Cos’è il rogito notarile e quanto costa?

Quando una persona decide di acquistare un immobile, deve seguire una serie di passaggi fondamentali che partono dal compromesso per arrivare al rogito notarile. Quest’ultimo è infatti l’atto finale di vendita che prevede il trasferimento del bene da un proprietario ad un altro. Ecco tutto ciò che bisogna sapere su questo argomento nel nostro ultimo articolo.
INDICE:
- Cos’è il rogito notarile?
- Come funziona il rogito di compravendita
- Quali documenti servono per fare l’atto notarile?
- Ottieni online i documenti di cui hai bisogno
- Che cosa deve contenere il rogito?
- Il compromesso
- Chi deve firmare il rogito?
- Quanto costa il rogito notarile?
- Chi deve pagare il rogito?
- Quanto tempo ci vuole per fare un rogito di compravendita?
- Cosa succede dopo che si fa il rogito?
Cos’è il rogito notarile?
Il rogito notarile è l’atto con valore legale che sigla l’acquisto o la vendita di un immobile. Modifica la titolarità dello stesso, a cui segue la trascrizione in Conservatoria del luogo dove si trova l’immobile. È necessario, inoltre, trasmettere per ragioni fiscali il mutamento del nominativo del proprietario e l’avvenuta cessione o acquisto dell’immobile all’Agenzia delle Entrate a compravendita immobiliare conclusa.
Come funziona il rogito di compravendita
La legge prevede regole precise per la formazione del rogito notarile:
- il notaio deve leggere il contenuto dell’atto alle parti e agli eventuali testimoni. La loro presenza è imposta dalla legge in determinati casi (ad esempio quando una delle parti non è in grado di sottoscrivere),
- l’atto deve essere sottoscritto dalle parti e dai testimoni davanti al notaio e infine viene sottoscritto dal notaio stesso,
- l’atto notarile costituisce per legge una prova a tutti gli effetti, salvo che sia accertato il reato di falso in atto pubblico.
Quali documenti servono per fare l’atto notarile?
Per la redazione del rogito bisogna preparare diversi documenti, che dipendono dalle condizioni della compravendita. In linea generale sono i seguenti:
- copia del preliminare
- copia dei pagamenti corrisposti alla registrazione del preliminare
- documenti d’identità e codice fiscale delle parti
- visure catastali dell’immobile
- planimetria catastale
- pratiche edilizie
- certificato di prestazione energetica (APE)
- atto di provenienza precedente
- eventuale atto di mutuo
- liberatoria dell’amministratore di condominio e prospetto delle spese condominiali
- visura camerale dell’agenzia
- copia degli assegni/avvenuto bonifico che certifichi il pagamento delle provvigioni
- copia degli assegni per la caparra confirmatoria
- estratto per riassunto di atto per matrimonio.
Ottieni online i documenti di cui hai bisogno
Con VisureItalia, puoi richiedere e ricevere direttamente alla tua email o all’indirizzo di casa tua i documenti che ti occorrono:
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Visura catastale immobilePotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Planimetria catastale onlinePotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
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Visura camerale ordinariaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Certificato estratto copia integrale atto di matrimonioChe cosa deve contenere il rogito?
Durante la compilazione dell’atto, il notaio deve riportare una serie di elementi, come:
- le informazioni generali (data e luogo dell’atto);
- i dati anagrafici delle parti e dei testimoni o rappresentanti legali;
- la descrizione e il valore di vendita del bene immobile;
- le modalità di pagamento;
- le spese sostenute dal notaio per preparare la documentazione.
Insieme al rogito si allegano altri documenti che saranno poi consegnati in un fascicolo unico a compratore e venditore dopo l’autentica del contratto. Se si sta acquistando un immobile con mutuo prima casa, il contratto del finanziamento sarà stipulato dopo la registrazione del rogito attestante lo status di proprietario.
