Codici catastali degli immobili: cosa identificano?

Codici catastali degli immobili: cosa identificano?

codici catastali sono delle sigle che consentono di classificare un immobile in Catasto in Italia. Sono degli indici fondamentali per determinare la rendita di un’abitazione e per il pagamento dei diversi tributi e imposte. Analizziamo nel dettaglio la tipologia, il significato e la finalità.

Codici catastali

Cosa sono i codici catastali

I codici catastali furono introdotti nel 1939 con regio decreto n. 652, che riformò la disciplina del Catasto istituendo il Catasto dei Fabbricati, alla base del Nuovo Catasto Edilizio Urbano. Identificano un bene immobile attraverso le sue caratteristiche e sono rilevabili attraverso le visure catastali. Queste sono dei documenti rilasciati dagli Uffici del Catasto che individuano l’esatta ubicazione di un bene immobile sito in Italia attraverso i dati identificativi catastali.

Le visure catastali possono essere richieste in tre modalità:

  1. per nominativo, effettuando cioè la richiesta inserendo i dati del soggetto, persona o impresa, che si ritiene intestatario dell’immobile;
  2. per immobile, in questo caso la ricerca va effettuata inserendo obbligatoriamente i dati catastali dell’immobile (sezione, comune, foglio, particella e subalterno);
  3. per indirizzo, inserendo quindi il comune, l’indirizzo e il numero civico.

Codici catastali: la struttura

I codici catastali sono ripartiti all’interno di diversi gruppi catastali in base alla loro tipologia o alla loro destinazione d’uso determinando la rendita dell’immobile. La classe indicata per l’immobile rappresenta la capacità di reddito dell’unità immobiliare nella categoria. Viene indicata con ‘U’ (unica) in assenza di ripartizione in classi del codice (redditività omogenea nella zona censuaria) o con i numeri da I a X al crescere della redditività. Nello stesso codice, la classe distingue il diverso pregio degli immobili e dipende da:

  • caratteristiche intrinseche, estrinseche e contestuali dell’immobile
  • contesto in cui l’immobile è inserito
  • qualità ambientale della zona di mercato in cui l’unità è situata
  • caratteristiche edilizie dell’unità stessa e del fabbricato che la comprende.

La tabella codici catastali divide gli immobili a seconda della destinazione d’uso in:

  • immobili a destinazione ordinaria (gruppo A, B e C)
  • immobili a destinazione speciale (gruppo D)
  • immobili a destinazione particolare (gruppo E)
  • entità urbane (gruppo F).

Immobili a destinazione ordinaria

Per quanto concerne gli immobili a destinazione ordinaria occorre distinguere il codice di riferimento, la descrizione e l’informazione relativa all’immobile.
Rientrano nel codice A1 le abitazioni signorili. Si tratta di unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale.
Il codice A2, invece, include le abitazioni ad uso civile. Tali immobili sono appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale.

Per quanto riguardo i codici di tipo A3 e A4: il primo codice si riferisce ad immobili di tipo economico, ovvero unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili. Nel codice A4 rientrano invece le abitazioni di tipo popolare con caratteristiche costruttive e di rifiniture di modesto livello, dotazione limitata di impianti benché indispensabili.

Il codice A5 corrisponde alle abitazioni di tipo ultra popolare, cioè quelle unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive e di rifiniture di bassissimo livello. Di norma non dotati di servizi igienico-sanitari esclusivi.

Dal codice A6 fino a quello A9 rientrano rispettivamente le abitazioni di tipo rurale, in villini, in villa e i castelli, palazzi di eminente pregio artistico o storico. In A10 troviamo gli uffici privati mentre in A11 le abitazioni ed alloggi tipi dei luoghi (rifugi di montagna, baite, trulli, sassi, ecc..).

Per quanto riguarda i gruppi B, C, D, E ed F è possibile visualizzare la tabella completa cliccando qui.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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