Cos’è e quando serve il Certificato di morte uso Conservatoria?

Cos’è e quando serve il Certificato di morte uso Conservatoria?

Il certificato di morte uso conservatoria non è un “classico” certificato di morte. È necessario, ad esempio, in caso di una compravendita e nello specifico per la trascrizione dell’accettazione dell’eredità nei registri immobiliari. Vediamo in cosa si distingue e come è possibile richiederlo.

Rilascio certificati da parte della pubblica amministrazione: quali sono le regole?

Le pubbliche amministrazioni e i privati gestori di pubblici servizi non possono richiedere certificati e sono obbligati ad accettare le autocertificazioni. Infatti, l’art. 15 della Legge 183/2011 ha modificato l’art. 40 del d.p.r. 445/2000 stabilendo che:

“01. Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47.
02. Sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati è apposta, a pena di nullità, la dicitura: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”.
1. Le certificazioni da rilasciarsi da uno stesso ufficio in ordine a stati, qualità personali e fatti, concernenti la stessa persona, nell’ambito del medesimo procedimento, sono contenute in un unico documento”.

Non è stato oggetto di modifica solo l’art. 40, ma anche l’art. 43 dello stesso d.p.r. 445/2000, il quale al comma 1 dispone che:

“le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d’ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47, nonché tutti i dati e i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell’interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall’interessato”.

Le eccezioni

È ammesso, tuttavia, il rilascio di certificati a soggetti privati rivolti alla Pubblica Amministrazione esclusivamente nei seguenti casi:

  • Certificati diretti in Paesi esteri;
  • Certificati diretti ad uffici giudiziari nell’ambito della loro attività giurisdizionale;
  • Certificato da produrre alla Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Il legislatore ha previsto all’art. 6, comma 5, del D.L. 2 marzo 2012, n. 16, in tema di attività e certificazioni in materia catastale, che:

in deroga a quanto stabilito dall’articolo 40 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive modificazioni, le disposizioni di cui ai commi 01 e 02 del predetto articolo 40 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 non si applicano ai certificati e alle attestazioni da produrre al conservatore dei registri immobiliari per l’esecuzione di formalità ipotecarie, nonché ai certificati ipotecari e catastali rilasciati dall’Agenzia del territorio”.

Il certificato di morte uso conservatoria

Il certificato di morte è un documento che attesta la data ed il luogo di decesso di una persona presso il Comune e l’indirizzo dell’ultima residenza anagrafica.

Nel certificato di morte uso conservatoria, rispetto al classico certificato rilasciato solitamente dall’Ufficio di Stato Civile, è apposta la dicitura: “Certificato da produrre al Conservatore dei Registri Immobiliari rilasciato ai sensi dell’articolo 6, comma 5, del d.l. 2 marzo 2012, n. 16, convertito in legge 26 aprile 2012, n. 44, per l’esecuzione di formalità ipotecarie”.

In questo caso al momento della richiesta online, oltre ad indicare il nome e il cognome del de cuius, il luogo e la data di nascita, il comune dell’ultima residenza, la data e il luogo decesso, sarà necessario specificare nel campo note la richiesta del certificato di morte uso conservatoria immobiliare.

Anche il certificato di morte uso conservatoria, come tutti i documenti ufficiali rilasciati dall’Ufficio Anagrafe o dall’Ufficio di Stato Civile del Comune, può essere richiesto online in modo semplice e senza dover fare lunghe file agli sportelli.

Quando serve il certificato di morte uso conservatoria

Questo documento viene richiesto solitamente per specifiche finalità e tra queste vi è la compravendita immobiliare.

Certificato o estratto di morteRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Certificato o estratto di morte

Coloro che intendono vendere un immobile ricevuto per successione, se non hanno mai accettato espressamente l’eredità, devono trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità per garantire all’acquirente un acquisto certo, sicuro e opponibile.

In caso di stipula di un atto di compravendita di un immobile proveniente da una successione, il Notaio deve quindi trascrivere l’accettazione tacita di eredità, a meno che l’acquisto ereditario non sia stato già trascritto con un’accettazione espressa o tacita.

Per procedere con tale trascrizione è necessario consegnare al Notaio il certificato di morte uso conservatoria, la copia autentica o estratto autentico del testamento (se si tratta di successione testamentaria) con la nota di trascrizione in doppio originale.

Si precisa che non tutti i Comuni rilasciano il certificato di morte uso conservatoria, come ad esempio il Comune di Roma. Non è possibile sapere in anticipo se un Comune lo rilascia, poiché ciò è a loro discrezione. Tuttavia, anche il semplice certificato di morte dovrebbe essere idoneo all’uso.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

6 commenti per "Cos’è e quando serve il Certificato di morte uso Conservatoria?"

  • Giovanna Bertolino ha detto:

    Mi spiego meglio Io ho presentato il certificato di morte di mia madre al notaio di cui mi ha chiesto 600.00 per la trascrizione BUONA SERATA

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanna, il costo di 600 euro è possibile in quanto in esso, oltre al compenso del notaio, devono essere considerate le imposte ipotecarie. Le suggeriamo di richiedere più preventivi da diversi notai in modo tale da poter scegliere l’importo più vantaggioso per lei. Cordiali saluti.

  • Bertolino Giovanna ha detto:

    Buona sera io per questo documento e’ stato chiesto 600.00 e’ possibile? La ringrazio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanna, è possibile che la cifra le sia stata richiesta anche per altri adempimenti? Le poniamo questa domanda perché tale importo è eccessivo per la sola richiesta del documento. Infatti, nel nostro e-commerce VisureItalia è possibile richiederlo online al costo di € 30,50, specificando nel campo NOTE che il certificato serve ad uso conservatoria. Cordiali saluti.

  • Roberto Cencio ha detto:

    Mio padre è morto nel 2008.Mio fratello ed io abbiamo ereditato un bilocale in montagna.Ora io voglio vendere la mia parte.Il notaio chiede tra gli altri documenti anche questo, dicendo che la trascrizione di tale documento costo 500 euro.E’possibile?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Roberto, è possibile in quanto nel costo, oltre al compenso del notaio, devono essere considerate le imposte ipotecarie. Cordiali saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *