Certificato di successione europeo: cos’è, dove è valido, a chi deve essere richiesto.

Certificato di successione europeo: cos’è, dove è valido, a chi deve essere richiesto.

Sapevi che se erediti un immobile situato in un altro paese dell’Unione Europea potresti aver bisogno di provare a un’autorità o un istituto di credito di tale paese che ne detieni realmente la proprietà con un certificato di successione europeo?

Istituito a livello europeo con la pubblicazione del Regolamento (UE) n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, il certificato di successione europeo nasce per perseguire lo scopo di armonizzare le regole delle successioni in ambito continentale e di risolvere i conflitti di norme che limitavano e frenavano l’applicazione di una corretta disciplina successoria.

In questo articolo esamineremo:

  1. Cos’è il certificato di successione europeo?
  2. Chi rilascia il certificato?
  3. Dove si richiede il certificato di successione?
  4. Come fare una rinuncia all’eredità se si è all’estero?

Cos’è il certificato di successione europeo?

Il certificato di successione europeo, chiamato anche certificato successorio europeo (CSE), nasce a livello continentale, quindi, in seguito della pubblicazione del Regolamento (UE) n. 650 del 2012, recepito in Italia in virtù dell’art. 32 della L. 30 ottobre 2014, n. 161 (Disposizioni in materia di certificato successorio europeo).

Si tratta di un documento che mira a regolare la disciplina delle successioni stabilendo, come regola generale, la competenza a decidere, in tema di successioni, degli organi giurisdizionali del paese dell’UE in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte. La Legge stabilisce comunque una sorta di riserva a favore del de cuius così che per testamento sarà sempre possibile scegliere, ai fini successori, la disciplina del paese d’origine.

L’efficacia del certificato di successione europeo è estesa a tutta l’UE, per cui produrrà i suoi effetti a prescindere del paese in cui verrà rilasciato.

In termini pratici possiamo comunque affermare che il certificato è uno strumento normativo burocratico non obbligatorio di lex europea che punta a ottimizzare e migliorare il grado di certezza nell’identificazione degli eredi e delle quote ereditarie in tutto il territorio del continente europeo.

Chi rilascia il certificato successorio europeo?

Il certificato di successione non è obbligatorio. Tuttavia, un soggetto che ha necessità di ottenerlo per certificare la qualità di erede, legatario, esecutore testamentario o amministratore dell’eredità, può richiederlo presso il Tribunale oppure un’altra autorità competente.

Dove si richiede il certificato di successione?

Nello specifico, il certificato dovrà essere richiesto presso il Tribunale del paese dell’UE competente riguardo alla successione, oppure rivolgendosi ad un’autorità competente, come un notaio del medesimo paese.

In Italia, come specificato all’art. 32 della legge n. 161/2014, il certificato successorio europeo è rilasciato dal notaio.

Grazie al possesso del certificato quindi sarà possibile andare oltre i confini nazionali senza la necessità di esperire alcun procedimento speciale per farsi riconoscere come erede. Inoltre, l’attestato agevola e facilita la richiesta della consistenza bancaria o l’incasso di somme intestate al defunto, così come l’amministrazione dei beni ereditari, il pagamento dei legati di cui l’erede è onerato oppure l’avvio di azioni a tutela dell’eredità.

Nei paesi e negli stati in cui è vigente il sistema del libro fondiario invece si applicano ancora oggi le disposizioni previste dal titolo II del regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, in materia di rilascio del certificato di eredità e di legato.

Come richiedere gli altri documenti per la successione?

Nel caso vengano richiesti per la successione altri documenti oltre il certificato successorio, è possibile reperirli attraverso VisureItalia. I seguenti servizi consentono di ottenere un quadro chiaro sul patrimonio del defunto e sulla presenza di eventuali debiti:

Documenti per successione beni mobili immobili e quoteRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

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Come fare una rinuncia all’eredità se si è all’estero?

La crescita del mercato internazionale e la progressiva caduta delle frontiere ha portato milioni di persone a spostarsi e a costruire una vita in paesi stranieri diversi da quello in cui si è nati. Questi spostamenti hanno costretto la UE e legiferare anche sulla materia delle successioni.

La rinuncia all’eredità compiuta da un soggetto che si trova all’estero deve essere registrata all’interno del territorio della repubblica Italiana entro sessanta giorni dal compimento dell’atto.

L’atto di rinuncia, in questo caso, deve essere effettuato presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate versando un’imposta fissa di 200 euro tramite modello F23 pagato in banca.

 

Sono un avvocato del Foro di Cagliari, specializzato in materia di diritto civile e, in particolare, in diritto di famiglia e minori, recupero del credito e risarcimento del danno. Da oltre 15 anni metto a disposizione dei Clienti le mie competenze specialistiche e attraverso SmartFocus voglio aiutare persone e le imprese a capire i problemi connessi con il recupero di un credito nei confronti di un debitore.

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6 commenti per "Certificato di successione europeo: cos’è, dove è valido, a chi deve essere richiesto."

  • Delia ha detto:

    Buongiorno, in seguito alla morte di mia madre, residente in Italia dal 1957, io, mio padre e le mie due sorelle, tutti residenti in Italia, abbiamo saputo dell’esistenza di alcuni terreni di sua proprietà in Croazia, suo paese di origine. Per poter amministrare questi terreni mi sono rivolta ad un avvocato in Croazia incaricato di trattare con il tribunale Croato e a tal fine sto chiedendo al notaio il certificato di successione europea. Per una questione di praticità solo io ho aperto l’OIB in Croazia che corrisponde al nostro codice fiscale e quindi in accordo con la mia famiglia, ci sarebbe da fare la loro rinuncia all’eredità in mio favore. Il notaio mi dice che dal momento che mia sorella ha una figlia minore, per effettuare tale rinuncia lei dovrebbe passare dal tribunale dei minori, cosa particolarmente complicata. Ma a questo punto mi chiedo, il certificato di successione europea potrebbe designare noi quattro come eredi e poi la rinuncia avvenire nel tribunale in Croazia o la rinuncia deve essere fatta per forza qui in Italia contestualmente al certificato di successione europea che quindi segnalerebbe solo me come erede? Come aggiro questo ostacolo?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Delia, la situazione è complessa poiché implica le leggi di uno stato estero, di cui non abbiamo una conoscenza approfondita. In tali circostanze, è essenziale fare riferimento esclusivamente alle indicazioni fornite dal consulente legale o da un professionista del paese coinvolto. Cordiali saluti.

  • Antonio Di Nonno - Udine ha detto:

    In presenza di più eredi (4 fratelli di cui 3 residenti in Germania e 1 in Italia), chi può fare la richiesta del “Certificato Europeo di successione?” Il de cuius (padre) è morto in Italia ed era abitualmente residente in Italia.
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, dipende dal luogo in cui dovrete aprire la successione, in base ai beni posseduti dal de cuius. Cordiali saluti.

  • Mariangela ha detto:

    Buongiorno,siamo una famiglia di 6 persone,2 fratelli e una sorella residenti in Italia che vivono nell’immobile di proprietà della famiglia, una sorella vive in Spagna,altra sorella vive a Parigi, mia madre si trova in clinica per anziani a Parigi 20 e risulta residente in Francia,mia sorella Giulia che vive a Parigi è stata tutrice di mia madre,io ho un testamento olografo della mamma del 2012 dove la mamma era capace di di intendere e d i volere,che dichiara che le quote della casa verranno divise equamente tra i 5 figli, non scrive però di deposito bancario,sappiamo che ha un conto alla Citibank dove arriva la pensione dall’Italia,mia sorella chiede se è possibile tramite archivi notarili sapere se la mamma ha depositato un altro testamento, in posta qui in Italia non risulta niente, in ogni caso mia sorella dovrebbe richiedere un certificato di successione europeo per facilitare le operazioni varie quando la mamma verrà a mancare, ma soprattutto dovrebbe richiedere un certificato per permettere di fare la divisione dell’immobile in Italia perché in Francia costa caro il 20% dai 15000 fino a 530000, in Italia visto che siamo eredi in linea retta paghiamo 4%spra il 1000000,noi come valore immobiliare siamo tra 500000 e 600000,come tutelarsi?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Mariangela, trattandosi di una situazione molto articolata, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale specializzato in diritto successorio. Cordiali saluti.

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