Cassa Forense: ecco i sostegni per gli avvocati in crisi

Cassa Forense: ecco i sostegni per gli avvocati in crisi

Un nuovo regolamento della Cassa Forense prevede misure a sostegno degli avvocati in crisi. Un approfondimento.

Arrivato il via libera del Ministero della Giustizia sul sostegno degli avvocati che versano in difficoltà economica perché colpiti dalla crisi o da altri eventi eccezionali che ne abbiano compromesso la capacità lavorativa. Ecco chi può richiederle e in che modo.

Sostegni per avvocati in crisi: come funzionano?

La possibilità di beneficiare delle nuove misure scatterà il 1° gennaio 2015. In cosa consistono i sostegni per avvocati in crisi? Nell’erogazione di una somma di denaro corrisposta a coloro che si trovino in una situazione di temporanea indigenza a causa di un evento improvviso, non causato da un comportamento volontario. È possibile beneficiare del sostegno una sola volta. Il modulo è scaricabile qui e può essere inoltrato anche tramite il Consiglio dell’Ordine di appartenenza.

Sono previsti anche trattamenti a favore di avvocati titolari di pensione diretta a carico della Cassa Forense che sono invalidi civili al 100%.

Tipologie di prestazioni

Ma quali tipologie di prestazioni sono previste dal regolamento? Gli iscritti alla Cassa possono beneficiare di prestazioni assistenziali che si distinguono in:

  • prestazioni in caso di bisogno
  • prestazioni a sostegno della famiglia
  • prestazioni a sostegno della salute
  • prestazioni a sostegno della professione
  • prestazioni per spese funerarie.

Le erogazioni per prestazioni in caso di bisogno possono essere divise in 3 grandi categorie:

  1. per bisogno individuale: gli avvocati, in particolare, non devono avere avuto, nell’anno precedente la domanda, un indicatore ISEE superiore ad euro 25.000,00. Qualora l’indicatore ISEE non superi euro 15.000,00 l’erogazione non potrà superare il doppio della pensione minima. Qualora l’indicatore ISEE sia compreso tra euro 15.001,00 ed euro 20.000,00, l’erogazione non potrà superare l’importo della pensione minima. Qualora l’indicatore ISEE sia compreso tra euro 20.001,00 ed euro 25.000,00 l’erogazione non potrà superare la metà della pensione minima.
  2. a favore di pensionati di vecchiaia a carico della Cassa che abbiano compiuto ottanta anni; i richiedenti non devono avere avuto, nell’anno precedente la domanda, un indicatore ISEE superiore a euro 10.000,00.
  3. trattamenti a favore dei pensionati titolari di pensione diretta a carico della Cassa che abbiano compiuto i settanta anni e che siano stati riconosciuti invalidi civili al 100%.

Le prestazioni a sostegno della famiglia possono essere erogate:

  • in favore dei superstiti e dei titolari di pensione diretta cancellati dagli Albi o di pensione indiretta o di reversibilità;
  • in caso di familiari non autosufficienti, portatori di handicap o di malattie invalidanti;
  • borse di studio per gli orfani (di età inferiore ai ventisei anni che frequentino la scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado o l’Università), degli avvocati iscritti ma anche per i figli di questi ultimi (figli che siano studenti universitari e non abbiano superato i ventisei anni di età).

Le prestazioni a sostegno della salute, che sono già previste dalla Cassa Forense, prevederanno anche ulteriori convenzioni con case di cura, cliniche e istituti al fine di ottenere facilitazioni e sconti. Tra le novità:

  • interventi di medicina preventiva
  • polizze di assistenza per lunga degenza, premorienza e infortuni (trattamenti che possono essere attuati mediante convenzioni o stipulando una polizza collettiva)
  • convenzioni per l’attivazione di prestiti ipotecari vitalizi; contributo per spese di ospitalità in case di riposo pubbliche o private per anziani, in istituti per malati cronici o lungodegenti
  • contributo per le spese sostenute per l’assistenza infermieristica a domicilio a causa di malattie o infortuni di carattere acuto e temporaneo, che abbiano colpito l’avvocato iscritto alla Cassa o il pensionato.

Le prestazioni a sostegno della professione, invece, prevedono delle iniziative a favore di tutti gli iscritti, giovani, avvocati iscritti attivi alla Cassa, percettori di pensione e invalidità. Nella prima categoria rientrano: assistenza indennitaria; convenzioni stipulate al fine di ridurre i costi e agevolare l’esercizio della professione; assistenza in caso di catastrofe o calamità naturale; agevolazioni per accesso al credito, anche mediante la cessione del quinto della pensione; agevolazioni per la concessione di mutui; contributi o convenzioni per la fruizione di asili nido e scuole materne e ogni altra iniziativa finalizzata a conciliare al meglio l’attività lavorativa con gli impegni familiari.

La seconda categoria comprende: agevolazioni per l’accesso al credito finalizzato all’avviamento dello studio professionale o per la costituzione di nuovi studi associati o società tra professionisti; corsi di formazione; borse di studio per l’acquisizione di specifiche competenze professionali, del titolo di specialista e di cassazionista.

La terza categoria offre contribuzione erogata con l’intento di attenuare le difficoltà connesse all’esercizio della professione.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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