Come rintracciare un debitore all’estero

Come rintracciare un debitore all’estero

Il rintraccio del debitore è un servizio dedicato a privati, aziende e organizzazioni, che hanno difficoltà a recuperare il credito causa irreperibilità del debitore. Partiamo dal presupposto che il recupero dei crediti esteri segue la stessa logica di quello nazionale, ma con una sostanziale differenza dovuta alla distanza: il processo di ricerca delle informazioni utili alla valutazione della solvibilità del debitore all’estero, risulta essere più lento e complesso. Ma ciò non deve né spaventare né sembrare un ostacolo insuperabile.

rintracciare un debitore

Rintraccio del debitore

Al riguardo, basti pensare che svolgere delle indagini approfondite di carattere patrimoniale e finanziario – prima di intraprendere un’azione legale o per ottimizzare l’azione di una procedura giudiziale – con lo scopo di rintracciare ed appurare sia la reperibilità che la situazione economica e patrimoniale di un debitore (sia esso persona fisica o persona giuridica) attraverso la verifica delle fonti di reddito e dei beni immobiliari di proprietà, comporta dei vantaggi non indifferenti. Quali? Permette di risparmiare tempo e denaro!

Come ottenere il certificato di residenza di un debitore all’estero?

L’AIRE (anagrafe italiani residenti estero) rappresenta l’unico vero e proprio collegamento tra l’ultimo comune italiano di residenza e il nuovo domicilio del debitore italiano all’estero. Ma in senso pratico, che passaggi effettua una società di recupero crediti per ottenere questa certificazione? Prima di procedere, è giusto precisare che in merito agli aspetti che verranno analizzati di seguito non esiste alcuna privacy, in quanto basta che una società acquisti una marca da bollo affinché possa richiedere il certificato di residenza di chiunque. Ecco le 3 fasi salienti:

  1. contattato con l’anagrafe della residenza indicata sui moduli di richiesta prestito;
  2. reperimento comuni dove il debitore si è, nel caso, trasferito nel tempo;
  3. verifica e conferma dell’ultimo comune di residenza italiano (da intendere prima del trasferimento oltre confine). È a questo punto che si ottiene il domicilio all’estero del debitore.

Per quali motivi iscriversi all’AIRE?

È importante tenere aggiornata la propria posizione anagrafica per poter godere ed esercitare pienamente i propri diritti come, per esempio, il diritto al voto per corrispondenza (assicurato dall’Autorità Consolare) o la regolare fruizione dei servizi consolari, quali rinnovo e rilascio passaporto, autenticazione firme, atti di cittadinanza, etc. La fruizione è resa possibile grazie al costante aggiornamento dei propri dati personali indicati all’anagrafe del Consolato di effettiva residenza, alla quale il cittadino italiano stabilmente all’estero ha l’obbligo di iscriversi, gratuitamente.

Ricerca persona Europa: un servizio ad hoc!

La piattaforma web di Telemaco Infocamere consente di verificare l’elenco degli Stati europei, effettuare ricerche su imprese europee ed estrarre documenti ufficiali, contenenti dei dati fondamentali, quali la partita iva europea, la sede legale, i soci, gli atti societari ed i bilanci. Come puoi sapere quali sono gli Stati europei aderenti? Basta visionare il Registro Europeo delle Imprese, noto anche come European Business Register (EBR), che offre un servizio on-line di accesso in tempo reale alle informazioni e ai documenti ufficiali disponibili sulle imprese di questi 18 paesi europei: Austria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Jersey, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Svezia. Tra i nostri servizi disponibili ti consigliamo di consultare:

  • Scheda Persona: è il profilo standard che raggruppa le informazioni relative ad una persona e la lista delle cariche e/o qualifiche che essa ricopre in una o più imprese avente sede in uno dei paesi europei aderenti al EBR. Un servizio su misura che fa al caso tuo puoi consultarlo su Ricerca persona Europa.
  • Scheda Impresa: è il profilo standard che contiene i dati anagrafici, legali ed amministrativi delle imprese.
  • Lista titolari di cariche: è l’elenco delle persone fisiche o giuridiche che amministrano l’impresa.

