Categoria Catastale A6: perché è stata soppressa?

Categoria Catastale A6: perché è stata soppressa?

Fra le categorie catastali che nel corso degli anni sono state oggetto di revisione rientra anche la A/6. Analizziamo nel nostro articolo tutto quello che c’è da sapere su questa tipologia di immobile a partire dal motivo per il quale la categoria catastale A6 è stata soppressa.

INDICE:

  1. Quali sono le caratteristiche della categoria catastale a6?
  2. Quali sono i requisiti di un immobile A6?
  3. Dove trovare la categoria di un immobile?
  4. La categoria catastale a6 è ammessa al Superbonus?
  5. Cos’è la categoria catastale a7?

Quali sono le caratteristiche della categoria catastale A6?

La categoria catastale A6 si riferisce ai fabbricati rurali ad uso abitativo, quindi quelli che sono considerati come abitazioni di tipo rurale. La categoria A6, inoltre, è stata soppressa in quanto non può oggi rappresentare una categoria catastale di tipo abitativo dato che, ad esempio, non dispone di alcuni servizi indispensabili. In particolare, come specificato nella circolare del Ministero delle Finanze n.5 del 14 Marzo del 1992, la categoria catastale A6, insieme alla A5, è stata soppressa.

Dunque rimangono accatastati quegli immobili già presenti nella banca dati del Catasto fino a quando non si richiede la variazione ad un classamento più adeguato. Nel caso in cui tale categoria non abbia subito nel corso degli anni nessun riadattamento, inoltre, può essere classificata secondo la precedente categoria catastale ritenuta più povera, ossia la A/4.

Quali sono i requisiti di un immobile A6?

I fabbricati rurali definiti dalla categoria catastale A6 devono rispondere a dei requisiti specifici. Per cominciare, l’edificio deve essere utilizzato come abitazione. Il proprietario o colui che detiene un diritto reale deve utilizzarlo anche per esigenze legate all’attività agricola oppure l’abitazione rurale può essere attribuita a chi detiene in affitto il terreno su cui si è costruito il fabbricato.

Gli edifici rurali possono essere anche abitati da persone che percepiscono una pensione a seguito dello svolgimento di attività agricola. In alternativa possono essere abitati da soci o amministratori di società agricole, se in possesso della qualifica di imprenditori agricoli. Infine, il terreno a cui è riferito il fabbricato deve avere una superficie di almeno 10.000 mq e deve essere iscritto al Catasto dei terreni.

Dove trovare la categoria di un immobile?

Si può consultare questa informazione nella visura catastale. La categoria catastale, inoltre, è reperibile sia se la visura viene fatta sull’intestatario dell’immobile sia se è svolta con i dati catastali dell’immobile:

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Visura catastale persona giuridicaRichiedilo qui

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Visura catastale persona giuridica

La visura catastale immobile consiste in una ricerca eseguita attraverso i dati catastali dell’unità immobiliare. Oltre alla categoria catastale, la visura catastale per immobile riporta anche:

  • superficie catastale in metri quadri,
  • classe e rendita catastale,
  • dati anagrafici degli intestatari dell’immobile,
  • natura e quote dei diritti reali,
  • variazioni catastali,
  • note sugli atti di provenienza.

Se l’indagine, invece, si svolge su un soggetto, si deve richiedere una visura catastale per persona fisica e giuridica. Quest’ultima consente di estrarre i dati sugli immobili intestati ad una persona. In tal caso, in aggiunta alla categoria, le informazioni riportate nel documento sono le seguenti:

  • dati catastali degli immobili,
  • superfici catastali,
  • rendita catastale,
  • intestatari degli immobili e relative quote.

La categoria catastale A6 è ammessa al Superbonus?

Sono ammesse al Superbonus 110% le abitazioni che rientrano nelle seguenti categorie:

  • A/2 – Abitazioni di tipo civile
  • A/3 – Abitazioni di tipo economico
  • A/4 – Abitazioni di tipo popolare
  • A/5 – Abitazioni di tipo ultrapopolare
  • A/6 – Abitazioni di tipo rurale
  • A/7 – Abitazioni in villini
  • A/11 – Abitazioni ed alloggi tipici. 

A queste appena indicate si aggiungono quelle accatastate in F/2 e F/4, in B/1, B/2 e D/4 (se i beneficiari svolgano attività assistenziali o di tipo sociosanitario) e tutte le unità che rientreranno nelle categorie A/2-3-4-5-6-7-11 a conclusione dei lavori.

Cos’è la categoria catastale a7?

La categoria A7 comprende le abitazioni in villini con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di un fabbricato di tipo civile o economico. Devono essere dotate, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree esterne ad uso esclusivo come ad esempio un giardino.

