Categoria catastale C1: requisiti e caratteristiche degli immobili in categoria C1

Categoria catastale C1: requisiti e caratteristiche degli immobili in categoria C1

La categoria catastale C solitamente viene utilizzata per definire quei locali a uso commerciali che rientrano nella definizione di “bottega”. Secondo le norme quindi, fanno parte della categoria catastale c1 quei negozi (immaginiamo soprattutto i piccoli negozi di quartiere, cosi comuni nei centri storici delle nostre città) dedicati al commercio diretto, locali dove i titolari conducono affari e nei quali viene esercitata la vendita diretta al pubblico.

Categoria Catastale C1: caratteristiche della classe catastale, calcolo tasse e differenze con la categoria catastale C2

Indice

  1. Quali sono le categorie catastali degli immobili?
  2. Come conoscere la categoria catastale di un immobile?
  3. Come richiedere una visura catastale e scoprire la categoria catastale dell’immobile?
  4. Categoria Catastale C1: quali sono gli immobili compresi in categoria C1?
  5. Differenza tra categoria catastale c1 e c2.
  6. Consistenza Catastale.
  7. Come si calcola la consistenza catastale di un immobile in categoria C1?
  8. Cambio categoria catastale: come e perché cambiare categoria catastale?
  9. Tasse da pagare collegate alla categoria catastale di riferimento

Quali sono le categorie catastali degli immobili?

Gli immobili sono un elemento fondamentale nella società italiana, per questo, il Regio Decreto numero 652 del 13 Aprile 1939 e le norme che hanno istituito il Nuovo Catasto Edilizio Urbano, hanno regolato e normato la materia istituendo la classificazione catastale degli immobili.

La classificazione è utile (anzi, fondamentale) a identificare chiaramente un immobile, ma sopratutto serve per determinare la rendita catastale a questo collegata. Nella nostra società infatti, gli immobili sono considerati dalla burocrazia in base al valore economico insito nella struttura, valore sul quale vengono poi calcolate tasse e imposte come IMU o imposte di successione.

Ma torniamo alla domanda di questo paragrafo. Quali sono le categorie catastali?

Le categorie catastali sono indicate e suddivise in gruppi precisi. A ogni gruppo viene assegnata una lettera e un numero, elementi che ne aiutano l’identificazione.

La categorie catastali sono:

  • A immobili uso di abitazioni o assimilabili
  • B immobili uso di alloggi collettivi
  • C destinazione ordinaria commerciale e varie
  • D immobili a destinazione speciale
  • E immobili a destinazione particolare

Oltre queste categorie, che possiamo definire “classiche”, o comunque in grado di generare reddito, il nostro ordinamento ne considera una settima. La categoria catastale F, specifica per Aree Urbane, che viene utilizzata per indicare immobile privi di rendita catastale.

Come conoscere la categoria catastale di un immobile?

Essere a conoscenza della categoria catastale di una casa è un informazione estremamente utile (sopratutto quando si sta valutando l’acquisto di un immobile ndr). Conoscere la categoria è l’unico modo di calcolare correttamente la rendita catastale. Per scoprire a quale categoria appartiene una casa è sufficiente controllare l’atto d’acquisto.

Non sempre però siamo in possesso di questo importante atto (magari è stato smarrito e noi abbiamo urgenza di reperire le informazioni sulla categoria catastale), nel caso non si sia in possesso dell’atto d’acquisto sarà necessario richiedere una visura catastale.

Come richiedere una visura catastale e scoprire la categoria catastale dell’immobile?

Come anticipato, attraverso una visura catastale è possibile fare una indagine catastale su un immobile e conoscere la categoria catastale a cui appartiene. Questa informazione è reperibile sia se la visura viene fatta sull’intestatario dell’immobile sia se viene effettuata attraverso i dati catastali dell’immobile.

Visura catastale immobileRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura catastale immobile
Visura catastale persona giuridicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura catastale persona giuridica
Visura catastale persona fisicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura catastale persona fisica

Le visure catastali richieste su VisureItalia vengono inviate via email in formato pdf e hanno consegna immediata. Il costo è di 7,00 euro, Iva e tasse comprese.

Categoria Catastale C1: quali sono gli immobili compresi in categoria C1?

Come abbiamo già avuto modo di vedere, rientrano nella categoria catastale C1 tutti gli immobili rientranti nella definizione di Negozio e Bottega. Più nel dettaglio, la categoria c1 indica tutti quei fabbricati minori di un magazzino (il magazzino è infatti incluso nella categoria catastale C2).

Differenza tra categoria catastale c1 e c2

Spesso, sopratutto i non addetti ai lavori, fanno molta confusione quando si parla di categorie catastali, In particolare suscita non poco difficoltà la corretta definizione e la giusta differenziazione delle categorie C1 e C2.

Entrambe appartengono agli immobili del gruppo C. Ma la Categoria Catastale C1 indica un negozio, o comunque un immobile dove si svolge un’attività commerciale di vendita. In categoria catastale C2 invece rientrano i soli Magazzini, che altro non sono che locali adibiti al solo stoccaggio e rimessaggio di merci e prodotti.

Consistenza Catastale

Con il termine tecnico di consistenza catastale si indica la grandezza esatta dell’immobile da punto di vista catastale calcolata utilizzando un parametro X definito come unità base di misura. La corretta definizione della consistenza catastale è un elemento fondante il sistema fiscale italiano. Le tasse sugli immobili (casa, negozio, magazzino etc) vengono calcolate sulla base della dimensione esatta della struttura esaminata.

Come si calcola la consistenza catastale di un immobile in categoria C1?

In categoria C1 rientrano gli immobili ad uso principale di negozio o bottega. Questa categoria, per quanto riguarda la consistenza catastale, risulta come una sorta di eccezione rispetto agli altri locali compresi in categoria C.

Per i locali compresi in C la consistenza catastale è “semplicemente” la superficie netta dei locali, mentre per botteghe e negozi ricadenti in categoria catastale c1, la consistenza viene calcolata considerando per intero i metri quadrati dei locali principali utilizzati per l’attività commerciale, a questi deve essere sommata la superficie dei locali accessori, ma solo in rapporto a un preciso valore percentuale variabile tra il 20 per cento e il 50 per cento.

Cambio categoria catastale: come e perché cambiare categoria catastale?

Variare o cambiare la categoria catastale di un immobile è un’attività abbastanza semplice. Ogni giorno, in Italia, diverse decine di immobile, cambiano la loro categoria catastale.

Per cambiare o variare la categoria è sufficiente richiedere una variazione catastale, un atto di aggiornamento della pianta al catasto che viene effettuato da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere mediante una specifica procedura tecnica chiamata DOCFA.

Una caso tipico di variazione della categoria catastale è quello del proprietario di un magazzino che per ottenere maggiori soluzioni di profitto decide di “trasformare” la categoria C2 in una categoria C1. I negozi e le botteghe potrebbero avere infatti maggiori possibilità di essere piazzati nel mercato degli affitti.

Tasse da pagare collegate alla categoria catastale di riferimento

Tra le prime righe dell’articolo abbiamo indicato come la categoria catastale sia un elemento fondamentale per il corretto calcolo delle tasse e delle imposte. Imposte e tasse sugli immobili sono elaborate a partire dalla rendita catastale di riferimento di uno specifico immobile che tiene conto delle caratteristiche dell’edificio e della qualità urbana del contesto in cui l’immobile si trova collocato.

Anche la presenza di servizi o d’infrastrutture specifiche quindi interviene nel calcolo di tasse e imposte, anche se indirettamente.

Secondo questo ragionamento quindi, due immobili entrambi ricadenti in categoria catastale C1 ma situati in due diverse zone del paese o di una medesima città si ritroveranno a pagare tasse diverse, in quanto il negozio che si trova in centro a Milano avrà un valore maggiore di un negozio situato in periferia.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

66 commenti per "Categoria catastale C1: requisiti e caratteristiche degli immobili in categoria C1"

  • Lorenzo ha detto:

    Gent. Dott. Marras
    Avrei una domanda da porle:
    Dovrei acquistare un locale attualmente C1 di 50mq ed utilizzarlo come magazzino deposito (C2). Sono tanto più alte le tasse da pagare rispetto ad un C2 oppure mi conviene cambiare destinazione d’uso da C1 a C2 che suppongo abbia un costo elevato

    Grazie
    Cordiali saluti.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Lorenzo, le consigliamo di chiedere supporto ad un commercialista, le saprà fornire indicazioni in merito alla sua situazione specifica. Cordiali saluti.

