Come può avvenire l’usucapione tra coeredi?
È possibile che un determinato bene, come una casa, diventi di proprietà di più persone che vantano dei diritti in merito. Da un punto di vista tecnico, quindi, questa situazione è definita di comproprietà, perché i diversi titolari sono coeredi. Ma cosa succede se, ad esempio, uno dei coeredi vive all’interno della casa senza che gli altri facciano valere il loro diritto? In questo caso potrebbe essere valida l’usucapione tra coeredi? Analizziamo questo punto nel nostro ultimo articolo.
INDICE:
Cosa si intende con usucapione tra coeredi?
L’usucapione tra coeredi è un modo per diventare proprietari di un immobile anche senza ricorrere ad una compravendita, se si hanno i requisiti previsti dalla legge.
In particolare, è indispensabile dimostrare il possesso indisturbato, pacifico e ininterrotto del bene in questione per 20 oppure 10 anni a seconda del caso. Tutto ciò è possibile per consentire a chi si occupa di un bene di vantare dei diritti in merito, dopo alcuni anni, se l’effettivo titolare si dimostra disinteressato a riguardo, ossia se non ha mai contestato la situazione. In aggiunta, perché si verifichi l’usucapione del coerede, il possesso deve avvenire senza interruzioni superiori ad un anno, senza l’uso della violenza e alla luce del sole.
Come scoprire se un immobile è stato usucapito?
Per verificare l’acquisto del diritto di proprietà per usucapione si può richiedere online su VisureItalia la visura ipocatastale per immobile, che definisce le eventuali situazioni giuridiche che possono incidere sul valore degli immobili:
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura ipocatastale per immobileSi tratta di un documento ufficiale estratto dalla Conservatoria e dal Catasto che integra i dati della visura ipotecaria per immobile con la visura catastale immobile e con la nota di trascrizione dell’atto di provenienza. Mediante la visura ipocatastale si dispone, pertanto, di tutti gli indicatori di valutazione dello stato giuridico e catastale di una particolare unità immobiliare.
Quando si verifica l’usucapione tra coeredi?
L’usucapione del coerede si verifica quando un soggetto possiede un determinato bene in modo indisturbato per anni, anche se alcune quote sono di proprietà altrui. Ciò può avvenire se non è avvenuta la divisione ereditaria. In particolare, ricordiamo che la divisione ereditaria sussiste quando il defunto ha più successori che diventano comproprietari dei beni che rientrano nell’eredità legittima. Se non è presente un testamento che specifichi le divisioni, queste possono essere richieste dagli interessati.
Nello specifico, è obbligatorio dimostrare che i contitolari non hanno interesse ad utilizzare il bene in questione. Non occorre, invece, dare prova di avere amministrato il bene in modo esclusivo, dato che ciò è stato fatto anche nell’interesse degli altri. Dopo un vano tentativo di conciliazione tra le parti, infine, bisogna chiedere l’intervento di un giudice e procedere con una causa civile, per verificare la sussistenza dei requisiti necessari.
Come vendere una casa occupata dal coerede?
Quando una casa è occupata da uno degli eredi, gli altri che non risiedono nell’immobile sono costretti a pagare l’IMU su una seconda casa ereditata che però non si utilizza, mentre l’erede occupante la usa a suo piacimento e magari impedisce agli altri di accedervi per questioni di privacy.
Spesso in situazioni simili vendere la casa diventa piuttosto difficoltoso, poiché l’erede che la occupa non è quasi mai intenzionato ad acquistare le quote degli altri eredi o a vendere la propria, impedendo così la vendita della casa e la suddivisione tra tutti dell’importo ricavato.
In questo caso si deve procedere con un tentativo di mediazione tramite un ufficio legale e, in caso di insuccesso, l’unica soluzione resta quella di rivolgersi ad un giudice per chiedere lo scioglimento dell’eredità in comunione ed eventualmente anche la vendita dell’immobile tramite asta immobiliare.
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2 commenti per "Come può avvenire l’usucapione tra coeredi?"
Articolo di sicuro interesse. Ben argomentato.Chiedo cortese precisazione dei casi in cui devono decorrere 10 o 20 anni del possesso.
Buongiorno Luigi, grazie infinite per il Suo commento, ci fa piacere che trovi interessante il nostro articolo! In risposta al Suo quesito, le confermiamo che possono verificarsi due casistiche in riferimento all’usucapione, dove è indispensabile dimostrare il possesso indisturbato, pacifico e ininterrotto del bene in questione per 20 oppure 10 anni a seconda dello specifico caso che deve essere valutato nel dettaglio da un legale. Cordiali saluti.