Classamento catastale: novità per immobili dei gruppi D ed E

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Le categorie catastali dividono gli immobili a seconda della destinazione d’uso: immobili a destinazione ordinaria (gruppo A, B e C), a destinazione speciale (gruppo D), a destinazione particolare (gruppo E) ed entità urbane (gruppo F).
Ai gruppi immobiliari D ed E fanno riferimento rispettivamente gli immobili a destinazione speciale e quelle a destinazione particolare, la cui trattazione presenta notevoli complessità per l’evoluzione tipologica e funzionale che tali immobili hanno avuto nel tempo.
Una precisazione in merito arriva dalla circolare 4/2006, con la quale si è voluto delineare un quadro di riferimento aggiornato, unitario, finalizzato a garantire l’uniformità di comportamenti in tema di classamento catastale delle unità immobiliari di classe D ed E.
Preliminarmente, va distinto però il significato che “straordinario” e “speciale” assumono in ambito catastale rispetto a “ordinario”. Con quest’ultimo si intende che è disponibile un campione di riferimento significativo a confronto e che quindi è possibile effettuare la stima per comparazione, attraverso il sistema catastale di classi e tariffe.
Con “speciale” e “particolare” ci si riferiscono invece alla singolarità o comunque alla scarsa diffusione della tipologia immobiliare tale da non consentire la suddetta metodologia di stima sintetica. In questo caso, quindi, bisogna procedere alla stima puntuale dell’unità ricorrendo a procedimenti estimativi indiretti.
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