Il compromesso
Il compromesso, noto anche come contratto preliminare di vendita, rappresenta una tappa fondamentale nell’acquisto di un immobile, che impegna venditore e acquirente a completare il trasferimento di proprietà attraverso la stipula di un contratto definitivo in futuro. Questo accordo può essere formalizzato tramite una scrittura privata o tramite l’intervento di un notaio per renderlo pubblico, il che richiede il pagamento dell’imposta di registro.
È importante notare che il preliminare di compravendita non trasferisce immediatamente la proprietà dell’immobile, ma vincola le parti al suo trasferimento in una data successiva. Il venditore rimane titolare dei diritti di proprietà fino alla conclusione del rogito di acquisto, nonostante la firma del preliminare.
Una volta firmato, il compromesso non consente a nessuna delle parti di recedere, fungendo così da strumento di tutela contro eventuali ripensamenti dell’altra parte. Inoltre, stabilisce le condizioni dell’atto finale e prevede conseguenze economiche significative in caso di violazione delle sue disposizioni, come previsto dalla normativa in materia.
Chi deve firmare il rogito?
La firma sul rogito deve essere apposta dall’acquirente e dal venditore. Si tratta di una firma necessaria per confermare l’accordo preso tra le parti e rendere il rogito valido dal punto di vista legale.
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Quanto costa il rogito notarile?
Il costo del rogito non è fisso, ma dipende dalla tipologia di immobile, ad esempio se si tratta di prima o seconda casa. Ogni notaio è inoltre libero di quantificare il proprio compenso in base alle pratiche, ai tributi e alle tasse da dover versare. La spesa cambia a seconda che l’acquisto sia subordinato ad Iva oppure a imposta di registro. L’Iva è concordata a regime agevolato al 4% per la prima casa, 10% per seconda, mentre sale al 22% negli immobili di lusso.
A tali spese variabili si aggiungono contributi e tasse fisse a carico dell’acquirente, come l’imposta catastale e ipotecaria, i bolli, la trascrizione e la voltura catastale. Le spese del notaio, inoltre, nella maggioranza delle volte sono a carico dell’acquirente, tranne nei casi in cui le parti abbiano deciso di dividerle per accordo privato.
Chi deve pagare il rogito?
Le spese notarili, a meno che non si sia diversamente concordato tra le parti, sono sempre a carico dell’acquirente e includono oltre all’onorario del notaio, anche le tasse e le imposte dovute allo Stato. Di solito, il pagamento dell’onorario del notaio avviene al momento della sottoscrizione dell’atto.
La scelta del notaio è libera per l’acquirente, poiché è quest’ultimo ad essere responsabile dei compensi, a meno che non ci siano accordi diversi con il venditore. Di conseguenza, di solito il venditore non deve sostenere alcuna spesa notarile.
Quanto tempo ci vuole per fare un rogito di compravendita?
Con la firma del preliminare, sia il compratore che il venditore si impegnano a concludere un contratto definitivo di compravendita per il trasferimento della proprietà di un immobile. È importante considerare le esigenze quali la ricerca di finanziamento per il compratore o la consegna della nuova casa per il venditore.
Inoltre, è fondamentale controllare i dati catastali e assicurarsi che il notaio vigili sulla conformità catastale ed edilizia, oltre alla necessità di ottenere visure pertinenti. Per rendere effettivamente opponibile ai terzi il preliminare, è necessaria la sua trascrizione nei registri immobiliari pubblici e la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla firma o 30 giorni se il notaio ha sottoscritto il documento.
Successivamente, il notaio procede alla redazione dell’atto definitivo di compravendita, che solitamente richiede circa 10 giorni lavorativi. In casi di urgenza, è possibile accelerare il processo in due o tre giorni, con costi aggiuntivi.
Cosa succede dopo che si fa il rogito?
Dopo la firma del rogito, il notaio deve completare ulteriori procedure legalmente richieste. Queste includono:
- registrazione dell’atto di proprietà della casa presso l’Agenzia delle Entrate (è possibile richiedere la copia atto notarile anche online),
- trascrizione presso i pubblici registri immobiliari per ufficializzare la titolarità del bene,
- voltura catastale per aggiornare i registri catastali con i nuovi dati relativi alla proprietà.
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