Nuove domande al via per i contributi a fondo perduto dei Decreti “Ristori” e “Ristori Bis”
La data per iniziare a inviare le domande all’Agenzia delle Entrate per ottenere i contributi previsti dai decreti ristori e ristori bis è quella del 20 novembre. Fino al prossimo 15 gennaio sarà possibile spedire per via telematica al portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate le domande per accedere ai contributi a fondo perduto previsti dai decreti “Ristori” e “Ristori bis”. La possibilità è riservata a tutti quei contribuenti che, per diversi motivi, non avevano potuto presentare le domande per il precedente decreto ristori.
- Come presentare l’istanza e richiedere i contributi previsti dal decreto sui ristori?
- Modalità di presentazione delle domande per ottenere i contributi a fondo perduto del decreto.
- A quali contribuenti spetta il contributo del Decreto Ristori?
- I destinatari del contributo del Decreto Ristoribis. Chi sono i soggetti che possono usufruire del contributo?
Chi non aveva richiesto i contributi del Decreto Rilancio ora può farlo
La domanda di accesso ai contributi può essere presentata dai contribuenti che non avevano fatto in tempo di presentare domanda con il precedente decreto ristori. Le istanze possono essere presentate utilizzando il portale web dell’Agenzia delle entrate “Fatture e corrispettivi” oppure sfruttando le potenzialità dell’applicazione “Desktop telematico”.
N.B. I contribuenti che hanno già presentato domanda nel precedente decreto ristori NON devono presentare nessuna istanza. A costoro infatti, se rientranti nei codici ateco previsti dal decreto ristori bis, i contributi previsti saranno accreditati direttamente e in automatico sul conto corrente.
Vuoi verificare il tuo codice Ateco?
Conoscere il proprio codice Ateco è necessario, quindi, per capire se la propria attività rientra tra quelle previste dal Decreto Ristori. Se sei una società (sas, snc, srl, spa ..) o una persona giuridica e vuoi verificare il tuo codice Ateco, puoi farlo richiedendo una visura camerale. Se, invece, sei un libero professionista non iscritto alla Camera di Commercio puoi trovare questa informazione nel certificato di attribuzione partiva IVA.
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura camerale ordinariaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Certificato di attribuzione partita ivaModalità di presentazione delle domande per ottenere i contributi a fondo perduto del decreto
L’autenticazione e la conseguente richiesta del contributo potrà essere fatta utilizzando le credenziali Fiscoonline o Entratel attraverso Spid, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale. La domanda dovrà contenere i codici fiscali del soggetto richiedente (o del’Eventuale rappresentante legale o dell’intermediario), le informazioni sulla sussistenza (o meno) dei requisiti e l’IBAN sul quale si richiede l’accredito.
A quali contribuenti spetta il contributo del Decreto Ristori?
I contributi del decreto ristori spettano ai titolari di partita iva che abbiano avviato l’attività in data antecedente al 25 ottobre 2020 e che siano tutto’ora in possesso di una partita iva attiva.
I requisiti per richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal decreto ristori sono comunque due:
- bisogna esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella dell’allegato 1 del Decreto
- bisogna aver avuto un calo del fatturato di almeno i due terzi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (se la partita iva è stata aperta a partire dal 1 gennaio 2019 non è necessario dimostrare un calo di fatturato)
I destinatari del contributo del Decreto Ristoribis. Chi sono i soggetti che possono usufruire del contributo?
Il decreto ristori bis è destinato in maniera esclusiva ai soggetti titolari di partita iva che siano in possesso di un domicilio fiscale (o sede operativa)in una delle aree considerate a massimo rischio epidemiologico (le cosiddette regioni “rosse”).