Qual è il nuovo catasto dei ghiacciai italiani?
Il nuovo catasto dei ghiacciai italiani è pronto e rivela tutto sullo stato delle montagne alpine del bel paese, attraverso 903 corpi glaciali.
Nuovo catasto dei ghiacciai
È stato presentato ieri durante il 19° Alpine Glaciology Meeting, il più importante convegno europeo di Glaciologia presso l’Università degli Studi di Milano. Il nuovo catasto dei ghiacciai italiani è un vero e proprio censimento nazionale, il primo dopo il 1962, che rivela lo stato attuale delle montagne e dei ghiacciai.
Si tratta di uno strumento indispensabile per capire lo stato vero e proprio delle Alpi, soprattutto considerando i repentini cambiamenti climatici degli ultimi anni. E cosa è cambiato negli ultimi decenni? Innanzitutto i ghiacciai sono aumentati, passando da 835 a 903, conseguenza di una frammentazione delle unità preesistenti.
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I dati della ricerca
Confrontando i dati con l’ultima rilevazione effettuata alla fine degli anni 50, emerge che:
- la superficie glaciale è diminuita del 30% (157km quadrati)
- i ghiacciai italiani sono numerosi, frammentati e di piccole dimensioni, con un valore areale medio di 0.4km
- 3 sono i ghiacciai che presentano un’area superiore ai 10km quadrati (i Forni, in Lombardia (Parco Nazionale dello Stelvio), il Miage, in Valle d`Aosta (Gruppo del Monte Bianco), e il complesso Adamello-Mandrone, in Lombardia e Trentino (Parco dell`Adamello).
Questi ultimi 3 ghiacciai ricoprono insieme poco più del 10% della superficie totale italiana. Secondo i dati del nuovo catasto, i ghiacciai sono presenti nelle regioni alpine secondo questa distribuzione:
- 134km quadrati in Valle d’Aosta
- 88km quadrati in Lombardia
- 85km quadrati in Alto Adige
- 3.2km quadrati in Veneto
- 0.2km quadrati in Friuli Venezia Giulia.
La riduzione di area è stata maggiore in Friuli e in Piemonte, dove è addirittura dimezzata.
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