Cosa si intende per patrimonio netto non distribuibile

Cosa si intende per patrimonio netto non distribuibile

Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività del bilancio aziendale. Cosa si intende quando si parla di patrimonio netto non distribuibile? Nel nostro articolo un approfondimento sul tema.

Il patrimonio netto corrisponde, come riporta il paragrafo 4 dell’OIC 28, “alla capacità della società di soddisfare i creditori e le obbligazioni “in via residuale” attraverso le attività. In tale accezione, il patrimonio netto individua il “capitale di pieno rischio”, la cui remunerazione e il cui rimborso sono subordinati al prioritario soddisfacimento delle aspettative di remunerazione e rimborso del capitale di credito“.

Come è composto il patrimonio netto

Nel passivo dello stato patrimoniale, la voce del patrimonio netto esprime quindi la consistenza del patrimonio di proprietà dell’impresa. Si suddivide in capitale sociale, riserve, utili (o perdite) di esercizi precedenti e utile dell’esercizio. Nello specifico, l’art. 2424 del Codice Civile individua le differenti voci che compongono il patrimonio netto:

I – Capitale
II – Riserva da sovrapprezzo delle azioni
III – Riserve di rivalutazione
IV – Riserva legale
V – Riserve statutarie
VI – Riserve per azioni proprie in portafoglio
VII – Altre riserve, distintamente indicate
VIII – Utili ( perdite) portati a nuovo
IX – Utili (perdita)

La voce capitale fa riferimento all’importo nominale del capitale sociale di costituzione e delle successive sottoscrizioni degli aumenti di capitale da parte dei soci anche se non ancora interamente versati, aggiornato per le modifiche dovute ad altre operazioni sul capitale (aumenti gratuiti e riduzioni del capitale).

Le riserve costituiscono, insieme agli utili portati a nuovo e a quelli dell’esercizio, la seconda categoria generale di voci in cui si articola il patrimonio netto. Esse consentono di far fronte agli eventuali sconvolgimenti di natura economica e patrimoniale che si possono manifestare durante la gestione aziendale senza che venga intaccata l’entità del capitale.

Patrimonio netto: qual è la quota non distribuibile

Quando parliamo di patrimonio netto non distribuibile ci riferiamo più correttamente a quelle riserve che lo compongono e che non sono distribuibili.

Le riserve del patrimonio netto possono essere utilizzate per diversi fini, ad esempio nella copertura di perdite, nell’aumento di capitale sociale e nella distribuzione ai soci. La nozione di disponibilità della riserva è da tener distinta rispetto a quella di distribuibilità, in quanto la qualifica delle riserve come distribuibili o disponibili deriva proprio dallo specifico utilizzo a cui sono destinate a seconda dei loro vincoli e della loro natura.

Le riserve disponibili possono distinguersi in riserve distribuibili o non distribuibili, mentre le riserve indisponibili sono, in quanto tali, indistribuibili.

Una riserva non è distribuibile quando esiste un divieto imposto dalla legge o dallo statuto, che impone la non erogazione ai soci (ad esempio sotto forma di dividendo) di somme prelevabili in tutto o in parte dalla relativa riserva. Questo perché tali valori dovranno essere disponibili per altri scopi, quali ad esempio l’aumento del capitale sociale, la copertura delle perdite d’esercizio o altri scopi stabiliti dalla volontà dei soci.

Le riserve non distribuibili

Come riportato dall’appendice B dell’OIC 28, non sono distribuibili:

  • la riserva legale e la parte della riserva da sovrapprezzo azioni corrispondente all’ammontare mancante alla riserva legale per raggiungere il quinto del capitale sociale (art. 2431 c.c.);
  • la riserva statutaria, per la cui distribuzione è richiesta una delibera da parte dell’assemblea straordinaria. Quest’ultima non è necessaria solo nel caso in cui lo statuto, nel prevederne la costituzione, le abbia assegnato una funzione di “conguaglio dividendi”, ovvero che abbia previsto che detta riserva, una volta raggiunto un dato livello, debba necessariamente restare “a disposizione dell’assemblea”.
 
 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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