Atto notarile per procura: cos’è e come si richiede?

Può capitare che una persona non possa presentarsi davanti al notaio per la stipula dell’atto di cui è parte. In una simile circostanza, il nostro sistema prevede che il soggetto che non può o non intende partecipare alla stipula possa farsi rappresentare da un altro attraverso l’atto notarile per procura. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta in questo articolo.

INDICE:

Cosa si intende per atto notarile per procura?

La procura notarile indica un atto che ha funzione di conferire una rappresentanza a un soggetto per fare in modo che quest’ultimo compia un atto giuridico a nome di un’altra persona. 

Come abbiamo detto in apertura, la procura notarile è utile quando non si ha la possibilità di essere presenti alla sottoscrizione di un atto. È il caso, ad esempio, di una persona che vive all’estero e che deve vendere un immobile di cui è proprietario in Italia. 

Si tratta inoltre di un atto unilaterale per il quale non è richiesta la sottoscrizione di tutti i soggetti coinvolti. Dato che la procedura non è un obbligo, il rappresentante non dovrà, quindi, accettare in modo esplicito la procura che riceve. 

Tra i motivi più diffusi di procura notarile c’è anche la procura a vendere. In genere è utilizzata quando la parte interessata alla vendita ha un impedimento e non vuole posticipare la firma del contratto di compravendita.

Quali documenti servono per fare una procura notarile?

Per fare una procura notarile, bisogna rivolgersi al notaio portando con sé i seguenti documenti:

• carta d’identità, patente o passaporto,
• tesserino del codice fiscale o tessera sanitaria,
• certificato di residenza.

Quanto ai soggetti non coniugati, dovranno presentare:

• certificato di stato libero/vedovanza,
• coniugati (anche se separati o in comunione dei beni),
• estratto per riassunto dell’atto di matrimonio,
• copia dell’atto di separazione dei beni,
• copia dell’atto di fondo patrimoniale.

Le persone separate o divorziate dovranno portare la sentenza o il decreto di separazione o di divorzio. Agli extracomunitari, invece, sarà richiesto anche il permesso di soggiorno o la carta di soggiorno.

Inoltre, nell’ipotesi in cui il richiedente fosse una società:

• carta d’identità del legale rappresentante,
• codice fiscale e partita Iva,
• atto costitutivo,
• certificato camerale,
• statuto vigente o ultimo atto notarile.

Se l’atto notarile per procura riguarda una compravendita immobiliare, potrebbe essere necessario presentare il rogito notarile precedente (atto di acquisto) che certifica la proprietà del bene. In caso di smarrimento, è possibile richiederne una copia tramite i nostri servizi.

Quali sono le differenze tra procura speciale e generale?

La procura notarile può essere generale o speciale. Per procura speciale o delega si intende l’atto con cui si autorizza un soggetto terzo a compiere un atto giuridico per conto di qualcun altro. Poiché si tratta del conferimento di un unico atto, tale procura:

• non deve essere registrata, ma restituita dal notaio al cliente in copia originale,
• termina di essere valida quanto si conclude l’atto per il quale è stata conferita. 

Al contrario, la procura generale conferisce tutti gli atti del richiedente ad un’altra persona, sia quelli presenti che futuri. Di conseguenza la stessa:

• dovrà essere registrata,
• non sarà più efficace soltanto in caso di revoca,
• può essere a tempo indeterminato. 

Quanto costa un atto di procura dal notaio?

Poiché non vi sono delle tariffe fisse in merito, il singolo studio notarile stabilisce il compenso da corrispondere per l’attività svolta. In generale, comunque, la procura speciale presenta un costo inferiore rispetto a quella generale, in quanto non necessita di alcuna registrazione. In media, il costo di una procura, senza contare la registrazione e i bolli, si aggira intorno ai 100 euro. 

Quando è valida una procura notarile?

La procura notarile è valida soltanto se in essa si indicano gli atti per i quali è stata rilasciata. Il potere conferito mediante la procura, inoltre, si basa sulla spendita del nome: il rappresentante, cioè, potrà prendere delle decisioni (nei limiti dei poteri conferiti) che avranno effetti sulla persona rappresentata. 

Oltre che mediante un notaio, la procura potrà essere conferita:

• a voce con un atto orale,
• con una manifestazione tacita, cioè con un’approvazione che derivi dai comportamenti di qualcuno. 

Cos’è la procura institoria?

Esiste anche una particolare tipologia di procura generale per quanto concerne le imprese. Si tratta della la procura institoria, che ai sensi dell’art. 2203 c.c., è l’atto pubblico o la scrittura privata autenticata con cui un imprenditore attribuisce ad un soggetto il potere di compiere gli atti riferiti all’esercizio dell’impresa.

Alla luce di quanto appena esposto, il termine institore individua il lavoratore a capo dell’impresa, che esercita funzioni gestionali come se fosse un alter ego dell’imprenditore. Un’altra tipologia di procura piuttosto diffusa è la procura alle liti, cioè l’atto giuridico con cui un soggetto conferisce l’incarico di essere rappresentato da un legale.

Leggi anche >> Procura a vendere immobili: quali sono i rischi, i vantaggi e i costi?