Adempimenti necessari

Gli adempimenti indispensabili per poter valutare la solvibilità di un debitore estero, possiamo così schematizzarli:

  • Mandato d’investigazione privata: mediante esso l’avvocato procede ad inoltrare una formale messa in mora in lingua originale del paese del debitore. Il mandato deve essere sottoscritto da chi richiede l’attività, ogni dato rimane strettamente riservato.
  • Contatto telefonico: esso rappresenta un canale utile ad effettuare una iniziale analisi conoscitiva e un primo tentativo di recupero dei crediti esteri. A che cosa serve? Supporta il legale a reperire una serie di informazioni utili per la valutazione del debitore. Ricorda inoltre che, trascorsi 15 giorni, il debitore estero viene contattato telefonicamente per verificare i motivi del ritardo del pagamento.
  • Spese vive (per i procedimenti legali): vengono calcolate sulla base di tabelle ufficiali relative ai costi dei Tribunali dei singoli paesi e sono a carico del creditore.
  • Lettera di incarico: tramite essa avviene il conferimento del mandato, in maniera informale.
  • Relazione: a fine attività investigativa viene rilasciata una relazione dettagliata del lavoro svolto, che riporta minuziosamente la descrizione di luoghi e orari. Questo documento è molto importante, è presentabile in tutte le sedi giudiziali.

Che ruolo spetta al creditore? A sostegno dell’azione dell’avvocato, deve fornire tutta la documentazione in possesso in maniera tale da agevolare la successiva azione legale.

Vantaggi del recupero crediti esteri

Un’ottima gestione delle modalità concrete di recupero dei crediti esteri, può portare a:

  1. riduzione dei costi di recupero dei crediti esteri;
  2. usufruire di pagamenti in percentuale sul credito estero effettivamente recuperato.

Sai quali documenti servono?

I principali documenti indispensabili per poter avviare la procedura di recupero crediti all’estero sono:

  • copia delle fatture scadute;
  • ordine di acquisto;
  • lettere di vettura e bolle di consegna;
  • documenti attestanti solleciti precedenti;
  • corrispondenza scritta col debitore (mail comprese).

Come avvengono le verifiche?

Le situazioni, in base alle ricerche su tutte le informazioni riferibili al debitore in Italia e all’estero, possono essere diverse. In linea generale, le indagini investigative vengono svolte con assoluta discrezione e pignoleria. Le verifiche si basano, principalmente, su questi elementi:

  • raccolta informativa;
  • acquisizione di prove video/fotografiche;
  • monitoraggio elettronico GPS;
  • accertamenti diretti.

Tutti questi elementi sono rilevanti e utili da presentare in sede giudiziale.

Un caso specifico: debitori all’estero

Che cosa accade se il debitore risiede all’estero? A) In caso di beni del debitore in Italia, questi saranno sottoposti a pignoramento qualora si riuscisse a notificare l’ingiunzione presso la residenza del debitore. B) Se invece il debitore ha dei beni all’estero dove ha trasferito la residenza, è possibile procedere con la notifica dell’ingiunzione all’estero e all’avvio della procedura esecutiva oltre i confini dell’Italia.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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4 commenti per "Come rintracciare un debitore all’estero"

  • Paola Bartolini ha detto:

    Dal 17/12/1981 sono iscritta all’Anagrafe AIRE poiché mi sono trasferita in Germania per lavoro. Là lavoro come libera professionista (traduttrice) e pago le Tasse in Germania.
    Da 7 anni percepisco la pensione di vecchiaia per il mio lavoro svolto in Italia.
    La mia domanda è questa: dove devo dichiarare la mia pensione? In Italia o in Germania? Dalla mia pensione vengono già sottratte le ritenute. Devo pagare le Tasse anche in Germania? Questo vorrebbe dire una dobbia tassazione sulla mia pensione.
    Vi ringrazio anticipatamente per una cortese risposta.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Signora Bartolini,
      il pensionato che risiede all’estero in uno dei Paesi con cui l’Italia ha stipulato una Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, se in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge, può chiedere all’INPS l’applicazione della normativa prevista dalla Convenzione. In tal caso, sarà possibile ottenere, per esempio, la detassazione della pensione italiana (attraverso l’assoggettamento del reddito al regime fiscale del Paese di residenza) oppure l’applicazione di un trattamento fiscale più favorevole. Per ottenere informazioni più dettagliate, le consigliamo di rivolgersi ad un consulente amministrativo in Germania, al Consolato Italiano o direttamente all’INPS. Sapranno sicuramente indirizzarla verso la soluzione più adatta alla sua specifica situazione.
      Le ricordiamo che ne caso avesse bisogno del Certificato contro le doppie imposizioni può richiederlo attraverso il nostro sito web.
      Cordiali saluti.

  • Simona ha detto:

    Vorrei avere un contatto con voi per un recupero all’estero. Grazie

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