di compravendita. In alternativa, in caso non si trovasse alcun accordo, potrebbe procedere giudizialmente per la divisione dei beni. Cordiali saluti.

  • Roberto ha detto:

    buona sera vorrei sapere, morto mio padre, due giorni fa, figlio unico,19 anni da solo, soldi , in banca ( 15000 €) intestate a mio padre, Como posso fare per prelevare I soldi per pagare I funerari, quale e la prassi da eseguiere, per la sucessione e quale sono tempi, grazie.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Roberto, ci dispiace per la sua perdita. Per poter rispondere in modo esaustivo sarebbe importante prima di tutto sapere se lei è l’unico erede e se il conto è cointestato. In ogni caso, le suggeriamo di recarsi subito all’Agenzia delle Entrate per procedere alla dichiarazione di successione e alla chiusura del conto, in modo che possa prelevare la giacenza al netto delle spese di chiusura. Cordiali saluti.

  • alberto ha detto:

    e possibile chiedere un vostro parere nel 1986 mia madre fece costruire nel proprio orto quota di donazione da sua madre un boxper auto classificato c6 presento la pratica del condono versando una quota di lire centomila dopo oltre 32 anni o ricevuto una raccomandata con tutti i nomi degli eredi di quel box per pagare spese di oltre 2,50 euri per saldo condono e normale che il sottoscritto deve comunicare agli altri eredi tale notizia al sottoscritto pare pura follia perche il comune per legge non avvisa ad ogni erede tale decisione .
    grazie
    barone alberto

    • Redazione ha detto:

      Gentile Alberto, il suo quesito non è molto chiaro. Da quanto abbiamo potuto apprendere, ipotizziamo che il Comune per chiudere la pratica di condono abbia verificato che quota versata non è sufficiente e quindi le stia chiedendo una integrazione. Le consigliamo di recarsi personalmente al Comune per chiarire la situazione riguardato la raccomandata ricevuta con tutti i nominativi degli eredi. Può far magari presente che non ha la possibilità di contattarli e sarà il Comune a spiegarle come procedere. Cordiali saluti

  • laura ha detto:

    Buongiorno,
    devo recarmi presso l’ufficio anagrafe della mia città per richiedere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da presentare alla banca per entrare in possesso dell’eredità di mia zia morta recentemente. Siccome siamo in quattro eredi e uno di questi ha deciso di rinunciare lo devo far indicare ugualmente nell atto notorio come erede? Inoltre in vita la zia aveva fatto delle donazioni le devo indicare in successione? L’erede che rinuncia non lo indico, vero, in successione.
    Grazie mille
    Laura Bianchi

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Laura,
      non è molto chiaro il primo punto. La dichiarazione sostitutiva di atto notorio viene sottoscritta dal soggetto dichiarante ma non viene “richiesta” presso l’ufficio anagrafe.
      Nella dichiarazione di successione deve indicare certamente tutti gli eredi, anche quelli rinunziatari allegando la dichiarazione di rinunzia all’eredità. Per quanto concerne il patrimonio immobiliare di sua zia, deve indicare nella dichiarazione i beni immobili dei quali sua zia era proprietaria al momento del decesso. Eventuali atti di donazione compiuti in vita da sua zia a favore di terzi, hanno naturalmente limitato la consistenza del patrimonio immobiliare.
      Qualora avesse necessità di approfondimenti non esiti a contattarci.

  • Ierna Lucia ha detto:

    Salve volevo un’informazione io e mio marito ci siamo separati dopo 20 anni di matrimonio con i beni in comune e abbiamo firmato il divorzio che io cedevo quasi tutti x amore dei figli ci siamo
    separati nel periodo di giugno a luglio il tribunale a chiuso x la festività di ferragosto quindi il divorzio firmato e rimasto sul tavolo del tribunale mio marito e morto il 10 settembre con ancora il documento sul tavolo dopo più di sei mesi dalla morte di mio marito il divorzio l’anno fatto passare e notificare senza che il giudice e stato avvisato della sua morte nel frattempo abiamo fatto la successione mi sono sbrigata i documenti la pensione senza sapere che il divorzio e andato avanti e nel frattempo sono passati due anni alla morte di mio marito ora io mi trovo in tanti casini perché i miei figli vogliono far cambiare la successione perché io x l’oro io non sono erede nel frattempo sono in attesa che il giudice sistema tutto ciò vorrei sapere se tutto si sistema e se possibile cambiare la successione? aspetto impaziente una sua risposta grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lucia, ci pare di comprendere, sulla base della cronologia degli eventi da lei descritta, che al momento del decesso di suo marito vigesse il regime di separazione tra di voi e che il divorzio, per quanto depositato in Tribunale, non fosse ancora stato dichiarato. Stante così le cose, il vincolo giuridico tra i coniugi è rimasto inalterato. A seguito del decesso e della presentazione della dichiarazione di successione, lei è rientrata tra gli eredi legittimi. La successione può esser rettificata o integrata ma può essere più semplice stipulare un atto di cessione dei suoi beni ai figli, nel rispetto delle sue volontà e degli accordi sottoscritti a suo tempo.

  • Silvana ha detto:

    Buonasera,nel mese di gennaio è venuto a mancare mio padre,lasciando in eredità la casa nella quale attualmente vive mia madre.siamo.3 figli,uno ha un appartamento di sua proprietà in un luogo di residenza diverso da dove si trova l’immobile ereditato,uno vive in.affitto sempre in luogo diverso dall’immobile ereditato e l’altro attualmente vive con mia madre.Non abbiamo ancora fatto.dichiarazione di successione perché abbiamo dei dubbi.Intanto ci chiedevamo se mia madre può usufruire dell’agevolazione prima casa nel pagamento delle imposte ipotecarie e catastali ed estendere il beneficio a tutti. In secondo luogo ci chiedevano,se noi figli,diventando comproprietari di 1/9 della casa siamo tenuti per la quota di nostra competenza,cioè 1/9 a versare l’imu per la casa ereditata e cioè dove vivono mia madre e mio fratello.Altro dubbio,se noi 3 figli dovessimo rinunciare all’eredità in favore di mia madre, l’imposta per la rinuncia pari a 200 euro più le marche da bollo vanno pagate per singolo figlio e quindi per singola rinuncia o possiamo fare un unico atto in.cui rinunciamo in tre e dividere la spesa di 200 euro per tre?e visto che un fratello è attualmente in missione all’estero,come farebbe eventualmente a procedere con la rinuncia? Spero di essere stata,quanto più possibile,chiara. Vi ringrazio anticipatamente per le delucidazioni.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Silvana, premesso che poter godere e disporre del bene ereditato è indispensabile presentare la dichiarazione di successione in forza della quale il diritto reale viene trasferito dalla persona defunta agli eredi, vista la complessità del suo quesito, rispondiamo schematicamente per punti:
      1. sua madre ed il fratello che ha la residenza presso l’immobile ereditato possono godere della agevolazione prima casa, posto che non siano proprietari di altri immobili e che abbiamo la residenza e la dimora abituale presso l’indirizzo in cui è ubicato l’immobile;
      2. la agevolazione fiscale prima casa non può essere “estesa”, ogni erede verserà le imposte sull’immobile ereditato in relazione alla sua residenza abituale ed alla proprietà o meno di altri beni immobili;
      3. certamente, l’IMU è a carico degli eredi in proporzione alle rispettive quote di proprietà;
      4. la rinuncia all’eredità deve essere dichiarata dagli eredi prima della dichiarazione di successione ed entro 3 mesi dalla data di decesso se risultano dei beni in eredità, come nel vostro caso. L’importo è di euro 200,00 per ogni erede oltre ad una marca da bollo da euro 16,00 per ogni atto

  • Alessandra ha detto:

    Buongiorno, il fratello di mio marito e’ deceduto lasciando testamento olografo dove nominava eredi di tutto i suoi genitori e non la moglie (erano in fase di separazione). La dichiarazione di successione , che comprendeva sostanzialmente solo un immobile e debiti e’ stata compilata lo scorso anno tramite il nostro avvocato che ha messo come eredi solo i genitori, e’ corretta? visto che adesso ci servirebbe per chiedere autorizzazione a vendere l’immobile avendo richiesto il beneficio d’inventario. La moglie ad oggi non sappiamo se ha rinunciato o accettato non essendosi mai interessata di nulla .
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessandra,
      la dichiarazione di successione è un atto unilaterale attraverso il quale l’erede o gli eredi dichiarano il loro stato di erede ed il patrimonio ereditario del defunto. Tra gli eredi legittimi rientra anche la moglie del defunto e i figli, se presenti. Con il testamento olografo è possibile nominare eredi del proprio patrimonio chiunque. Naturalmente, gli eredi legittimi (in questo caso la moglie) possono impugnare il testamento e richiedere l’attribuzione del patrimonio a proprio favore in proporzione alla quota legittima. La circostanza che ci fosse in atto una separazione tra i coniugi, consensuale o giudiziale, non pregiudica la quota legittima, salvo che non sia stata depositata in Tribunale la sentenza di divorzio che è l’atto definitivo attraverso il quale si conclude il rapporto giuridico tra i coniugi. La vendita del bene potrebbe essere soggetta ad una eventuale azione risarcitoria da parte della moglie. È preferibile attendere una pronunzia espressa di rinuncia alla quota legittima da parte della moglie del defunto prima di alienare il bene. Cordiali saluti.

    • Derosas speranza ha detto:

      Buonasera…..sono venuti a mancare I miei genitori e abbiamo incaricato mia sorella per la sucessione (siamo 3 fratelli)ora lei ci avvisa che la pratica è chiusa !!!lma noi fratelli non dobbiamo firmare tutti e tre?ringrazio in anticipo

      • Redazione ha detto:

        Buongiorno Alessandra,
        la dichiarazione di successione è un atto unilaterale che viene presentato in Agenzia delle Entrate dal dichiarante. Non è necessaria né richiesta la firma di tutti gli eredi ma è sufficiente la firma del solo dichiarante. In qualità di eredi potete recarvi presso la Agenzia delle Entrate per prendere visione e richiedere copia della dichiarazione di successione depositata.

  • Giuseppe De Bellis ha detto:

    Gentile redazione, mi trovo in una situazione particolare. Poco meno di un anno fa è venuta a mancare mia zia, nubile e senza figli, pertanto risultiamo noi nipoti (figli di una sorella e di un fratello) i suoi eredi. I miei cugini hanno presentato una dichiarazione di rinunzia all’eredità, una circostanza di cui non ho avuto nessuna comunicazione ufficiale, ne sono venuto a conoscenza in quanto dipendente dello stesso Tribunale che ha accolto l’atto di rinunzia. Come è facile intuire mia sorella ed io non abbiamo nessun rapporto con i nostri cugini. Considerato che la zia non aveva beni nè immobili né mobili, percepiva una pensione di 600 euro al mese, la sua giacenza media sul conto corrente era intorno ai 1000 euro, cosa devo fare? Per la presentazione dlla dichiarazione di successione ho diritto a una proroga di 12 mesi a decorrere dal momento in cui dovessi ricevere una notifica (non so se è prevista) dell’atto di rinunzia dei miei cugini? Come segnalare tutto questo all’Agenzia delle entrate? Oppure posso inserire i miei cugini pur sapendo che hanno rinunziato all’eredità? Grazie e una buona giornata.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giuseppe, la dichiarazione di rinunzia all’eredità non deve essere notificata agli altri eredi per cui è corretto che non abbia ricevuto nulla. A decorrere dalla data del decesso gli eredi hanno 12 mesi di tempo per la presentazione della dichiarazione di successione. Pertanto, lei può presentare autonomamente la dichiarazione di successione nella quale dovrà indicare gli estremi del rapporto di conto corrente (istituto di credito, ABI e CAB, numero di conto corrente e giacenza) ed alla quale dovrà allegare l’atto di rinunzia all’eredità da parte dei suoi cugini. Una volta depositata e registrata in Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione, con quella si potrà presentare presso l’istituto di credito per richiedere l’accreditamento delle somme residue e provvedere alla chiusura del rapporto. Cordiali saluti.

  • Anna ha detto:

    Salve.
    Vorrei sapere questo: una volta inviata la dichiarazione tramite invio telematico, la copia conforme viene rilasciata dopo qualche giorno e successivamente (entro 60 giorni) l’Agenzia delle Entrate invia la comunicazione per il pagamento? In sostanza: si deve pagare all’atto dell’invio della dichiarazione e poi comunque l’Agenzia provvederà a comunicare se l’importo è tutto ok?
    Il mio problema è questo: sto preparando la dichiarazione per l’invio, ma ho fondi molto limitati (i beni ereditati comportano l’esborso di un po’ di soldi) e ho necessità di sbloccare dei conti correnti soprattutto per provvedere al pagamento e sistemare tutto.
    Se all’atto dell’invio della dichiarazione (o dopo qualche giorno) l’Agenzia delle Entrate rilascia la copia conforme (che potrò già portare in banca per sblocco conti), mentre per il pagamento all’Agenzia si deve attendere comunicazione da parte loro, sono a cavallo; in caso contrario successivamente presenterò un’integrazione alla dichiarazione (che comunque si può fare entro un anno dalla data di apertura della successione, giusto?)
    Spero di essermi spiegato in modo chiaro.
    Grazie in anticipo.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Anna, il pagamento delle imposte di successione è contestuale alla presentazione anche con rateazione.

      L’imposta di successione liquidata dall’ufficio territoriale competente sulla base della dichiarazione presentata può essere pagata anche a rate, con queste modalità:
      almeno il 20% dell’importo deve essere versato entro sessanta giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione
      la parte restante, è versata in otto rate trimestrali (dodici, per importi superiori a ventimila euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal primo giorno successivo al pagamento della tranche iniziale. Le rate scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.
      La rateazione non è ammessa per importi inferiori a 1.000 euro.

      I tempi sono 12 mesi dalla data del decesso. Cordiali saluti.

  • Vera ha detto:

    Buongiorno mio figlio vive in New Zealand. In caso di morte mia o mio marito deve ritornare per firmare la successione.. Abbiamo un appartamento al 50 % io e mio marito. Dove nn abitiamo. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Vera, se l’immobile è ubicato in Italia, la dichiarazione di successione dovrà essere depositata presso la Agenzia delle Entrate in Italia. In questo modo, la proprietà dell’appartamento verrà trasferita a favore di vostro figlio. Occorrerà presentare anche la voltura catastale in modo che risulti in Catasto la corretta intestazione dell’intestatario dell’appartamento, vostro figlio.

  • Mayta Cascella ha detto:

    È possibile che io e mia sorella uniche eredi di un immobile di proprietà di mia madre deceduta non abbiamo firmato dal notaio e siamo diventate automaticamente proprietarie dello stesso ? Inoltre tengo a precisare che mio padre usufruisce dell immobile

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Mayta,
      al momento del decesso di una persona si apre la successione che coinvolge gli eredi. Con la presentazione della dichiarazione di successione, la proprietà dell’immobile viene trasferita, pro quota, agli eredi. Probabilmente, vostro padre ha depositato la dichiarazione di successione nella quale sia voi che vostro padre, con quote differenti, siete diventate proprietarie dell’immobile. non viene stipulato un atto notarile e non è necessari ricorrere ad un notaio. La dichiarazione di successione viene registrata presso l’Agenzia delle Entrate che provvede alla trascrizione negli Uffici di Pubblicità Immobiliare ed alla voltura catastale. Può verificare lo stato attuale dell’immobile con una visura catastale per soggetto inserendo i suoi dati anagrafici e riscontrando in questo modo quanto risulta in Catasto. Il fatto che suo padre utilizzi l’immobile non ha alcun impatto in merito alla proprietà del bene.

