Atto notarile errato? Ecco come si può correggere

Atto notarile errato? Ecco come si può correggere

Sei andato dal notaio per acquistare una casa ma ti sei accorto che l’atto notarile è errato perché presenta degli errori materiali? A questo punto devi procedere con la rettifica dello stesso, per evitare che tali errori possano condizionare il tuo acquisto in modo negativo. Ecco come fare.

In questo articolo scoprirai:

  1. Quali sono le responsabilità del notaio?
  2. Come correggere un atto notarile?
  3. Quali sono gli atti che è possibile rettificare?
  4. Quale documentazione è necessaria per procedere alla rettifica?
  5. Chi paga per la rettifica di un atto notarile?
  6. Quali errori si possono rettificare?

Quali sono le responsabilità del notaio?

Essendo un pubblico ufficiale, il notaio deve attenersi a precise regole stabilite dal codice deontologico e dalla legge. Egli infatti deve garantire che:

  • l’atto notarile rispecchi la volontà delle parti;
  • l’atto notarile sia valido;
  • gli effetti giuridici dell’atto non siano pregiudicati da vincoli (ad esempio ipoteche) di cui non abbia informato le parti.

Se il notaio non rispetta i suoi doveri professionali, infatti, è responsabile per legge da un punto di vista:

  • civile se ha causato dei danni alle parti per l’inadempimento ai suoi doveri professionali,
  • penale se ha commesso reati,
  • disciplinare se viola principi deontologici della categoria. In tal caso, il notaio deve pagare ammende pecuniarie o essere sospeso dall’esercizio della professione per un determinato periodo. Nelle situazioni più gravi, poi, si prevede la sua destituzione.

Come correggere un atto notarile errato?

Secondo l’art.59 bis della legge Notarile, il notaio può rettificare un atto pubblico o una scrittura privata autenticata mediante una propria certificazione. Si tratta di una disposizione piuttosto importante, in quanto si offre la possibilità allo stesso notaio di rettificare un atto. Per correggerne uno stipulato di diversi anni prima, quindi, non serve richiamare le parti originarie di quel contratto. Di conseguenza, vi si può provvedere anche in loro assenza, per volontà e richiesta al notaio da parte dei nuovi contraenti che intendono stipulare un nuovo atto.

A chi rivolgersi se il notaio sbaglia?

Puoi far rettificare l’atto anche da un altro notaio. In questo caso, infatti, non vi è differenza tra il notaio che ha stipulato l’atto (magari non più in attività) e quello che procede alla rettifica.

Quali sono gli atti che è possibile rettificare?

Come abbiamo visto, si possono rettificare tutti gli atti pubblici e le scritture private autenticate. Al contrario, non si possono rettificare i testamenti olografi. Questi ultimi, infatti, rappresentano una scrittura privata non autenticata dal pubblico ufficiale, che fino all’apertura della successione è privata. Al contrario, può essere rettificato un testamento pubblico, che risulta essere quindi una scrittura privata autenticata.

Quale documentazione è necessaria per procedere alla rettifica?

Per poter procedere alla rettifica di un atto notarile errato serve innanzi tutto la copia conforme dell’atto notarile. Oltre all’indicazione del dato che si presume sia errato, poi, dovrai presentare anche la documentazione che dimostri la preesistenza del dato corretto.

Come si può richiedere la copia di un atto notarile online?

Ottenere online su VisureItalia la Copia di un atto notarile, per persona fisica o giuridica, è un’operazione davvero semplice:

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Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

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Copia atto notarile persona giuridica

Il servizio di copia atto notarile per persona fisica o giuridica permette di ottenere la copia dell’atto valida da un punto di vista legale. In particolare, puoi richiedere la copia di un atto notarile al costo di 61,00, escluse le spese per marche da bollo o diritti notarili.

Chi paga per la rettifica di un atto notarile errato?

Per poter procedere con la rettifica dell’atto, si richiede il pagamento di:

Qualora l’atto da rettificare sia anteriore al 2014, inoltre, dovrai pagare anche l’imposta di bollo pari ad 155€. Ancora, se si tratta di una compravendita, le spese saranno a carico dell’acquirente.

Quali errori si possono rettificare?

Può capitare che si verifichino degli errori materiali che, però, non incidono sul contenuto essenziale dell’atto mettendone in discussione la validità. Gli errori, in particolare, devono riguardare elementi preesistenti e risultanti da documenti certi, quindi non possono riferirsi alla volontà manifestata davanti al notaio. Vediamo qualche esempio di errore all’interno di un atto notarile.

Dati catastali

L’errore che si verifica con più frequenza riguarda i dati catastali, come l’erronea indicazione del Foglio. Si tratta di un errore materiale: l’immobile oggetto di acquisto, infatti, si identifica in base alla sua descrizione e agli elementi fattuali. Quindi, è opportuno identificarlo in modo corretto anche da un punto di vista catastale in modo tale che i successivi trasferimenti siano certi.

Dati anagrafici delle parti

Un altro errore oggetto di rettifica riguarda i dati anagrafici delle parti, come il nome, il cognome, la residenza e la data di nascita. Anche in questa ipotesi è possibile procedere con la correzione in quanto la persona è facilmente identificabile tramite i dati che invece sono stati indicati in maniera corretta.

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Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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111 commenti per "Atto notarile errato? Ecco come si può correggere"

  • Simone ha detto:

    Buongiorno.
    Le espongo il mio problema.

    Lo zio di mia madre le ha lasciato in eredità il suo appartamento tramite testamento olografo.
    Mia madre è deceduta per malattia un anno prima di suo
    zio.
    Siamo andati dal notaio per l’atto di successione ma abbiamo scoperto successivamente che essendo mia madre morta prima di suo zio,nell’atto dovevamo essere io e mia sorella ad ereditare e non mio padre come scritto
    dal notaio.
    Volevamo sapere se era possibile correggere questo errore,dato che dobbiamo vendere l’appartamento è se le spese per la correzione dell’atto sono a carico nostro o del notaio.
    Aggiungo che tra noi e nostro padre non c’è nessuna diatriba in corso e che eravamo presenti anche noi alla stesura dell’atto
    La ringrazio anticipatamente per la sua risposta
    Cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Simone, poiché il notaio ha compiuto un errore nell’atto di successione, occorrerà provvedere alla rettifica dello stesso. In situazioni come quella descritta, il costo di tale pratica di correzione dovrebbe essere a spese del notaio, se ancora in attività. Cordiali saluti.

  • Marian ha detto:

    Buongiorno sig,notaio.Ho messo in vendita il mio appartamento.quando ho portato i documenti ,il notaio si è accorto che il subalterno era invertito con subalterno del appartamento vicino.il errore è stato nel 1986 ed è stato riportato sui cinque atti notarili fino al 2004 quando ho comprato appartamento.Mi sono recato al notaio che mi ha fatto la vendita e mi ha detto che deve fare rettifica sui tutti atti notarili (cinque in totale)fino al 1986 .il preventivo del notaio e di € 10800 che ha detto che è un prezzo di favore.mi chiedo ,se il notaio che mi ha fatto la vendita è stato ultimo che a riportato questo errore sul mio ultimo rogito perché mi chiede questa somma?lui dice che non ha nessuna colpa perché lui ha copiato il atto precedente.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marian, da quanto espone, sembra che il comportamento del notaio non sia stato appropriato. Durante la stesura dell’atto relativo al tuo ultimo acquisto, infatti, avrebbe dovuto eseguire le opportune verifiche e non limitarsi a copiare l’atto precedente. A nostro avviso, il notaio dovrebbe correggere l’ultimo atto senza richiedere di rivedere tutti quelli precedenti, e tale correzione dovrebbe essere a suo carico. Le consigliamo vivamente di consultare un altro notaio per avere un parere imparziale e per valutare come procedere al meglio. Cordiali saluti.

  • Enri ha detto:

    Buongiorno, nella dichiarazione di rinuncia all’eredità ho indicato la vecchia residenza. Devo rettificare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, le suggeriamo di consultare il notaio che ha redatto la dichiarazione di rinuncia all’eredità per discutere la situazione. Il notaio potrà fornirle indicazioni precise sulla necessità di rettifica e sulla procedura da seguire. Cordiali saluti.

  • Daniele ha detto:

    Salve,
    Ho fatto proposta di acquisto di un appartamento sito al terzo piano di uno stabile del 1963. Dopo l’accettazione, scopro che l’atto di provenienza è errato, ovvero indica che l’appartamento è al secondo piano e viene per giunta allegata la planimetria tipo del secondo piano. Inoltre viene fatta menzione che l’intero stabile ancora non era accatastato. Tuttavia nella identificazione dei confini vengono indicati quelli che corrispondono al piano corretto ovvero il terzo. È possibile la correzione unilaterale? È un ipotesi di errore materiale? Posso procedere al preliminare impegnando i venditori alla correzione? Preciso che ai venditori l’appartamento è pervenuto per successione. Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniele, per verificare le modalità di risoluzione della situazione è necessario, prima di tutto, consultare un notaio. Il notaio potrà confermare la natura dell’errore e indicarvi la procedura necessaria per correggerlo. Inoltre, è fondamentale verificare la regolarità dell’accatastamento mediante il supporto di un geometra.
      Considerata la situazione incerta, se è sua intenzione procedere comunque con il preliminare, sarebbe opportuno inserire una clausola che preveda un impegno dei venditori alla correzione dell’errore e alla verifica dell’accatastamento, assicurando la regolarità catastale e urbanistica dell’immobile. Cordiali saluti.

  • Anna Pisano ha detto:

    Buongiorno signor notaio , mia mamma nel 1980 acquistò un piccolo immobile.Ora ha deciso di venderlo ma è emerso che nel redigere l’atto il notaio erroneamente scrisse che mia madre ne era proprietaria di un terzo. È possibile rettificare questo errore e , chi deve assumere gli oneri mia madre o chi acquista l’immobile. Grazie in anticipo per l’attenzione.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Anna, in questo caso, è necessario contattare il notaio che ha redatto l’atto originale oppure, se non è più in attività, rivolgersi ad un altro notaio per verificare l’effettiva presenza dell’errore. Se l’errore viene confermato, il notaio procederà con la rettifica dell’atto. Per quanto riguarda gli oneri della rettifica, in genere sono a carico della parte che richiede la rettifica, a meno che non si riesca a dimostrare che l’errore è interamente imputabile al notaio. Cordiali saluti.

  • Renzo ha detto:

    Buonasera.
    Il Notaio che ha stipulato l’Atto di donazione dei miei genitori a noi figli, stipulato nel 2016, doveva mettere entrambi i miei genitori come usufruttuari dell’abitazione ma ha omesso di mettere mia madre. Nel 2023 mio padre è morto.
    Ho contattato il Notaio che ha stipulato questo Atto. Mi ha detto che è necessario, per rimediare alla dimenticanza, fare un nuovo Atto di donazione che verrebbe a costare 1.500,00 euro. Ma in questo caso, non è sufficiente la rettifica dell’Atto pubblico da parte del Notaio?
    Se si, ordinariamente, si fa pagare un Notaio dal cliente per rimediare ad un errore fatto dallo stesso Notaio?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Renzo, la rettifica in questo caso non è possibile in quanto suo padre è deceduto. Come comunicato dal notaio, pertanto, dovrete procedere con un nuovo atto di donazione. Cordiali saluti.

