Codice LEI: a cosa serve e come richiederlo?

Se la vostra attività prevede di effettuare operazioni non solo nei mercati finanziari europei, ma di tutto il mondo, dovrete richiedere l’attribuzione del codice LEI. In Italia è obbligatorio per alcuni soggetti giuridici. In questo articolo vi spiegheremo a cosa serve questo codice e come procedere per la richiesta.
INDICE:
Cos’è il codice LEI
LEI è l’acronimo di “Legal Entity Identifier” e con il termine codice LEI si fa riferimento ad un codice univoco di 20 caratteri alfanumerici elaborato secondo le regole dell’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO 17442:2012) e le Regole LEI.
Il codice LEI è composto, quindi, da 20 caratteri, di cui:
- i primi 4 relativi all’ente locale di attribuzione (LOU) che emette il codice;
- il 5° e 6° sono “00”
- dal 7 al 18 sono una serie di caratteri alfa numerici unici assegnati dalla LUO
- gli ultimi 2 sono di controllo (cosiddetti checksum digits).
Per poter avviare l’assegnazione dei codici LEI, il Financial Stability Board ha istituito nel 2014 il GLEIF – Global Legal Entity Identifier Foundation, un organismo sovra nazionale non profit, con sede in Svizzera, per la gestione dell’emanazione dei formati per il codice LEI. È seguita poi l’istituzione dei LOU – Local Operating Unit, che hanno il compito di rilasciare tali codici secondo i criteri fissati dal GLEIF.
InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane, e di cui Visure Italia è distributore ufficiale, è una delle 30 organizzazioni a livello mondiale autorizzata al rilascio e alla gestione dei codici LEI.
Questo perché rientra tra le Unità operative locali (Local Operating Unit, LOU) autorizzate a emettere e rinnovare i codici LEI. Ma non solo, tra i loro compiti vi sono anche quelli di fornire ulteriori servizi ed essere referenti per i soggetti che richiedono l’emissione di codici LEI.
Qual è lo scopo di un codice LEI?
Il codice LEI serve a identificare, in modo chiaro e univoco, le parti di transazioni finanziarie effettuate nei mercati finanziari e nei sistemi giuridici di tutto il mondo.
L’obiettivo è quello di creare un sistema globale ed uniforme per identificare i soggetti giuridici operanti nei mercati finanziari.
A questo codice identificativo, valido su scala internazionale, sono associate informazioni che permettono quindi di individuare il soggetto, come la denominazione, il codice fiscale, l’indirizzo e i dati relativi alla struttura societaria.
Per chi è obbligatorio il codice?
Il D.Lgs 3 agosto 2017, n. 129 ha dato attuazione alla Direttiva MiFID II (Markets in finacial instruments directive) e il regolamento MiFIR (Market in financial instruments regulation) in materia di mercati degli strumenti finanziari.
Il Decreto di attuazione, entrato in vigore il 26 agosto 2017 ma obbligatorio dal 3 gennaio 2018 per le modifiche al testo unico della direttiva, ha stabilito che tutte le entità giuridiche che hanno aperto un conto titoli presso intermediari finanziari devono richiedere un codice LEI.
I soggetti giuridici destinatari di tali disposizioni sono:
- soggetti iscritti al Registro Imprese
- filiali italiane di società estere
- fondi di investimento italiani gestiti da società iscritte al Registro Imprese,
- fondi pensione italiani
- tutti gli Enti diversi dai precedenti che risiedono in Italia e sono soggetti all’obbligo di reporting.
Quando scade il codice?
Il Codice LEI è valido per un anno dalla data del rilascio e può essere rinnovato annualmente. Come detto nel paragrafo precedente, la sua scadenza è consultabile attraverso la visura camerale della società.
Come si rinnova?
Così come l’attivazione, anche il rinnovo del codice LEI può essere effettuato attraverso VisureItalia selezionando nel menù a tendina la voce RINNOVO. Anche in questo caso sarà sufficiente inserire la denominazione e il codice fiscale della società caricare e procedere con il pagamento il rinnovo.
Il rinnovo può essere richiesto a partire da 60 giorni prima della data di scadenza e il costo di rinnovo del codice LEI è di € 91,50, sempre da intendersi Iva inclusa.
Dove trovo il codice LEI?
Il codice LEI e la relativa scadenza è presente nella visura camerale, disponibile anche in lingua inglese (Company Report).
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura camerale ordinariaCodice LEI in visura camerale
La visura camerale è un documento ufficiale, estratto dalla banca dati del Registro Imprese, che evidenzia tutti i dati di una impresa dalla data di costituzione ed iscrizione.
L’informazione relativa al codice LEI viene riportata in visura nei seguenti riquadri/blocchi:
– “Dati anagrafici” (solo il codice)
– “Sede e unità locali” (codice e data di scadenza)
– “Storia delle modifiche” (verrà data informazione relativa agli eventi di attivazione/primo inserimento in visura, rinnovo, riattivazione, annullamento e duplicazione).
Come si ottiene un codice LEI?
La prima emissione di un codice LEI, il rinnovo alla scadenza, il trasferimento o la portabilità possono essere richiesti online tramite VisureItalia.
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Codice leiA cosa serve il codice LEI?
Il sistema LEI è nato in risposta alla crisi finanziaria ed è finalizzato a migliorare la trasparenza all’interno dei sistemi che gestiscono i dati finanziari. Allo stato attuale, infatti, esistono diversi metodi per identificare le persone giuridiche su vari mercati e nazioni, e lo scopo del Sistema Globale LEI è far sì che esista soltanto un sistema Standard per tutti per semplificare e agevolare l’identificazione di ciascuna persona giuridica in tutto il mondo.
Cosa si intende per GLEIF?
La GLEIF è un’organizzazione con sede in Svizzera senza scopo di lucro che agevola l’utilizzo degli identificativi delle persone giuridiche, ossia i codici LEI. I servizi che eroga sono mirati a garantire l’integrità operativa del Sistema globale LEI, perché consente agli utenti di accedere gratuitamente, tramite una licenza di dati aperta, all’archivio globale dei suddetti codici.
Fonte: InfoCamere