Si tratta di immobili, inoltre, che rispondono ai parametri riferiti ad ogni zona territoriale omogenea e al numero delle unità immobiliari abitative presenti nel fabbricato (ad eccezione dei fabbricati a schiera) oltre il quale l’immobile non si può classificare in A/7. Inoltre non è contemplata la compresenza di unità immobiliari a destinazione commerciale o a destinazione diversa da quelle rientranti nelle categorie C/6 e C/7.

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Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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12 commenti per "Categoria Catastale A6: perché è stata soppressa?"

  • CARLO ABBATE ha detto:

    è tutto un casino legalizzato – se categoria c/6 non esiste più è possibile fare un regolare contratto di affitto per un c/6 ad uso box traendone una rendita?
    Credo proprio che non sia possibile vorrei avere il vostro conforto – grazie

  • Paolo ha detto:

    Buongiorno, ho ereditato un immobile in categoria A6 ed ho effettuato lavori di ristrutturazione e adesso vorrei venderlo. Il Notaio mi ha detto che devo cambiare categoria. Come avviene questo cambiamento? Mi devo rivolgere ad un tecnico per il Docfa?
    Grazie

  • Valentina ha detto:

    Buongiorno.Se un terreno risulta abbia un fabbricato rurale, perciò rientra in categoria A/6, ma in realtà ha solo un rudere perciò dovrebbe rientrare in categoria F/2, si può vendere senza fare il cambio di destinazione d’uso e questa va a carico degli acquirenti? Valentina, grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Valentina, sicuramente la trasformazione d’uso dell’immobile non sarebbe a carico dell’acquirente. Le suggeriamo di rivolgersi al notaio e allo stesso tempo confrontarsi con l’acquirente per valutare se sia il caso di avviare le procedure di cambio di destinazione d’uso. Cordiali saluti.

  • Giovanni Catta ha detto:

    Mia moglie ha ereditato immobile nell’abitato urbano, di 1.300 abitanti, classificazione catastale A/6 fatta da oltre 60 anni, immobile privo da sempre di luce, acqua, allacci fognari,pavimenti e intonaci, da oltre 10 anni è crollato pure il tetto, in pratica rudere totale, essendo classificato A/6, Comune sta chiedendo pagamento Imu degli ultimi 5 anni, domanda? stato di fatto, autocertificazione e relazione tecnica certificano lo stato di rudere, immobile collabente, perchè il Comune non accetta stato di fatto? chiedo aiuto per riferimenti giuridici, Ringrazio per Vs collaborazione

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Giovanni, quella descritta ci sembra una situazione inusuale in quanto, alla presenza di una relazione sottoscritta da un tecnico che certifichi lo stato di rudere dell’immobile, l’Ufficio tecnico del Comune dovrebbe prendere atto di tale condizione. Le suggeriamo pertanto di rivolgersi ad un legale che possa analizzare nel dettaglio la sua situazione e indicarle come procedere. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buonasera, le formulo i seguenti quesiti: a) Sono proprietario di un’azienda agricola già rurale, categoria catastale A/6 b) la rendita catastatale attribuita è 832.79, come è stata calcolata? c) se la stessa unità immobiliare fosse accatastata A/6, già correttamente censiti al Catasto dei Fabbricati, è possibile presentare all’Ufficio provinciale – Territorio la richiesta di iscrizione negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità, la rendita cambierebbe? d) quale sarebbe la rendita da applicare a tale tipologia di immobile? La ringrazio per l’attenzione, resto in attesa e la saluto cordialmente. Giuseppe.

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Giuseppe, la rendita viene calcolata dal Catasto e cambia in caso di variazione della categoria catastale. Le suggeriamo di rivolgersi ad un un tecnico abilitato come un geometra per verificare nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Carlo ha detto:

    Buongiorno, dato che la categoria catastale A/6 è stata soppressa, le formulo i seguenti quesiti: a) è possibile che risultino immobili intestati a persone non agricoltori, con tale categoria? b) la rendita risultante come è stata calcolata? c) se la stessa unità immobiliare fosse accatastata A/4 la rendita cambierebbe? 6)quale sarebbe la rendita da applicare a tale tipologia di immobile? Ringrazio per l’attenzione resto in attesa e la saluto cordialmente. Carlo. M.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Carlo, è possibile che tali immobili risultino intestati a persone non agricoltori, in quanto ad esempio potrebbero essere stati trasferiti agli eredi (non agricoltori). Per quanto riguarda la rendita, invece, questa viene calcolata dal catasto e cambierebbe in caso di variazione della categoria catastale. Le suggeriamo di rivolgersi ad un geometra per verificare la fattibilità di un eventuale cambio di categoria catastale e le relative conseguenze. Cordiali saluti.

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