Cosa si intende per matrimonio concordatario?

Cosa si intende per matrimonio concordatario?

Devi fare un atto di compravendita e il notaio ti ha chiesto il documento attestante la data del matrimonio civile oltre alle annotazioni del regime patrimoniale. Nell’estratto dell’atto di matrimonio, però, sono riportate la data del rito religioso e la chiesa dove è stato contratto ma non la data di quello civile. Quale documento richiedere quindi in caso di matrimonio concordatario per rilevare entrambe le date del matrimonio civile e di quello religioso? Leggi la risposta a questa domanda nel nostro articolo.

INDICE:

  1. Che cos’è il matrimonio concordatario?
  2. Quali documenti servono per il matrimonio concordatario?
  3. Quale documento riporta le date del matrimonio religioso e civile?
  4. Quali sono le differenze tra matrimonio canonico e concordatario?
  5. Come si svolge il matrimonio concordatario?

Che cos’è il matrimonio concordatario?

Si tratta di un rito religioso celebrato da un ministro di culto cattolico, ossia il parroco. A quest’ultimo lo Stato associa gli stessi effetti prodotti dal matrimonio civile, a patto che il rito sia trascritto nei registri dello stato civile. Questa procedura fu resa possibile nel 1929 in seguito al Concordato lateranense stipulato tra lo Stato italiano e la Santa Sede, poi modificato con l’Accordo di revisione del Concordato lateranense nel 1984.

Le caratteristiche principali del matrimonio concordatario sono tre:

  • il rito si celebra dinanzi al parroco,
  • il rito è disciplinato dal diritto della Chiesa cattolica (canonico),
  • l’unione si trascrive nei registri dello stato civile.

Al contrario, il matrimonio civile segue le regole previste dal codice civile e dalle leggi speciali e non riveste nessun rilievo in ambito religioso. L’autorità competente nella gestione di qualsiasi tipo di conflitto è inoltre quella dei tribunali civili ordinari.

Quali documenti servono per il matrimonio concordatario?

Per poter celebrare il matrimonio concordatario, si richiedono diversi documenti riferiti sia all’istituto giuridico che a quello canonico. Nello specifico, per l’iter civile ti serviranno i certificati di nascita, residenza e di cittadinanza.

Quanto alla procedura religiosa, dovrai presentare:

  • certificato di battesimo e di cresima,
  • certificato di stato libero ecclesiastico, che attesta che il richiedente non abbia già contratto matrimonio con rito religioso,
  • attestato di partecipazione al corso prematrimoniale,
  • nulla osta ecclesiastico rilasciato dalla Curia nel caso in cui i coniugi vogliano sposarsi in una parrocchia diversa dalla propria o fuori dal Comune di residenza.

Quale documento riporta le date del matrimonio religioso e civile?

In caso di matrimonio concordatario dovrai richiedere la copia integrale dell’atto di matrimonio così da poter rilevare entrambe le date (matrimonio civile e matrimonio religioso), che potrebbero anche coincidere. Con VisureItalia puoi richiedere online il documento e riceverlo direttamente alla tua e-mail:

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Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Certificato o estratto copia integrale atto di matrimonio

Il costo del servizio è di € 46,36, mentre la consegna standard del documento è di 20 giorni lavorativi. I tempi di consegna, inoltre, dipendono dalla spedizione del certificato da parte del Comune di riferimento. Anche i cittadini stranieri possono richiedere l’estratto di matrimonio, a patto che le nozze siano trascritte nei registri dello stato civile.

Quali sono le differenze tra matrimonio canonico e concordatario?

Veniamo adesso alle differenze tra queste due celebrazioni. Mentre il matrimonio canonico è celebrato in chiesa ed è valido soltanto per l’ordinamento canonico, il matrimonio concordatario riconosce gli effetti civili del rito mediante la trascrizione. Di solito la chiesa cattolica non consente di celebrare matrimoni solo canonici, ma possono verificarsi delle eccezioni.

In ogni caso, nel matrimonio canonico la disciplina è di esclusiva competenza dei tribunali ecclesiastici. Spetta infatti all’autorità ecclesiastica intervenire sui singoli casi di nullità, dato che non si prevedono gli istituti di separazione e divorzio.

Come si svolge il matrimonio concordatario?

Come abbiamo spiegato, grazie al matrimonio concordatario si può dare valenza giuridica a un matrimonio celebrato in chiesa con rito religioso. Affinché sia valido, comunque, devono verificarsi le seguenti condizioni:

  • il parroco legge agli sposi gli articoli del codice civile sui diritti e doveri dei coniugi,
  • l’atto di matrimonio è redatto e vidimato in due copie,
  • entro 5 giorni dalla cerimonia l’atto di matrimonio deve essere trascritto nei registri di stato civile.

Inoltre, affinché il matrimonio possa produrre i suoi effetti su entrambi gli istituiti (giuridico e religioso), si prevede una doppia pubblicazione: quella civile presso il Comune e la pubblicazione ecclesiastica sulle porte della parrocchia per 8 giorni comprese due domeniche.

La celebrazione del matrimonio concordatario, infine, deve essere celebrato alla presenza di due testimoni per parte. Nel caso in cui ci dovesse essere il terzo testimone, uno dei tre non firmerà la copia dell’atto trasmessa in Comune ma solo quella che rimane in Chiesa.

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Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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4 commenti per "Cosa si intende per matrimonio concordatario?"

  • annamaria ha detto:

    salve, mi permetto di chiedere se il matrimonio concordatario fosse annullato dalla Sacra Rota, gli effetti dell’annullamento travolgono anche gli effetti civili.Mi sembra che prima del 1985 l’annullamento del matrimonio posto in essere dalla Sacra Rota cancellava anche gli effetti civili del matrimonio. Oggi com’è la questione? Grazie e cordiali saluti.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Annamaria, l’annullamento tramite Sacra Rota dovrebbe riguardare solamente il matrimonio religioso e non avere efficacia su quello civile. Cordiali saluti.

  • Piazza ROSA ha detto:

    Sono vedova e circa otto anni convivo a casa mia con il mio compagno . Deidero sapere se il matrimonio concordatario mi permette di percepire la reversibilità in caso del suo decesso e viceversa se Lui dovrà continuare a vivere nella casa di mia proprietà, visto che le mie figlie che abitano accanto a me non vogliono badare a Lui finché vive.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rosa, il matrimonio concordatario, se trascritto nei registri dello stato civile, produce gli stessi effetti del matrimonio civile. Questo significa che risulterete sposati e, nel caso di decesso di uno dei coniugi, si avrà diritto alla pensione di reversibilità. Se l’immobile è di sua proprietà, in caso di decesso, al coniuge superstite sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano (art. 540 Codice Civile). Per avere un quadro chiaro della situazione potrebbe rivolgersi ad un legale. Cordiali saluti.

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