Dichiarazione dei redditi: scadenze e modelli per il 2021
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i moduli per la dichiarazione dei redditi 2021. Vediamo insieme le scadenze, le novità, in prima linea il Superbonus, e le istruzioni per i modelli da compilare.
INDICE:
Che cos’è la dichiarazione 730/2021?
Il 730 è il modello con cui lavoratori dipendenti e pensionati dichiarano i propri redditi. A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul suo sito il 730 già precompilato. È possibile accedervi in diversi modi:
- con il Pin dei servizi telematici (Fisconline);
- tramite SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale);
- con la CIE (carta di identità elettronica);
- utilizzando le credenziali rilasciate dall’Inps;
- con una Carta nazionale dei servizi.
L’Agenzia delle Entrate sottolinea anche i vantaggi legati all’utilizzo del modello 730/2021:
- la compilazione del modello è semplice e consente di non dover eseguire i calcoli;
- il rimborso avviene in busta paga o nella rata della pensione a partire da luglio;
- le somme vengono trattenute direttamente nella busta paga se devono essere versate.
Dichiarazione dei redditi 2021: le scadenze
Con il modello 730/2021, i lavoratori dipendenti e i pensionati dichiarano i propri redditi relativamente al periodo di imposta 2020. Lo scorso 15 gennaio, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modulo e le istruzioni ufficiali per la dichiarazione dei redditi 2021. La scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati relativa all’anno di imposta 2020 è stata fissata al 30 settembre 2021.
Si può presentare questa dichiarazione attraverso le seguenti modalità:
- direttamente all’Agenzia delle Entrate;
- tramite CAF;
- con un professionista abilitato;
- tramite sostituto di imposta.
Quali sono le novità del modello dichiarativo 2020?
Approfondiamo nel dettaglio tutte le novità introdotte nel modello dichiarativo 2020:
- riduzione della pressione fiscale sul dipendente. Ai dipendenti con reddito complessivo fino a 28.000 euro spetta il trattamento integrativo. Quelli in possesso di un reddito da 28.000 a 50.000 euro, invece, possono ottenere un’ulteriore detrazione il cui importo diminuisce all’aumentare del reddito;
- detrazione per ristrutturazione Superbonus. Per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, si applica una detrazione del 110% delle stesse. Si tratta di interventi sugli edifici residenziali relativi all’efficienza energetica, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico;
- detrazione per Bonus facciate. Si prevede una detrazione del 90% per le spese di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici;
- comune di Campione d’Italia. Si applica la riduzione del 50% dell’imposta netta determinata ai sensi dell’articolo 188-bis del Testo unico delle imposte sui redditi;
- nuova casella “Codice Stato estero”. Chi si avvale nella dichiarazione dell’agevolazione prevista per impatriati, docenti e ricercatori che vengono a svolgere la loro attività in Italia, deve indicare il codice dello Stato in cui risiedeva prima di trasferirsi nel nostro Paese;
- mobilità elettrica. Chi rottama almeno due autovetture può ottenere un credito d’imposta di massimo 750 euro per le spese sostenute dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020;
- 2 x 1000 alle associazioni culturali. Si può destinare il 2 x 1000 a favore delle associazioni culturali iscritte nell’elenco istituito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;
- riduzione in base al reddito di alcune detrazioni d’imposta. L’ammontare di alcune detrazioni si riduce all’aumentare del reddito fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito totale di 240.000 euro;
- Bonus vacanze: se fruito entro il 31 dicembre 2020, è possibile ottenere una detrazione pari al 20 % dell’importo versato.
Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi?
Deve fare il modello 730 chi nel 2019 ha percepito redditi da lavoro, da pensione, oppure redditi di terreni, fabbricati, di impresa o di capitale. Vediamo nel dettaglio chi ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi:
- i titolari di una partita IVA anche se nell’anno di riferimento non hanno prodotto alcun reddito;
- coloro che nel corso dell’anno hanno avuto più di un datore di lavoro, hanno ricevuto più Certificazioni Uniche e quindi l’imposta dovuta è superiore a 10,33 euro;
- i lavoratori dipendenti che hanno percepito indennità o somme dall’INPS o da altri enti sulle quali non sono state applicate ritenute;
- collaboratori domestici colf, badanti e babysitter;
- i lavoratori che hanno percepito detrazioni d’imposta o deduzioni dal reddito non dovute;
- i contribuenti che hanno percepito redditi da tassare con imposta sostitutiva;
- coloro che hanno percepito redditi soggetti a tassazione separata corrisposti da soggetti non tenuti ad applicare la ritenuta alla fonte a titolo di imposta;
- i contribuenti che non hanno pagato nel corso dell’anno le addizionali Irpef comunali e regionali, che verranno quindi calcolate con la dichiarazione dei redditi.
Chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi?
Non è sempre obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi, infatti sono esonerati i contribuenti che:
- hanno soltanto redditi da immobile principale o fabbricati non locati (esenti IMU), da lavoro dipendente e da pensione corrisposti da un unico sostituto d’imposta,
- possiedono redditi soggetti ad imposta sostituiva con esclusione della cedolare secca;
- hanno redditi che vengono ritenuti alla fonte.
In ogni caso, bisogna sempre presentare la dichiarazione se le addizionali all’Irpef non sono state trattenute oppure sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta. Inoltre, chi è soggetto a esonero può fare il 730 per dichiarare eventuali spese sostenute, fruire di detrazioni o per chiedere rimborsi relativi a crediti o eccedenze di versamento.
È necessario verificare la corretta applicazione delle detrazioni applicate per chi ha percepito l‘indennità di disoccupazione. Pertanto, chi nell’anno precedente ha percepito sia lo stipendio che l’indennità, avrà due Certificazioni uniche, una dal datore di lavoro e una dell’Inps. Chi ha percepito soltanto la disoccupazione, può presentare il 730 indicando l’Inps come sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio e potrà ottenere eventuali rimborsi.