  • Vito ha detto:

    Salve,
    nel 1974 i miei zii vendono ad una loro sorella un immobile composto da primo e secondo piano ma sull’atto di compravendita risulta solo il piano primo e non si fa cenno del secondo, sebbene esistente. La prova documentale dell’esistenza del piano secondo è in un atto dotale del 1935 dove veniva dato l’immobile ai miei nonni dall’allora bisnonno. In questi giorni abbiamo presentato una rettifica catastale con la planimetria aggiornata dell’immobile con primo e secondo piano ma l’ingegnere ci ha detto che bisogna rettificare l’atto del 1974. La mia domanda è: lo può fare il notaio autonomamente sulla base dei 2 atti in nostro possesso (1935 e 1974) oppure è necessaria una dichiarazione di chi ancora è in vita degli zii di allora dove dichiara che all’epoca si intendeva vendere l’intero immobile? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Vito, in questo caso è necessario confrontarsi con un altro notaio al fine di rettificare l’atto o eseguirne uno nuovo per regolarizzare la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Guglielmo ha detto:

    Buongiorno Sign. Notaio, poco tempo fa ho cambiato il mio nome anagrafico, oggi non mi chiamo più Carmelino ma Guglielmo, cosa bisogna fare per cambiare il nome nel rogito della mia casa?
    grazie buongiorno.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Guglielmo, temiamo che la rettifica dell’atto potrebbe non essere possibile. Tuttavia, ciò che è necessario è sicuramente l’aggiornamento dell’intestatario presso l’ufficio del Catasto. Cordiali saluti.

  • Immacolata ha detto:

    Vorrei porre una domanda.ho acquistato immobile un anno fa, nell’atto il notaio nella prima pagina dopo aver messo i dati invece di scrivere d’ora innanzi chiamata parte “acquirente” ha scritto “venditrice”,poi il seguito è tutto corretto,si continua con il nome mio che acquista ecc ecc. Ho scritto allo studio per dire questa cosa mi hanno risposto che è irrilevante che si capisce che è un errore di battitura. Va bene così? O devo fare rettificare? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Immacolata, se la nota di trascrizione è corretta non dovrebbero esserci problemi. Cordiali saluti.

  • filippo ha detto:

    salve, e’ stata inserita una particella di terreno che non volevo vendere , posso richiedere la rettifica e quando costa, premetto che nel certificato di destinazione urbanistica la particella non c’era perche’ non faceva parte della vendita… Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Filippo, trattandosi di un caso specifico, è necessario richiedere la consulenza di un notaio. Cordiali saluti.

  • Marco Forte ha detto:

    Buongiorno ho fatto un atto notarile e il notaio ho chi a scritto l’atto a fatto un errore di trascrizione ( a scritto che non sono sposato e invece sono sposato )
    Quanto tempo a il notaio per legge per fare la rettifica dal momento che a tutti i documenti per farlo
    Vi faccio questa domanda perché sono passati 2 anni e ancora non la fatta

    Ringrazio in anticipo per la risposta
    Cordiali Saluti
    Sig. Marco Forte

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sig. Forte, le suggeriamo di rivolgersi presso il notaio per verificare le motivazioni di tale ritardo e le tempistiche della pratica. Cordiali saluti.

  • Matteo ha detto:

    Buonasera,
    ho un immobile di proprietà cui grava un ipoteca a seguito di surroga. Ora lo sto vendendo, ma è risultato che il notaio di allora che aveva effettuato la surroga con la mia banca attuale detentrice del mutuo ha trascritto il foglio sbagliato perché lo stesso era riportato con errore dalla banca surrogata. (in pratica Ing Direct aveva scritto foglio 5 anziché foglio 2 poi la surroga con la banca attuale Barclays ha riportato lo stesso errore). Posso chiedere al notaio di allora risarcimento del danno qualora rifiuti di correggere un suo errore in qualità di incaricato nell’operazione di surroga?.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Matteo, non ci sembra vi siano gli estremi per una richiesta di risarcimento dei danni. In ogni caso, le suggeriamo di recarsi presso il notaio affinché possa verificare la sua situazione ed, eventualmente, procedere alla correzione del dato catastale. Si tratta di un’operazione che non dovrebbe comportare alcun costo per lei. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buongiorno, ho acquistato da poco casa con un impianto fotovoltaico installato sul tetto. Nel compromesso di vendita era stato inserito esplicitamente ma nell’atto di vendita è presente la seguente dicitura: “Quanto oggetto del presente atto viene trasferito a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, con ogni diritto, ragione ed azione e con le relative pertinenze, dipendenze, servitù attive e passive ove esistenti”.
    E’ sufficiente per chiedere il trasferimento di titolarità del fotovoltaico o deve essere scritto in modo esplicito?

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Giuseppe, quella riportata è una dicitura sempre presente negli atti di vendita. Inoltre, non ci è chiaro a chi vorrebbe trasferire la titolarità del fotovoltaico. Potrebbe specificare meglio la sua situazione? Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buonasera,
    ho acquistato casa circa 8 mesi fa e mi sono accorto che nell’atto di compravendita, quando vengono riportati i miei dati anagrafici, al mio (ormai vecchio) indirizzo di residenza manca la lettera al numero civico, tutto il resto è corretto.
    È un errore che andrebbe rettificato?
    Grazie,
    Cordiali saluti.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giuseppe, l’inesattezza di tale informazione non è rilevante ai fini della pubblicità immobiliare e della validità dell’atto. È importante, invece, che dati catastali, categoria catastale e rendita siano corretti. Per avere conferma riguardo al Suo specifico caso le suggeriamo di confrontarsi con un notaio. Cordiali saluti.

  • Enza Guglielmi ha detto:

    Buonasera,ho ricevuto in donazione dal papà un immobile usucapito,se vorrei venderlo quanto tempo deve passare perché il nuovo acquirente possa chiedere il mutuo in banca ed avere esito positivo

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Enza, per rispondere al Suo quesito occorrerebbe sapere maggiori informazioni, cioè se suo padre è ancora in vita, nel caso non lo fosse da quanto è deceduto, se lei ha dei fratelli/sorelle e se suo padre ha un coniuge. Cordiali saluti.

  • Artiles ha detto:

    Buongiorno, io e mia moglia (non siamo sposati) abbiamo acquistato l’anno scorso un terreno agricolo 2400m2 con un F2 di 96m2.
    Siamo svizzeri e viviamo in Svizzera, ma abbiamo la doppia nazionalità.
    sull’atto il notaio ha indicato solo che eravamo svizzeri, siamo stati informati che i residenti svizzeri non possono acquistare questo tipo di immobile.
    Quale soluzione abbiamo per mettere le cose in ordine?
    Possiamo far rettificare l’atto indicando la nostra doppia nazionalità ?

    Garzie per la risposta

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Artiles, trattandosi di una casistica particolare, le suggeriamo di confrontarsi con il notaio per ottenere chiarimenti sulla situazione. Cordiali saluti.

  • Ilaria ha detto:

    Buongiorno di recente ho venduto un immobile per il quale stavo usufruendo di detrazioni per ristrutturazione. Il notaio non ha riportato i dati della scia relativa pur essendogli stata fornita facendomi perdere il diritto alla detrazione che passerebbe sull’acquirente. Posso rivalermi sul notaio in quanto responsabile di questa omissione che mi arreca un danno? Se si come?

  • Antonio Mascolo ha detto:

    Sull’atto sta scritto lastrico solare pero’ in effetti ci sono muri di parapetto che permettono di affacciarsi quindi in effetti si tratta di un terrazzo, come posso cambiare la descrizione sull’atto al momento dell’acquisto dell’immobile

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, quanto sostiene è certamente corretto ma a fini catastali la differenza tra lastrico solare e terrazza non sussiste. Per questo motivo non è necessario modificare l’atto. Cordiali saluti.

  • Daniela Seidita ha detto:

    Grazie mille

  • Daniela Seidita ha detto:

    Buongiorno ho acquistato circa 1anno fa’.Nel contratto di compravendita non è stata menzionata la veranda,ma nella planimetria risulta e anche al catasto urbanistico.Sono stata dal notaio per richiedere una rettifica per mensionarla ma mi viene detto che circa nel 78 non c’era bisogno di sanare.Adesso non so se devo regolarizzare con sanatoria o continuare a richiedere la rettifica…Ma se faccio sanatoria il contratto non è nullo.Non so come muovermi . Spero che possiate aiutarmi.Grazie .

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniela, da ciò che ci ha descritto ci sembra di capire che la terrazza è parte integrante dell’appartamento e quindi non ha catastalmente un identificativo separato. Anche in planimetria è presente, quindi non dovrebbe essere necessaria alcuna rettifica. Cordiali saluti.

  • Natasha ha detto:

    Buongiorno,
    Voglio vendere il mio appartamento ma non posso perché risulta ipotecato. Dopo un po’ di ricerche ho capito che il mio vicino ha comprato casa e il suo notaio ha sbagliato a scrivere sull’atto il numero di sub. (Praticamente ha messo il numero di casa mia). A chi mi devo rivolgere per risolvere questa situazione? Grazie mille

  • Antonio ha detto:

    Buongiorno ho acquistato un locale commerciale, ho scoperto che il numero di licenza e la data sono sbagliati. E’ necessaria la rettifica? Potrei anche non farla? Cordiali Saluti, Grazie.

  • Lisa ha detto:

    Buongiorno, anni fa mio papà e mia mamma hanno ceduto 2 proprietà a me e mia sorella Alessia, mia sorella maggiore Maria non fu inclusa in quanto voleva aspettare che sua figlia fosse maggiorenne e poi darle la sua parte.
    All’epoca c’erano dei problemi tra Alessia e Maria ma il notaio ci ha rassicurato dicendo che se non avessimo cambiato l’atto in favore di Maria, lei lo avrebbe sempre potuto impugnare.
    Lo stesso notaio ci ha poi consigliato di rinunciare all’eredità di mio padre e quindi ora Maria non può più impugnare l’atto in quanto non erede.

    Credo il notaio abbia letteralmente fregato con consigli sbagliati, forse era d’accordo con Alessia?
    Quindi adesso Maria dovrebbe fare causa per avere ciò che le spetta di diritto, una causa che potrebbe anche perdere. :(

    Possiamo fare qualcosa?

    Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lisa, le suggeriamo di confrontarvi con un legale per verificare quali siano le opzioni nella vostra situazione. Cordiali saluti.

  • Ivana ha detto:

    Buonasera,
    ho un quesito da porvi:
    Nel 2006 mio padre ha donato un appartamento a me ed uno a mio fratello, mantenendo l usufrutto.
    Mio padre è mancato da pochi mesi e stiamo procedendo alla successione.
    Per l’appartamento donato a me nessun problema, e l usufrutto è passato al coniuge più longevo: nostra madre.
    Per l appartamento donato a mio fratello si è verificato un problema: invece del totale della particella, dall atto della donazione risulta scritto 1/3, come se mio padre avesse donato a mio fratello solo una parte. Secondo voi è possibile fare una rettifica? Visto che si tratta solo di un refuso? Grazie infinite

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Ivana, se è ancora in attività, le suggeriamo di rivolgersi al notaio che si era occupato della stipula dell’atto. Cordiali saluti.

  • Alfonso ha detto:

    buongiorno,
    mi sono accorto che sul certificato di agibilita’ della mia casa è sbagliato l’indirizzo (via e civico), il foglio e particella sono giusti come al catasto. ci possono essere problemi? cosa si deve fare in questi casi? grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alfonso, con tutta probabilità si tratta di un errore irrilevante. Le suggeriamo, comunque, di chiedere conferma di ciò al Comune di riferimento. Cordiali saluti.

  • Maria ha detto:

    Buongiorno. Io ho acquistato la meta della casa,un’altra meta del mio compagno. Il mio problema che la mia meta è stata registrata come seconda casa, invece dovrebbe essere come prima casa (sono ucraina e mai avuto la casa in Italia).Adesso passato meno di un anno e la abbiamo venduto. Notaio avvertito che devo pagare sopra valenza.
    È possibile fare una rettifica di questo rogito?
    Grazie in anticipo per la risposta.
    Cordiali saluti.
    Maria.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria, se è stata conclusa la vendita dell’immobile non è possibile richiedere una rettifica dell’atto. Le suggeriamo di richiedere la consulenza del notaio con il quale ha sottoscritto il primo atto per analizzare nel dettaglio la sua situazione e valutare come procedere. Cordiali saluti.

  • fabio ha detto:

    E’ possibile rettificare un atto di divisione (tra padre ora morto e i figli in vita) in quanto e’ stato dimenticato un mappale al catasto terreni nell’atto??? grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Fabio, se tuttora in attività, le consigliamo di contattare il Notaio con il quale avete stipulato l’atto di divisione per fare chiarezza su quanto sottoscritto. Cordiali saluti.

  • Claudia ha detto:

    Buonasera, ho acquistato un appartamento con la particella catastale errata, copiata dal precedente atto errato anche quello, ora devo chiedere la rettifica, a chi compete la spesa? A me che sono l’acquirente o al vecchio proprietario che ha effettuato la compravendita con la particella errata nel suo atto?

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Claudia, le spese di rettifica dell’atto saranno a carico suo. In ogni caso, se ancora in attività, le suggeriamo di contattare il notaio che ha redatto l’atto per richiedere maggiori spiegazioni in merito alla sua situazione. Cordiali saluti.

  • Massimo ha detto:

    Gent.mi,
    Grazie al mio inquilino che voleva fare il cambio di residenza ho potuto verificare che l’indirizzo dell’immobile da me comprato vari anni fa è sbagliato nell’atto di compravendita.
    Cosa devo fare per regolarizzare l’atto?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimo, l’inesattezza di tale informazione non è rilevante ai fini della pubblicità immobiliare e della validità dell’atto. È essenziale, invece, che dati catastali, categoria catastale e rendita siano corretti. Per avere conferma riguardo al Suo specifico caso potrebbe confrontarsi con un notaio. Cordiali saluti.

  • Gennaro Marchiello ha detto:

    buongiorno in sede dell’atto di vendita di una quota della appartamento per il pagamento e stato indicato l’iban di una carta prepagata per ricevere il bonifico, purtroppo il massimale per i bonifici in ricezione è inferiore alla cifra del bonifico stesso e quindi il notaio dice che bisogna fare una rettifica all’atto che mi costa 600,00 euro.vorrei sapere, visto che ho avuto un screzio con questa persona, se è corretto quanto afferma e mi chiede. ringrazio anticipatamente.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gennaro, per avere conferma della correttezza dell’importo comunicato può provare a chiedere un preventivo ad un altro notaio. Cordiali saluti.

  • serena ha detto:

    Buongiorno in fase di vendita di una casa ho appreso che il notaio che aveva redatto atto quando ho acquistata ha sbagliato il mio codice fiscale, l’ho contattato per effettuare rettifica e mi ha chiesto 1500,00 ma devo pagare per un loro errore di trascrizione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Serena, effettivamente si tratta di una cifra esosa per questa pratica. Le suggeriamo di chiedere al notaio cosa comprende questo importo, in modo da chiarire il motivo di questa richiesta ed eventualmente chiedere un preventivo ad altri professionisti. Cordiali saluti.

  • Angelo ha detto:

    Nel 1983 i miei suoceri vendettero il lastrico solare della loro abitazione sita al piano terra a un loro figlio, ma senza averne fatto il frazionamento che ne indica l’area. Difatti nell’ atto notarile non ci sono i riferimenti catastali dell’ area. Inoltre nella nota di trascrizione estrapolata dalla Conservatoria si legge “VENDONO IL LASTRICO SOLARE AL SIGNOR (il loro figlio)” in fondo alla nota si legge ” NON FANO PARTE DELLA VENDITA IL LASTRICO SOLARE E IL CORTILE” Questo atto non dovrebbe essere valido. Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Angelo, è improbabile che un notaio abbia fatto un rogito su dati inesistenti, con tanto di trascrizione in Conservatoria. Le suggeriamo chiedere il parere di un Notaio per verificare la validità dell’atto. Cordiali saluti.

  • Salvatore ha detto:

    Buongiorno sig. notaio, nel 2002 ho acquistato un appartamento a Nettuno (Roma) e l’atto è stato redatto da un notaio di Roma che adesso è in pensione. Mi sono accorto che pur essendo stato inserito l’indirizzo e comune corretto però nella parte identificativa catastale è scritto “si distingue al NCEU del comune di Roma al foglio…ecc…” Cioè è sbagliata la scritta identificativa del comune che doveva essere Nettuno anziché Roma. Nella nota di trascrizione invece i dati catastali figurano in maniera corretta in quanto figura il comune di Nettuno. Devo fare correggere l’atto? Quanto mi potrebbe costare? La ringrazio anticipatamente per la sua risposta. Saluti.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, le suggeriamo di chiedere il parere di un notaio per verificare se sia necessaria la rettifica del titolo. Cordiali saluti.

  • Matteo Mauro ha detto:

    Buongiorno, vi porto un quesito inerente una questione successami recentemente. In fase di stesura il notaio anche dopo avergli fatto notare che io ero in causa con l’agenzia immobiliare e avendogli chiesto di rimuovere la dicitura dove si diceva che io avevo usufruito dei servizi di tale agenzia e che loro mi chiedevano la loro parcella. Esso mi rassicura dicendomi che tale scrittura e obbligatoria per legge e che non mi vincolava al pagamento di tale somma. Ora a distanza di 6 mesi dal fatto l’avvocato dell’agenzia mi contatta chiedendomi la parcella appoggiandosi appunto a tale scrittura sul atto. Ora la mia domanda è essendo che mi trovo in tale situazione a causa del atto e possibile impugnarlo per modificare tale scrittura?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Matteo, trattandosi di una situazione particolare le suggeriamo di confrontarsi con il suo legale. Cordiali saluti.

  • francesca ha detto:

    buona sera, ho fatto rogito nel 2004 per acquisto di un box da un notaio che è morto. Sull’atto non e’ menzionata una ipoteca che gravava sull’intero stabile, frazionato. Ora ho subito un pignoramento e ho fatto visura ipocatastale dove risulta tale ipoteca. Come posso fare per dimostrare che non sono stata messa al corrente di questa ipoteca? a chi rivolgermi visto che il notaio non c’e’ più?

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Francesca, non essendo più in vita il notaio che si era occupato del rogito, è necessario rivolgersi quanto prima ad un altro notaio che le suggerisca come procedere. Cordiali saluti.

  • Russo Rosario ha detto:

    Buongiorno, chiedo cortesemente lumi su situazione in itinere con il notaio che ha redatto l’atto e che dovrò pagare per la rettifica (secondo me per un errore suo!). Ho fatto fare atto di donazione a mio figlio di tutto l’immobile acquistato da me e mia moglie in cooperativa. Nell’immobile sono compresi quote partedei centri sociali abbinati al medesimo immobile. Io non mi accorgevo in sede di lettura che tali centri sociali non erano stati mensionati ed ora l’amministratore del condominio mi chiede una rettifica dell’atto perché i centri sociale sono rimasti a carico dei donatari. Quesito:non era obbligo notaio procedere alle visure catastali e trasferire tutto quanto era legato all’immobile da donare? P.S. L’atto è stato redatto nel 2000.tu

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Rosario, tutta la documentazione necessaria come le visure catastali deve essere fornita dal donatario e non dal notaio. Le suggeriamo di contattare quest’ultimo se ancora in attività oppure un altro notaio per procedere con la rettifica dell’atto. Cordiali saluti.

  • Mario Fabio ha detto:

    Buonasera, nell’atto di donazione stipulato tra madre e figlia non sono stati allegati, e di conseguenza non citati, le denominazioni urbanistiche presentate al catasto. Oggi al compratore vengono chiesti questi documenti inesistenti. Come si può risolvere questo problema?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Mario, le suggeriamo di recarsi all’Ufficio Urbanistica del Comune di competenza per richiedere i dati della licenza edilizia e delle eventuali sanatorie. Cordiali saluti.

  • Simone ha detto:

    Buonasera,
    2 mesi fa ho comprato un appartamento da ditta totalmente ristrutturato (edificio compreso)del quale abbiamo tutta la documentazione relativa.
    Il pagamento è stato effettuato in due modalità:
    La parte mutuo bonifico ordinario circa il 60%
    Il restante mediante bonifico parlante con causale 16-bis del Dpr 917/1986.
    Volevo solo sapere se è tutto legale e le modalità sono giuste grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Simone, l’atto è stato stipulato dinanzi a un Notaio, quindi se ci fosse stato qualcosa di illegale non l’avrebbe permesso. Cordiali saluti.

  • Rosaria Antonietta Cesareo ha detto:

    Nel 1977 con mio marito abbiamo acquistato un locale in comunione. Abbiamo firmato e io ho firmato con un solo nome di battesimo (avendone due) e il mio cognome e quello di mio marito. All’epoca non c’era il codice fiscale. Ora nel fare la sucessione al catasto non vengo riconosciuta col codice fiscale del mio nome completo. Chiedo per cortesia come sbrogliare questa matassa. Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rosaria, in questo caso le suggeriamo di richiedere online il servizio di istanza al Catasto che consente di correggere errori relativi alla denominazione della ditta catastale, ai dati catastali, all’indirizzo, alla superficie o alle quote di proprietà o per adeguare la rendita catastale. Cordiali saluti.

  • Paola ha detto:

    Buonasera ,
    In un atto di compravendita hanno sbagliato il prezzo di vendita ma al momento della stipula acquirente e venditore erano d’accordo e hanno firmato. Adesso L’ acquirente reclama L’ errore e vuole rettificare L’ atto. È possibile ? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paola, si tratta di una situazione particolare, la quale ha anche ripercussioni sulle imposte versate dal notaio al momento della registrazione dell’atto, in quanto si tratta di imposte calcolate in proporzione al prezzo di vendita. Le suggeriamo di confrontarvi con il Notaio per comprendere come procedere ed evitare che l’applicazione di sanzioni da parte dell’agenzia delle entrate. Cordiali saluti.

  • Marco ha detto:

    Buonasera
    Sto acquistando un appartamento di un condominio composto da 9 appartamenti e tutti hanno il posto auto assegnato.
    Il problema è che 9 auto non ci stanno perché non c è spazio di manovra . Ci stanno esattamente 6 auto. Il problema è nato perché i parcheggi veri son stati venduti anni fa a un attivita di autoricambi presente sotto il condominio , e loro hanno dato la loro parte di suolo dove sono stati accatastati i 9 posti auto nuovi che hanno una misura più piccola del previsto.
    Si può stipulare lo stesso L atto?
    Il proprietario è titubante sul vendere la casa

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marco, in questi casi è necessario confrontarsi con un notaio analizzando l’atto con cui era stato acquistato l’immobile dal venditore. Cordiali saluti.

  • Monica Elisabeth Charczuk ha detto:

    Buona sera! Il mio problema è:
    Ho comprato un appartamento 19 anni fa, ora lo voglio vendere. C’è una lettera del mio secondo nome sbagliata. Il notaio che ha fatto l’errore è morto. Ho la dichiarazione del mio consolato essendo Argentina, che dichiara ponderando i miei documenti, che io sono la stessa persona. Cosa devo fare?
    Grazie!!

    • Redazione ha detto:

      Buonasera, non essendo più in vita il notaio che si era occupato del rogito, è necessario rivolgersi ad un altro notaio. Cordiali saluti.

  • Federico ha detto:

    Buonasera,
    ho acquistato un immobile che sullo stesso piazzale a distanza di 10 m ha una pertinenza, praticamente ha un altro immobile sempre di mia proprietà…. Il notaio scrisse che avevo un anno di tempo per accorpare le due abitazioni, il problema è che le due abitazioni non possono essere accorpate perché sono tutte e due indipendenti.. Ora vorrei capire come procedere per non incorrere in scansioni visto che non è stata una mia responsabilità..
    Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Federico, se tale accorpamento non è possibile, le suggeriamo di rivolgersi, se ancora in attività, al Notaio che aveva effettuato l’atto, oppure ad un altro Notaio affinché proceda con una rettifica dell’atto. Cordiali saluti.

  • cristina ha detto:

    Buonasera ,tantissimi anni fa i miei genitori hanno acquistato un terreno, con la morte di nostro padre non riusciamo a fare la successione perché il notaio ha sbagliato nel momento del rogito a scrivere la data di mia madre ,ora ci dicono che dobbiamo fare di nuovo l atto e possibile notaio purtroppo non ce piu’cosa dobbiamo fare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Cristina, non si tratta proprio di un nuovo atto, bensì di un atto di rettifica che vi consentirà di regolarizzare la situazione. Una volta conclusa questa procedura potrete eseguire la dichiarazione di successione. Cordiali saluti.

  • Bernabei Feliciano ha detto:

    Buongiorno,volevo porre questo problema per me grande: nel 1980 io e mio fratello abbiamo acquistato una piccola casa in un paesino sperduto dell’ Abruzzo, nel 1992 ho acquistato la parte di mio fratello sempre con atti notarili.faccio presente che nel 1980 si faceva l atto ma il notaio non chiedeva ne planimetria ne visura.nel 2015 decidendo di vendere casa ho prodotto una planimetria con il dato sub 4 presente sul mio atto, con grande stupore era la planimetria dell’ appartamentino sopra di me e che in realtà ha gli stessi dati ovviamente con il sub 4 . Il problema e che il mio dovrebbe essere sub 5 , il fatto è che dal 1980 io ho una visita con il sub 4 mentre chi ci ha venduto la casa ancora risulta con proprietà del sub 5 . Iome ne sono accorto solo ora perché nella vendita ad una persona addirittura si è scoperto che i proprietari originali ancora in possesso erroneamente del sub 5 avevano contratto dei debiti nel 2011 e gli avevano pignorato i loro beni, per cui anche il MIO sub 5, ora sicuramente dovrò attendere che i loro eredi mettano a posto la situazione pignoramento, ma io cosa potrei fare per avere la mia di casa il mio sub 5 e non il sub 4 ( tra l’altro il proprietario del sub 4 ha il contratto di acquisto del 2969) io ho quello del 1980 ma probabilmente dato che questi atti li fece lo stesso notaio sicuramente fece questo grande errore e io sono danneggiato sia prima, sia durante che ora che addirittura si è scoperto questo pignoramento, spero che mi possiate aiutare almeno nel consigliarmi come muovermi .Un grazie di cuore.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Feliciano, le suggeriamo di rivolgersi ad un Notaio in modo che si occupi di effettuare degli accertamenti catastali su entrambi gli immobili, accedendo alle biste di accatastamento dell’intero palazzo, per poi poter effettuare una rettifica per entrambi gli appartamenti. Una volta regolarizzata tale situazione, potrà poi rivolgersi all’avvocato che ha trascritto il pignoramento per far cancellare il pignoramento sul suo immobile e trascriverlo su quello corretto. Cordiali saluti.

  • Barbara ha detto:

    Buongiorno sono Barbara.
    Nel 1992 acquistammo casa in regime di separazione dei beni intestandola unicamente a quello che nel ’93 sarebbe diventato mio marito. A marzo ci siamo separati consensualmente ed io avrei dovuto acquisire in toto l’immobile dove tutt’ora risiedo e continuerò a risiedere. Il nuovo notaio ha scoperto che nell’atto originale nei dati catastali vi è trascritto un numero di sub particella errata.
    Il notaio di allora, interpellato, si rifiuta di ammettere l errore nonostante l’evidenza (che si evince anche facendo una visura sul sito Ag. Entrate) ed anzi è stato alquanto poco deontologicamente professionale ed alquanto maleducato sia nei miei confronti sia in quelli del nuovo notaio.
    Si può obbligarlo a porre rimedio al suo errore? Può profilarsi un reato di falso in atto pubblico?
    Grazie
    Cordiali saluti.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Barbara, il notaio sarebbe tenuto a correggere l’atto, ma è anche vero che sono passati tanti anni. In tali situazioni è opportuno valutare se il costo richiesto per fare eseguire la correzione dell’atto da un altro notaio sia inferiore o meno rispetto a quello necessario per intentare una causa di tipo civile. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buonasera sig. Notaio. Io sette anni fa ho acquistato un immobile compreso il garage, ma il notaio ha dimenticato di inserire il sub che riguarda il garage. Dopo sei anni ho scoperto l’errore e dato che il notaio è attualmente in pensione, mi sono rivolto ad un altro notaio che ha proceduto ad effettuare un nuovo atto di rettifica riportante il rogito dell’atto del notaio precedente però non c’è stato giro di soldi perché già pagato con la precedente vendita. Adesso mi è pervenuta una richiesta da parte dell’agenzia delle entrate che chiede il pagamento di €750 ad integrazione delle spese pagate dal notaio. Grazie per la gentile risposta al mio quesito

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, durante la stipula di un atto di compravendita il Notaio legge integralmente il contenuto dell’atto e fa visionare e firmare all’acquirente la planimetria dell’immobile. Per questo motivo l’errore relativo alla dimenticanza del subalterno del garage non è imputabile unicamente al Notaio. La richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, è corretta in quanto sia la consulenza del secondo notaio che la richiesta di rettifica dell’atto comportano necessariamente un versamento da parte sua. Cordiali saluti.

  • DJELAL ha detto:

    Buongiorno sono SEFULI e sono di origine della macedonia. Ho comprato un appartamento nel 2014 dove il mio nome era ancora con sistema di ex Iugoslavia DZELAL Ma dopo un po’ la Macedonia Nel passaporto cambiato la DZELAL con DJELAL
    come posso correggere ato e cosa costerebbe grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Djelal, nel suo caso non è necessario procedere con la rettifica dell’atto. Le suggeriamo invece di provare a presentare una istanza di rettifica al Catasto per comunicare il suo nuovo nominativo, in modo tale che in caso di futuro atto notarile si faccia riferimento al nominativo corretto. Cordiali saluti.

  • Domenico ha detto:

    Buongiorno Dott. Notaio, in un atto di divisione, il notaio inserì tra i nominativi delle parti coinvolte una persona che pensava avesse il diritto di usufrutto su alcuni immobili. Questa persona non doveva però comparire nell’atto in quanto non aveva l’usufrutto. Alla stessa non è stato chiesto di firmare in quell’occasione. Ora andando a procedere con un atto di permuta, il notaio ha bloccato il tutto perché si è accorto, nella storia dell’immobile, di questa anomalia. Come si può procedere ad una rettifica?
    La ringrazio, cordiali saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Domenico, se ancora in attività, le suggeriamo di contattare il Notaio con il quale avete stipulato l’atto di divisione per fare chiarezza su quanto sottoscritto. Cordiali saluti.

  • Mara ha detto:

    Buongiorno sono Mara vi avevo chiesto a chi competeva la rettifica di un atto con le particelle sbagliate e voi molto gentilmente mi avete risposto che era onere del notaio sistemare l atto. Mi sono rivolta a lui e mi ha detto che devo pagare il 900 euro di spese e che a lui non compete niente gradirei sapere a chi mi posso rivolgere per fare valere i miei diritti grazie per la vs gentilezza

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Mara, considerata la situazione potrebbe provare a rivolgersi al Notariato, contattandolo tramite PEC o telefono, oppure chiedere la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • Mara ha detto:

    Buongiorno ho acquistato nel 2003 due posti auto ma il notaio ha sbagliato le particelle e in seguito a una visura ho scoperto che i posti auto che io possiedo sono ancora intestati al vecchio proprietario e che io possiedo 2 posti auto che erano intestati ad altri e sono passati a me . Chi deve pagare la rettifica dell’atto? Grazi

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Mara, sarà onere del notaio, se ancora in attività, risolvere la situazione. Cordiali saluti.

  • Michele ha detto:

    Buongiorno a tutti, avrei bisogno di un consulto.
    L’atto emesso dal notaio non include il vincolo dell’accettazione del finanziamento del mutuo da parte della banca per l’acquirente. la casa risulta ora a tutti gli effetti dell’acquirente, ma quest’ultimo non ha ricevuto l’OK del finanziamento in quanto al centro mutui la casa risulta intestata a lui.
    Cosa si può fare in questi casi? il notaio si è rifiutato di fare rettifiche all’atto. grazie.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Michele, la situazione che ci descrive è poco chiara, in quanto non comprendiamo con quale modalità di pagamento si sia finalizzata la vendita e il motivo per cui si sia arrivati al rogito in presenza, ipotizziamo, di proposta di acquisto vincolata all’accettazione del mutuo. Le suggeriamo di confrontarsi con il notaio, affinché venga trovata una soluzione per la vostra situazione. Cordiali saluti.

  • Saverio ha detto:

    Salve quali sono i tempi per una rettifica di un documento della casa da parte del notaio?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Saverio, non siamo a conoscenza delle tempistiche di questo tipo di pratica. Il Notaio a cui si è rivolto (o rivolgerà) le fornirà delle informazioni anche riguardo quest’aspetto. Cordiali saluti.

  • Samuele ha detto:

    Buongiorno,

    lo studio notarile che si occuperà del rogito per la vendita di un’immobile mi ha comunicato che dovrà essere fatto un atto di rettifica per dei dati catastali errati (il notaio dell’epoca fece un errore di trascrizione).

    Per tale atto mi viene chiesta una somma di 1450€.

    È una somma congrua? Come si calcola?

    Cordiali saluti,
    Samuele

    • Redazione ha detto:

      Gentile Samuele, se la rettifica riguarda il titolo e la nota e, quindi, il Notaio dovrà predisporre un nuovo atto, pagare la registrazione e la trascrizione, si tratta di un importo congruo. Se, invece, il rogito originale è corretto e l’errore riguarda solo la trascrizione della nota, riteniamo, in base alla nostra esperienza, che il prezzo sia eccessivo. Cordiali saluti.

  • Montorfano pierluigi ha detto:

    Da un atto di vendita di un appartamento risalente al lontano 1974 e’ indicata la vendita dell’immobile con una pertinenza di 7 (sette)posti auto all’aperto. In occasione di un trasferimento di proprieta’ di qualche anno fa il nuovo proprietario rivendica in toto la pertinenza.Si tenga presente che rivendicare 7 posti vuol dire monopolizzare tutta la possibilita’di parcheggiare all’aperto;
    Chiedo:
    e’ possibile rivendicare l’asercizio della proprieta’dopo45anni?
    sipuo’invalidare l’atto notarile per errore,tenuto contodellaplanimetria?Trattasidicondominio
    In attesa diuconsiglio,porgocordialisaluti

    • Redazione ha detto:

      Gentile Pierluigi, la questione è molto controversa, poiché in quell’epoca non accatastavano i posti auto singolarmente. Bisognerebbe verificare quanto indicato negli atti di tutti i condomini, le suggeriamo di rivolgersi ad un notaio. Cordiali saluti.

  • Armando ha detto:

    Buongiorno sign.notaio, molti anni fa ho acquistato un appuntamento uso ufficio poi di seguito ho fatto domanda di condono ho pagato e ho anche una sentenza a mio favore dall’ufficio tributario e fatto un cambio di destinazione d’uso, poi in secondo momento ho fatto una cancellazione al comune di provenienza perché durante una compravendita risultava ancora proprietà del comune, la mia domanda è devo procedere tramide un notaio per la rettifica o basta solo la cancellazione? grazie buongiorno.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Armando, la informiamo che se è in possesso di un regolare atto di acquisto dell’immobile, quest’ultimo dovrebbe essere di sua proprietà. Nel caso in cui tale atto di acquisto non sia stato volturato, dovrà procedere con la voltura dello stesso immobile. Se intende vendere l’immobile, inoltre, dovrà sottoporre al Notaio l’atto di acquisto, la licenza edilizia e tutta la documentazione riferita alla variazione della destinazione d’uso. Le suggeriamo comunque di recarsi da un Notaio che saprà fornirle tutte le informazioni di cui necessita. Cordiali saluti.

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