  • sandra ha detto:

    Salve, vorrei chiedervi un consiglio sulla mia situazione. Se un figlio erede del de cuius viene a mancare nel periodo tra la morte del cuius e l’apertura della successione, la moglie del figlio entra tra gli eredi del de cuius o no? Preciso quindi che alla data di morte del de cuius il figlio era ancora vivo. Grazie!

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sandra, la successione si apre alla data del decesso del de cuius. Forse intendeva “tra la morte del de cuius e la presentazione della dichiarazione di successione”. In questo caso, la moglie del figlio deceduto del de cius è un erede legittimo alla quale spetta la quota di patrimonio ereditato dal coniuge.

      • sandra ha detto:

        Gentile Redazione,
        vi ringazio infinitamente per la veloce risposta. In effetti mi sono espressa male, più che la successione (della quale si è occupata la moglie del de cuius senza nulla dire (o dare) alla moglie del figlio o ai nipoti), mi riferivo all’atto notorio, il quale era necessario per ritirare alcuni soldi di cui ora non ricordo. Nell’atto notorio deve essere presente anche il nome della nuora? E se deve esserci, ma in realtà non c’è, cosa si può fare? Chi risponde del falso? La moglie del de cuius che ha fatto l’atto notorio? O tutti coloro che l’hanno firmato? (cioè tutti gli altri eredi?)

        • Redazione ha detto:

          Buongiorno Sandra, la dichiarazione di successione è una dichiarazione unilaterale degli eredi nella quale devono essere essere inseriti i dati riferiti alla persona defunta, riscontrabili nel certificato di morte, ed i dati riferiti agli eredi, riscontrabili in un certificato dello stato di famiglia. Nella dichiarazione devono essere presenti i nomi ed i dati anagrafici di tutti gli eredi ed il grado di parentela. In caso di dichiarazioni mendaci, ne risponde penalmente chi le ha prodotte così come, eventualmente, nel caso di sottrazione di beni, mobili e immobili e di depositi di somme in rapporti bancari.

  • Francesco ha detto:

    Salve sono Francesco.
    Si puo rinunciare a firmare ho e obbligatorio firmare.

  • Michelino Marcello ha detto:

    Buongiorno, mio marito è erede di un cugino deceduto . Vorremmo fare la dichiarazione di successione per avere più tempo per decidere se accettare o meno la successione però per fare ciò dovremmo inserire i nomi di altri 3 eredi (con lo stesso grado di parentela) ma di cui non sappiamo né i nomi precisi né i recapiti ecc. Che fare?

  • Silvana ha detto:

    Buongiorno volevo fare una domanda dopo aver firmato e accettato l’eredità e aver fatto la successione posso rinunciare e quanto tempo ho e se al momento fossero arrivati dei pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate rinunciando dopo averli ricevuti devo pagarli oppure possono pagarli?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Silvana,
      l’accettazione dell’eredità è irrevocabile, in virtù del principio “semel heres semper heres” (Una volta erede, sempre erede). Per cui se la eredità viene accettata, ad essa non si può più rinunciare.
      Nel Suo caso non è quindi configurabile la revoca e dovrà farsi carico dei debiti ereditati. Cordiali saluti.

      • Niko ha detto:

        Successione posso farla da solo o tutto insieme? Visto che sia più eredi. Cioè solo la mia parte?

        • Redazione ha detto:

          Buongiorno Niko, la dichiarazione o denuncia di successione è un atto unilaterale. Pertanto può essere presentata anche solo da un erede, avendo cura di indicare anche gli altri eredi pro quota del patrimonio del de cuius così come i dati relativi a beni immobili e mobili ereditati.

  • Gianni Tamin ha detto:

    Buonasera volevo chiedere e morto il papà tre figli uno accetta uno rinuncia uno morto però ci sono due nipoti che passato un anno quasi dalla denuncia della successione non si sa se vogliono accettare o meno l eredita ,ci sono debiti e crediti ,come ci si comporta l avvocato mi ah detto che se vado avanti con la causa subentra anche il rinunciate per via di quello che ah Donato in vita il papà!! Come funziona grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gianni, bisogna capire quali eredi sono stati inseriti nella denuncia di successione e quali hanno preventivamente manifestato l’intenzione di rinunciare all’eredità. Se il fratello deceduto ha dei figli, questi, salvo rinunzia espressa, subentrano nell’eredità, sia nell’attivo (beni immobili e mobili, conti correnti, titoli azionari, assicurazioni, quote societarie) sia nel passivo (debito verso l’erario o verso fornitori). Diversamente, dovrete riunire tutti gli eredi, verificare l’asse ereditario e provvedere ad una rettifica della denuncia di successione.

  • Franco ha detto:

    Salve, vorrei sapere se noi figli rinunciamo l’eredita’ di nostro padre, tranne nostra mamma, chi fa la denuncia di successione? la successione si puo’ fare prima della rinuncia all’eredita’?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Franco, nella dichiarazione devono essere indicati tutti gli eredi, rinunciatari o meno. La rinuncia all’eredità deve essere manifesta e stipulata con atto scritto da un pubblico ufficiale (Tribunale, notaio) prima della presentazione della dichiarazione di successione. L’atto di rinuncia andrà poi allegato alla successione in modo da dare evidenza pubblica della rinuncia all’eredità da parte di alcuni eredi.

      • hamdallah alnsour ha detto:

        After Greetings;
        I am from Jordan with me, a public agency of my brothers and sisters. Our brother died in Venice Italy on 2/2/2018. He has an Italian passport. There is no will. We are his sole heirs. How long should the official declaration of succession be submitted? Our brother deceased bought apartment through bank and it was mortgaged to the bank , and he had a restaurant in partnership with another person with an Italian passport also sold the restaurant under bills of exchange with the partner and collected some bills that were owed by the buyer and remained with him bills until the date of payment and what are the other procedures around the mortgage and bills. Thank you, with regards to you.
        Hamdallah Alnsour.

        • Redazione ha detto:

          Salam aleikum Hamdallah,

          the italian law declares that from the day (02/02/2018) of the death of one person, the heirs have 12 months to prepare and register the declaration of the succession. So, the responsability is upon the heirs. The delaration of the succession must be registered at the local Agenzia delle Entrate Office. You can download the form attached in this post Modulo dichiarazione successione
          Generally, in the declaration of succession you have to insert:
          – regarding your brother: name, surname, date and place of birth and date and place of death
          – name, surname, date and place of birth of all the heirs
          – cadastral data of the apartment
          – bank accounts, investment funds

          Best regards

  • buongiorno,
    mio padre non ha presentato la dichiarazione di successione ma è stata presentata da un altro erede,inserendo nella dichiarazione anche le generalità di mio padre, questo comporta accettazione dell’eredità? grazie in anticipo

    • Redazione ha detto:

      La dichiarazione di successione può essere presentata anche da uno degli eredi inserendo tutti gli eredi. Qualora suo padre non intendesse accettare l’eredità, dovrà presentare in Tribunale una rinuncia espressa all’eredità in favore di altri eredi.

  • giovanan ha detto:

    vorrei sapere se una azienda ereditata dal coniuge, in assenza di figli, con altri eredi rinunciatari ,con un valore che non supera i 100000 euro , con bilanci in passivo, in assenza di beni immobili deve essere dichiarata in successione

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, le quote societarie rientrano nel patrimonio del decuius per cui andrebbero inserite nella dichiarazione di successione. L’assenza di beni immobili in capo all’azienda così come il passivo di bilancio non ostano alla dichiarazione.

  • Red ha detto:

    Aggiornate gli importi di esenzione dalla dichiarazione….sono ancora pubblicati quelli vecchi ante 2014 ..adesso sino 100.000 euro (no immobili). Ma un blog di quest’importanza non può non essere aggiornato!!!

    • Redazione ha detto:

      Gentile Red, la ringraziamo per la segnalazione e per il valore che attribuisce al nostro blog. L’articolo è del 2016, provvediamo subito ad aggiornare l’importo.

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