  • Pino ha detto:

    Salve, ho un immobile dichiarato al momento della costruzione C1 per un eventuale esigenza. In attesa che venga dichiarato dal comune e dalla asl competente per aprire una attività commerciale. Al momento in quale categoria devo pagare le tasse IMU eTari. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Pino, in questi casi potrebbe esserle di supporto il suo commercialista, le saprà fornire indicazioni in merito alla sua situazione specifica. Cordiali saluti.

  • Carmels ha detto:

    Ho stipulato contratto di fitto per agenzia immobiliare ma mi sono accorta da visura che la particella risulta soppressa…. Cosa vuol dire?? Grazie

  • Fiorella ha detto:

    Buonasera, ho un fabbricato cat.c01 dato in comodato gratuito (registrato) a mio figlio, vorrei sapere se posso applicare aliquota imu ridotta. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Fiorella, il sito web dell’Agenzia delle Entrate riporta quanto segue: “la legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 10, della legge 208/2015) prevede che la base imponibile ai fini IMU/TASI possa essere ridotta del 50% per le unità immobiliari (ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta, entro il primo grado, che le utilizzano come abitazione principale. Per usufruire di tale agevolazione, inoltre, è necessario registrare il contratto di comodato”. Per tutte le specifiche in merito alla sua casistica le suggeriamo di rivolgersi ad un CAF o ad un commercialista che possa analizzare più nel dettaglio la sua situazione e chiarire ulteriori eventuali dubbi. Cordiali saluti.

  • Teresa ha detto:

    Buon pomeriggio mi trovo ad acquistare un locale x uso cantina ,ma è in categoria C1 ,posso avere agevolazioni x la prima casa? La pertinenza si trova 3metri dalla mia abitazione

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Teresa, per questo tipo di indicazioni è necessario confrontarsi con il notaio. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    Buongiorno, sono interessato all’acquisto di un appartamento attualmente al catasto con categoria C1. Conviene cambiare in catasto la categoria prima dell’acquisto e definire l’acquisto di un appartamento? Se può cambiare al catasto senza regolarizzare la posizione in comune?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, le suggeriamo di rivolgersi ad un geometra per verificare se sia fattibile un cambio di categoria catastale e valutare quindi le opzioni più convenienti. Cordiali saluti.

  • LANGONE ANTONIO ha detto:

    Ho letto molti quesiti: ne ho uno anch’io se posso. Sto tentando di comprare un locale in un centro commerciale – accatastato – categoria C1. Una parte di questo locale la lascio C1 ed una parte la vorrei fittare quale studio per uno psicologo. Dividerei la stanza con una parete in legno. Per l’intero locale continuerei a pagare le tasse quale locale C1. Posso farlo ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, in questo caso le suggeriamo di confrontarsi con il Suo commercialista, in modo che possa analizzare il suo caso specifico. Cordiali saluti.

  • Antonino ha detto:

    Buonasera,ho un fondo c1 non utilizzabile a Siena,molto luminoso e con 3 ingressi,è possibile fare cambio uso destinazione ad monolocale?Ufficiosamente ci hanno detto che essendo nel centro storico,l’ingresso devo necessariamente essere dall’ ingresso principale dello stabile,e invece è impossibile in quanto c è un altra attività in mezzo tra l ingresso del portone principale e il mio negozio.Grazie.Antonio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonino, per verificare la fattibilità di questo cambio di destinazione d’uso è necessario consultare il Piano Urbanistico Comunale. Per tal motivo le suggeriamo di rivolgersi presso l’Ufficio tecnico del Comune in cui è ubicato l’immobile. Cordiali saluti.

  • Hassan ha detto:

    Gentile Sig.r Marras
    Ho comparto un appartamento all’asta :
    Appartamento: N.C.E.U. del Comune di Calusco D’Adda (BG), codice B434, Foglio 5, particella
    3265, subalterno 3, Via delle valli 2, p.t., categoria A/2, classe 2, consistenza 5,5 vani, rendita Euro
    568,10;
    Confini immobile: da nord in senso orario: mappale 3265 sub 1 su tre lati e mappale 3265 sub 2.
    – Magazzeno: N.C.E.U. del Comune di Calusco D’Adda (BG), codice B434, Foglio 5, particella
    3265, subalterno 6, Via delle valli 2, piano int., categoria C/1, classe 3, mq. 89, rendita 1.907,53;
    Confini immobile: da nord in senso orario: cortile comune, mappale 3265 sub 7, muri perimetrali su
    tre lati, mappali 3265 sub. 1 e 8.
    – Autorimessa: N.C.E.U. del Comune di Calusco D’Adda (BG), codice B434, Foglio 5, particella
    3265, subalterno 8, Via delle valli 2, piano int., categoria C/6, classe 2, consistenza 28 mq, rendita
    Euro 52,06;
    Confini immobile: da nord in senso orario: mappale 3265 sub 9, corte comune, mappale 3265
    subalterni 6, 1, 6 ed 1.
    Posso cambiare l’uso di magazzino a un ripostiglio.
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Hassan, in linea generale si deve richiedere l’autorizzazione al Comune solo in caso di cambio di destinazione d’uso che comporta la modifica delle finalità di utilizzo iniziali con il passaggio ad una categoria funzionale diversa (ad esempio, da ufficio ad abitazione). Nel caso in cui, invece, non si proceda con un cambio di categoria, non serve nessuna autorizzazione comunale, ma è sufficiente effettuare il cambio al Catasto in caso di modifica della disposizione dei locali, delle dimensioni e così via. Le suggeriamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato come un geometra o un ingegnere che possa effettuare una valutazione più precisa sul suo caso. Cordiali saluti.

  • Maurizio Bastianelli ha detto:

    Ho un locale accatastato come negozio C1 e adesso da negozio abbiamo affittato come ristorante che è sempre C1
    Abbiamo fatto regolare cambio di uso in comune ed è tutto a posto
    Essendo sempre categoria catastale C1 al catasto occorre fare la variazione catastale? Se si su quale motivazione che la categoria non cambia?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maurizio, analizzando le diverse categorie catastali, la categoria C1 risulta idonea allo svolgimento dell’attività indicata e per questo non dovrebbe essere necessaria alcuna variazione al Catasto. Cordiali saluti.

  • andrea ha detto:

    Buongiorno, devo affittare un locale in categoria C1 , devo mettere a norma l’impianto elettrico o posso farlo fare all’inquilino, in base alle sue esigenze ?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Andrea, si tratta di un quesito particolare che richiede la consulenza con un legale specializzato in locazioni commerciali. Cordiali saluti.

  • Gabriele ha detto:

    Buongiorno dott. Marras,
    ho appena ereditato un edificio rurale accatastato C2 appartente a mio zio, imprenditore agricolo ora deceduto.
    L’edificio al suo interno è stato adibito, oltre a deposito attrezzi, con ulteriori 2 appartementi abitabili suddivisi in 2 livelli mai dichiarati a catasto.
    Non avendo la possibilità di continuare l’attività, come potrei cambiare la destinazione d’uso del locale ereditato?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gabriele, le suggeriamo di rivolgersi ad un geometra o altro tecnico abilitato, affinché analizzi la sua situazione e possa fornirle indicazioni sulla fattibilità di un cambio di destinazione d’uso e sulla regolazione degli immobili non accatastati. Cordiali saluti.

  • Alessandro ha detto:

    Salve,
    Vorrei aprire un laboratorio fotografico dove fare i miei lavori privati ma con la possibilità di affittare delle postazioni di coworking a terzi, non ho intenzione di fare vendita al pubblico, quindi niente negozio. Cercando negli affitti a quale categoria catastale devo indirizzarmi? C3, A10 o altro? Sentendo varie voci non mi è chiaro quale categoria catastale sarebbe più indicata per svolgere entrambe le attività. Inoltre, a livello di costi di utenze, TARI, ecc. quale sarebbe la soluzione più economica? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Alessandro, in questi casi potrebbe esserle di supporto il suo commercialista, le saprà fornire indicazioni in merito alla sua situazione specifica. Cordiali saluti.

  • Davide ha detto:

    Gentile Sig.r Marras,
    vorrei aprire un locale per stampanti 3D e lavorazione di alcune ceramiche a mano.
    C3 nel mio paese praticamente non esistono e nessuno vuole farmi effettuare il cambio catastale.

    Ho trovato un locale in C1 e parlando con il proprietario pare che sia tutto a norma, ma anche in questo caso non vuole effettuare il cambio catastale.
    Ho cercato un po’, ma le notizie sono molto limitate e i geometri della zona non si intendono di questo nuovo settore, quindi mi lasciano con più dubbi di prima.

    Sarebbe possibile aprire la mia attività in un C1?
    Ovviamente se C1 richiede per forza uno spazio per la vendita al dettaglio non è un problema, perchè il locale in questione è molto grande e potrei facilmente adibirne una porzione a spazio per la clientela.

    ringrazio tanto
    DB

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Davide, per avere certezza che il locale di suo interesse possa essere utilizzato per l’attività che intende svolgere, le suggeriamo di richiedere maggiori informazioni presso il Comune in cui è ubicata l’unità immobiliare. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buon giorno vorrei un consiglio (lo compro x affare)dovrei comprare un locale C/1 con agibilità ma declassare perché redd catastale molto alto quale tasse si pagano se lo faccio fare C/2 quali tasse si pagano poi conviene fare se si può fare la pertinenza abitando 700-800 metri distante distinti saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, in merito alla fattibilità e alla convenienza del declassamento e della eventuale pertinenza, le suggeriamo di rivolgersi ad un geometra che saprà fornirle informazioni dettagliate in merito. Dovrà considerare, inoltre, che se dovesse decidere di declassare tale immobile, nel caso dovesse rivenderlo in futuro, andrebbe in perdita. Cordali saluti.

  • Roberto ha detto:

    Salve, secondo lei è possibile svolgere l’attività di riparazione computer e smartphone in un locale c3? Io come partita iva rientro in artigiano.
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Roberto, un’attività di questo tipo potrebbe ricadere nella categoria C/1 o C/3. Le suggeriamo di chiedere conferma al Comune sull’idoneità dell’immobile per l’attività che intende svolgere. Cordiali saluti.

  • Ferdinando ha detto:

    Buonasera,nell’avviso di pagamento Tari che mi ha inviato il comune per la mia abitazione (che è appunto una casa…..e non un locale commerciale) c’è scritto “Categoria C1 – Locali ed Aree ad uso abitativo”.
    Ora qui leggo che nella categoria C1 rientrano gli immobili commerciali, mentre a me, associato alla stessa categoria C1 è espressamente indicato l’uso abitativo.
    Che significa?
    Dov’è l’errore?
    La categoria C1 è riferita solo agli immobili commerciali o può far riferimento anche ad abitazioni?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Ferdinando, effettivamente quella che ci descrive sembra essere una situazione anomala. Il Comune di competenza, infatti, potrebbe aver commesso degli errori in fase di inserimento dei suoi dati. Le suggeriamo pertanto di recarsi presso il Comune munito di una copia della visura catastale aggiornata, documento che può richiedere in pochi secondi sul nostro sito. Cordiali saluti.

  • Emanuela ha detto:

    Salve,
    Sto acquistando un immobile con categoria catastale C1 ma non per svolgere attività ma per affittarlo in tal caso dovrei pagare ‘IMU e TARI?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Emanuela, l’IMU è a carico del proprietario dell’immobile, mentre la TARI è dovuta da chi possiede o detiene a qualsiasi titolo l’immobile. Cordiali saluti.

  • Emanuele ha detto:

    Salve,

    Un locale con destinazione C1 può essere acquistato per destinarlo ad un’attività di pastificio produzione e vendita? E nel caso in cui il regolamento di condominio non preveda cambi di destinazione.

    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Emanuele, potrebbe rientrarvi come attività, ma prima di procedere con l’acquisto le suggeriamo di confrontarsi con l’Ufficio tecnico del Comune ed eventualmente anche con l’amministratore di condominio. Cordiali saluti.

  • Alessandra ha detto:

    Buongiorno,
    Io vorrei aprire una sartoria di riparazioni, rientra nella classe C1 visto che per definizione ne fanno parte anche le botteghe?

    Grazie per la risposta

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessandra. un’attività di questo tipo potrebbe ricadere nella categoria C/1 o C/3. Le suggeriamo di chiedere conferma al Comune sull’idoneità di tali categorie catastali per l’attività che intende svolgere. Cordiali saluti.

  • Gianfranco ha detto:

    buon pomeriggio, un cliente che possiede un immobile accatastato C/1, iscritto in bilancio in contabilità ordinaria, destinato alla sua attività commerciale, deve pagare per intero, cioè all’aliquota massima l’imposta IMU su questo bene?

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Gianfranco, a quanto ci risulta l’imposta IMU anche in questa situazione deve essere saldata per intero. Per tutte le specifiche le suggeriamo di rivolgersi all’Ufficio competente del Comune di riferimento. Cordiali saluti.

  • Paolo Spoltore ha detto:

    Buongiorno vorrei acquistare un C1 ma non fare attività di vendita e tenerlo come luogo e magazzino privato. Devo comunque pagare le tasse ? Come si chiama la tassa che devo pagare? É relativa IMU o cosa?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Paolo, essendo comunque un locale commerciale dovrà provvedere al pagamento dell’IMU e della TARI in base alla tipologia specifica dell’immobile. Per tutte le specifiche in merito, inoltre, le suggeriamo di richiedere ulteriori informazioni al Suo Comune. Cordiali saluti.

  • Cadente Luigi ha detto:

    La categoria C1 in un paese le strutture dei locali, tipo l’altezza del soffitto, e tante altre misure che vengono richieste dovute alla sicurezza dei condomini, dai controlli richiesti dall’ufficio prevenzione e rischi delle ASL.

  • Stefano ha detto:

    Salve uno stesso locale è divisibile in due categorie catastali diverse? Per esempio tot metri quadri c3, e tot metri quadri c1 ? Vorrei fare un laboratorio artigianale con punto vendita insieme.. grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Stefano, le suggeriamo di verificare con il Suo geometra se sia possibile un frazionamento. Cordiali saluti.

  • alberto ha detto:

    una domanda. ho un immobile (ristorante) che si trova in centro storico Cat.C1–di mq.150 + cucina 70 mq come si calcola la rendita catastale per le imposte ?
    Inoltre ho un immobile che dista oltre 1 Km. dal paese in una zona di campagna di mq. 250 non tramezzati, con copertura a eternit,accatastato come C1 ,come si calcola la rendita catastale anche per vedere le differenze tra i due C1 grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alberto, il calcolo della rendita catastale viene effettuato moltiplicando la consistenza per la tariffa unitaria specifica per Comune, zona censuaria e corrispondente alla categoria e classe. La rendita catastale è compresa tra i dati contenuti nella visura catastale che può richiedere su VisureItalia. Cordiali saluti.

  • Massimiliano Palma ha detto:

    Buongiorno,

    vorrei acquistare un locale C1 ad uso studio personale. Questa destinazione d’uso può rientrare nella categoria C1?

    Grazie e buona giornata
    MP

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimiliano, gli Uffici e studi privati hanno categoria catastale A/10, mentre in C/1 rientrano Negozi e botteghe. Cordiali saluti.

  • Maria ha detto:

    Buongiorno, sono purtroppo comproprietaria di locale che è accatastato come negozio C1, con valore catastale di 50.000 ma che per mercato e zona, non è vendibile a più di 25000. Il locale è in condizioni disastrose, senza intonaco, dubito ci sia impianto elettrico ed idraulico e non è utilizzato più da 30 anni. Una persona vorrebbe acquistarlo, e utilizzarlo come deposito. Il cambio della categoria catastale permetterebbe almeno un ribassamento del valore catastale, o incorreremmo pure in un accertamento?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria, il declassamento, oltre ad essere necessario per il cambio di destinazione d’uso, potrebbe determinare una diminuzione della rendita e, quindi, essere una soluzione alla sua situazione. Tuttavia, prima di effettuare qualsiasi modifica, le suggeriamo di confrontarsi con un tecnico o un notaio, poiché potrebbero trovare un’altra soluzione per vendere al prezzo del valore catastale. Cordiali saluti.

  • Simonetta ha detto:

    Buongiorno per aprire una ludoteca aperta a bambini che tipologia di immobile devo ricercare? C1 o C2? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Simonetta, tra le due la più indicata è la categoria C/1. Tuttavia, le suggeriamo di chiedere conferma al Comune sull’idoneità di tale categoria catastale per l’attività che intende svolgere. Cordiali saluti.

  • raffaele ha detto:

    Gentile Sig.Marras,

    io ho visto un negozio in affitto per fare un take away che e’accatastato C1, dunque l’altezza del locale e’inferiore ai 3m (da considerare che l’edificio non e’di nuova costruzione). Mi domandavo se la mia Scia inizio lavoro verra’ approvata anche se l’altezza e’ inferiore ai 3m?

    La ringrazio,
    Raffaele

    • Redazione ha detto:

      Gentile Raffaele, è probabile che questa non venga approvata. Inoltre, oltre al Comune, ci sarebbe da considerare se il locale è conforme i requisiti igienico-sanitari previsti per i luoghi di lavoro. Prima di procedere con l’affitto, le suggeriamo di verificare la relativa normativa. Cordiali saluti.

  • Massimo ha detto:

    Salve, secondo la Vs. esperienza, è possibile richiedere una variazione da un’immobile A10 a C1?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimo, l’accettazione o meno di questo tipo di variazioni dipende dal Piano Urbanistico Comunale e dalle relative norme di attuazione. Le suggeriamo, quindi, di verificare presso l’Ufficio Edilizia Privata del Comune se è possibile attuare un cambio di destinazione d’uso del fabbricato. Cordiali saluti.

  • Alessandro ha detto:

    Sto valutando l’acquisto di un locale che è accatastato come C1 ma attualmente inutilizzato. Il locale si trova molto vicino alla mia abitazione. Il mio desiderio sarebbe di metterci una poltrona e una scrivania per uso esclusivamente personale (non commerciale) ed inoltre posteggiare la mia macchina nello spazio rimanente. Questi usi sarebbero compatibili con la categoria C1?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Alessandro, da quanto ci racconta, essendo l’uso esclusivamente personale non dovrebbe andare in conflitto con la destinazione dell’immobile. Piuttosto, le consigliamo di verificare quanto ammonteranno le tasse derivanti dal possesso di un immobile con questa categoria catastale. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Gentile dott. Marras,
    dall’Agenzia delle Entrate, ho ricevuto un avviso di accertamento sul classamento e rendita catastale, a seguito della presentazione DOCFA – Dichiarazione di Variazione per aggiornamento e destinazione, da negozio a Deposito ; considerato che con il rilascio del (PdC) permesso di costruire, il Comune ha autorizzato il cambio di destinazione d’uso da negozio a deposito; motivo della causale DOCFA, per variazione catastale della destinazione da C1 a C2 uso Deposito; a distanza di due anni dalla registrazione catastale, le verifiche effettuate dall’Agenzia E, hanno comportato la modifica e il ripristino della categoria e rendita catastale proposta da € 140,00 a quella accertata di €1.480,00, determinato su metodologie comparative di altre unità immobiliari limitrofe, simili, tipologia, schema, servizi, dotazioni impiantistiche, ecc. il locale da diversi anni è in disuso, non più adibito ad attività commerciale e privo di utenza non domestica.
    come dovrei agire e comportarmi!! attendo riscontro, saluti!
    Antonio

  • Marco Mancini ha detto:

    Gentile Sig.r Marras,
    un questito. Dato un negozio al piano terra C1 e un magazzino interrato C2. Cosa si deve fare per trasformare in negozio (con accesso al pubblico) anche il piano interrato adibito catastalmente a magazzino C2?

    Grazie,
    MM

    • Redazione ha detto:

      Gentile Marco, per capire se questa trasformazione sia possibile è necessario verificare il piano urbanistico della zona in cui è ubicato l’immobile. Le suggeriamo di rivolgersi all’Ufficio tecnico del Comune per avere maggiori informazioni in merito. Cordiali saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *