Assegno protestato: cosa si può fare e quali sono le conseguenze?

Assegno protestato: cosa si può fare e quali sono le conseguenze?

Può capitare a chiunque di avere a che fare con il protesto di un assegno, una questione delicata da non sottovalutare mai. Scopri nel nostro articolo cosa si intende per assegno protestato e cosa puoi fare per evitare conseguenze spiacevoli.

INDICE:

  1. Cos’è un protesto?
  2. Cos’è un assegno protestato?
  3. Quali sono le conseguenze di un assegno protestato?
  4. Cosa succede se un assegno protestato non viene pagato entro 60 giorni?
  5. Cosa succede se non si riesce a pagare un assegno?
  6. A cosa serve il protesto dell’assegno?
  7. Come scoprire se un soggetto è iscritto al Registro Protesti?
  8. Come avviene la cancellazione di un assegno protestato?
  9. Cosa fare per evitare il protesto di un assegno?

Cos’è un protesto?

Il protesto è l’atto formale con cui un pubblico ufficiale (come un notaio o un segretario comunale) dichiara il mancato pagamento o accettazione dei titoli di credito

Questi ultimi fanno riferimento a tutti quei documenti che contengono la promessa di effettuare una prestazione a favore del ricevente.

I titoli di credito utilizzati per effettuare un pagamento sono essenzialmente tre:

  • assegni: possono essere bancari o postali, sono circolari e non trasferibili;
  • vaglia cambiali o pagherò: sono una promessa di pagamento entro una data stabilita;
  • tratta: è un tipo di cambiale in cui un traente (chi crea il titolo) ordina ad un altro soggetto (trattario) di pagare il titolo ad un terzo (prenditore)

Cos’è un assegno protestato?

Si definisce protestato l’assegno che comporta l’avvio di un procedimento finalizzato ad attestare il mancato pagamento della somma specificata al suo interno. 

Anche se i motivi che conducono al protesto dell’assegno sono diversi, il principale è la mancanza di fondi sul conto di chi ha emesso tale assegno.

Quali sono le conseguenze di un assegno protestato?

Quando un assegno non viene pagato per tempo, chi ha emesso il titolo:

– riceve un telegramma o una raccomandata contenente l’avviso di levata. Da qui si attivano sia la procedura di protesto che il preavviso di revoca di 60 giorni per il pagamento;

– se copre l’assegno entro 60 giorni, gli saranno addebitati gli interessi legali, le spese di protesto e una penale di circa il 10% dell’importo.

Cosa succede se un assegno protestato non viene pagato entro 60 giorni?

Se invece non si copre l’assegno entro i 60 giorni, il nominativo di chi l’ha emesso sarà inserito nell’elenco Protestati del CAI, ossia la Centrale di Allarme Interbancaria gestita dalla Banca d’Italia. Qui resterà iscritto per 5 anni, anche dopo l’eventuale pagamento della somma dovuta.

Ma le conseguenze negative non finiscono qui. Oltre all’iscrizione al CAI, infatti, il creditore subisce la revoca degli affidamenti esistenti e dell’autorizzazione ad emettere assegni di qualunque banca.

Cosa succede se non si riesce a pagare un assegno?

Chi emette un assegno che non può essere pagato per mancanza di liquidità, viene punito con una sanzione amministrativa pecuniaria dai 516 ai 3.098 euro.

Per i titoli superiori a 10.000 euro o nel caso di ripetizione della violazione, inoltre, si applica una sanzione pecuniaria da 1.032 a 6.197 euro.

Come scoprire se un soggetto è iscritto al Registro Protesti?

Puoi ottenere online su VisureItalia la visura protesti relativa ad una persona fisica o giuridica. Questo documento verifica in pochi secondi al Registro Protesti della Camera di Commercio la presenza o meno di protesti ed eventi negativi a carico di un soggetto.

Visura protesti persona fisicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura protesti persona fisica
Visura protesti persona giuridicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura protesti persona giuridica

Come avviene la cancellazione di un assegno protestato?

Abbiamo visto che il protesto equivale a un atto di discredito del soggetto interessato da questa sanzione, il quale in futuro avrà difficoltà ad ottenere un prestito da una banca o avere la possibilità di entrare in affari con altri.

Per questo motivo è bene che provveda quanto prima alla cancellazione dell’atto dai pubblici registri, non solo dall’elenco della Camera di Commercio, ma anche dalla Centrale Rischi a cui accedono gli istituti di credito aderenti.

Non è possibile richiedere l’immediata cancellazione dal registro informatico dei protesti nemmeno quando il debitore provveda in seguito al pagamento dovuto.

Solo dopo un anno dalla levata di protesto, infatti, il debitore può ottenere la cancellazione, a condizione che:

  • abbia pagato il debito
  • non abbia subito un altro protesto
  • abbia ottenuto la riabilitazione dal Presidente del Tribunale della provincia in cui risiede.

Il responsabile dirigente dell’ufficio protesti competente si occupa di cancellare i dati del protesto non oltre 20 giorni dalla data di presentazione dell’istanza.

Trascorsi cinque anni dalla levata del protesto, infine, questo viene cancellato in modo automatico.

Cosa fare per evitare il protesto di un assegno?

La cosa migliore da fare per non incappare in situazioni spiacevoli è quella di evitare di emettere un assegno a vuoto, anche solo in parte.

Ad esempio, bisogna monitorare con attenzione la giacenza residua nel conto e accertarsi che alla data di emissione risultino accreditate le somme ipotizzate.

Per questo motivo, è bene verificare i giorni di valuta, ossia il periodo che trascorre dalla data in cui si paga una somma in nostro favore e quella in cui viene accreditata sul conto.

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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64 commenti per "Assegno protestato: cosa si può fare e quali sono le conseguenze?"

  • Tiziana Ianieri ha detto:

    Buongiorno, mi hanno querelata per un assegno protestato,siamo ricorsi in appello perché condannata, volevo sapere che pena rischio. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Tiziana, riguardo a queste questioni è consigliabile confrontarsi con il proprio legale. Cordiali saluti.

  • Giulia ha detto:

    Buonasera, è capitato che in ufficio abbiano dimenticato di pagare entro i 60 gg i soli oneri di un pagamento tardivo di un assegno, sentite Poste italiane risulta segnalazione in CAI e revoca. Essendo però l’amministratore delegato, socio unico della società e nel contempo anche socio di un’altra azienda, rischia segnalazione anche per altra azienda?
    Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giulia, trattandosi di una casistica particolare, le suggeriamo di contattare la Banca d’Italia. Cordiali saluti.

  • Andrea ha detto:

    Buonasera è possibile pagare un assegno protestato a distanza di tre anni dalla levata al protesto?quale iter bisogna seguire?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, è possibile pagare l’assegno anche a distanza di tre anni tenendo conto, però, delle sanzioni e degli interessi di mora. Quando il debitore non copre l’assegno entro i 60 giorni, inoltre, il nominativo di chi l’ha emesso viene inserito nell’”elenco protestati” del CAI, in cui resterà iscritto per 5 anni, anche dopo che avrà eventualmente pagato l’importo dovuto. Cordiali saluti.

  • Domenico ha detto:

    Buongiorno, in data 6 novembre mi è stato protestato un assegno perche il mio nominativo risulta iscritto al CAI per un mancato pagamento degli interessi e delle spese in quanto, mi dicono dalle Poste che un assegno datato 31 luglio è stato addebitato sul conto a seconda presentazione e quindi solo l’importo facciale, di ciò io non sono mai venuto a conoscenza, nè il mio fornitore mi ha detto niente ma ancora cosa più grave non ho mai ricevuto nessuna comunicazione dalle poste. Ora mi trovo che devo pagare l’assegno protestato per mancanza di autorizzazione e non so che tipo di quietanza liberatoria devo fare firmare al mio creditore. Aiutami per favore. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Domenico, siamo spiacenti di non poterla aiutare in quanto nel suo caso è necessario confrontarsi con l’ufficio della Posta per ottenere informazioni specifiche sulla sua situazione. Cordiali saluti.

  • farina maria ha detto:

    buonasera
    é rientrato un assegno postale il 30/06/2023 e mancavano i fondi
    poichè era sfuggito questo pagamento e stato fatto il 08/08/2023 comprensivo di spese e 10% di penale
    poteva essere comunque protestato?
    grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria, le suggeriamo di confrontarsi con l’ufficio della Posta per ottenere informazioni specifiche sulla sua situazione. Cordiali saluti.

  • Carmine ha detto:

    Salve sono carmine nn ho pagato un assegno alla scadenza nonostante siano trascorsi i 60 giorni di tempo quando il direttore della banca mi ha comunicato che ero iscritto in cai ho pagato l’assegno con le dovute sanzioni del 10 x 100 entro quanto tempo avviene la cancellazione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Carmine, l’iscrizione dei dati è prevista per il rispettivo periodo di durata e la cancellazione avverrà automaticamente alla data di scadenza. Cordiali saluti.

  • spezzano paolo ha detto:

    buongiorno il mio titolare mi a emesso un assegno dell importo di 4500.00 euro a trenta giorni poro al momento del pagamento e risultato scoperto cosa devo fare grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, la banca dovrebbe attivare la procedura attraverso la quale avviene il protesto dell’assegno. Le suggeriamo di richiedere informazioni presso la stessa. Cordiali saluti.

  • Giuseppe ha detto:

    Buongiorno ho versato il 1 giugno 2023 un assegno con data 31/05/2023 di € 2.500,00 ma ad oggi 21/07/2023 il mio cliente non lo ha onorato, siccome si sta’ avvicinando la scadenza dei 60 giorni cosa mi succede. La mia banca invierà in automatico l’assegno direttamente al notaio per il protesto addebitando sul mio conto delle spese? e dopo cosa succede, oppure devo muovermi io a fare qualcosa?
    grazie mille per la risposta

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuseppe, il protesto avviene in caso di mancato pagamento della somma per l’assenza di fondi sul conto di chi ha emesso l’assegno. Da quanto esposto non è chiaro se questa sia la vostra situazione. In caso di dubbi è consigliabile confrontarsi con la banca. Cordiali saluti.

  • Alex ha detto:

    Buongiorno, siamo creditori di un cliente che ci ha rilasciato un assegno insoluto. Volevamo sapere se esiste una procedura per cui l’assegno può essere richiamato/ritirato dal creditore affinchè non segua l’iter per la segnalazione al CAI. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alex, in questi casi è necessario innanzitutto rivolgersi a un pubblico ufficiale (come un notaio o un segretario comunale) per procedere con il protesto dell’assegno. Cordiali saluti.

  • Donato Repetto ha detto:

    Buongiorno. Un mio assegno circolare(cifra molto piccola…ma purtroppo temo che la cosa sia ininfluente )è stato versato il sabato. Purtroppo mi sono reso conto che il mio saldo è insufficiente per la copertura. È possibile effettuare il versamento della cifra necessaria il lunedì? Si possono evitare le conseguenze descritte operando in questo modo? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Donato, è consigliabile provvedere al pagamento quanto prima e chiedere informazioni presso l’istituto di credito. Cordiali saluti.

  • Rocco ha detto:

    Buongiorno, ho versato assegnato rilasciato a garanzia di 10000€ ed è tornato indietro in quanto la persona in questione non ha versato i fondi. Sono in possesso anche di un altro assegno sempre suo di 5000€ la persona mi sta truffando. Cosa mi consigliate? Come procedere?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rocco, gli assegni in suo possesso sono stati consegnati come garanzia di un adempimento e quest’ultimo non è avvenuto? Sono postdatati o senza data? Restiamo in attesa di questi informazioni. Grazie.

  • Manuela MASTRANTONIO ha detto:

    Salve, io e mio marito stiamo comprando casa. Abbiamo rilasciato un assegno di 20.000 euro al compromesso fatto un sabato pomeriggio, convinti che non sarebbe stato incassato prima di metà della settimana successiva. Invece l’assegno è stato versato tramite sportello automatico un’ora dopo. Il lunedì successivo abbiamo richiesto lo spostamento dei 20.000 euro da un fondo bancario al conto bancario per coprire l’assegno che nel frattempo però era già stato lavorato senza trovare disponibilità ed è scattato subito il protesto.
    Il direttore della banca ci ha detto che la procedura è automatica e lui non era tenuto ad avvisarci e comunque non poteva fare nulla.
    Ci troviamo in una situazione disperata e paradossale in quanto mio marito da protestato non può più chiedere il mutuo e, come da clausola nel compromesso, se non compriamo più casa dobbiamo lasciare come penale i 20.000 euro.
    Possibile che il protesto scatta così in automatico? Voi parlate di 60 giorni di tempo per coprire l’assegno scoperto, ma il nostro avvocato non ne ha fatto menzione.
    Secondo la vostra esperienza c’è una speranza di risolvere la situazione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Manuela, il sito ufficiale della Banca d’Italia specifica che nel caso di emissione di assegno senza provvista, l’applicazione delle sanzioni e della revoca può essere evitata tramite un pagamento tardivo, ossia il pagamento effettuato entro 60 giorni dalla scadenza del termine utile per la presentazione dell’assegno ai fini dell’incasso. Le suggeriamo di recarsi presso l’Ufficio Protesti della sua zona per valutare nel dettaglio la sua situazione e comprendere come procedere. Cordiali saluti.

  • Vincenzo ha detto:

    Buona sera
    Assegno postale protestato, ma non ancora risulta alla Camera di commercio per i tempi di pubblicazione , il protesto si può togliere subito?
    L importo è stato pagato tramite bonifico.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Vincenzo, le suggeriamo di rivolgersi presso l’ufficio protesti competente affinché possano fornire un riscontro preciso al suo quesito. Cordiali saluti.

  • Mohamed Ahouyak ha detto:

    Buongiorno ho fatto un assegno
    Non avevo i fondi nel mio conto in data del incasso
    Nel mio conto ho visto che ero sotto la somma indicata in assegno. in questo caso la banca ha saldato la somma del assegno?
    Cosa mi può succedere ?
    In questo caso vengo punito?
    Cosa devo fare ?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, potrebbero attivare nei suoi confronti una procedura di protesto. Nel presente articolo sono indicate tutte le possibili conseguenze. Le suggeriamo di richiedere maggiori informazioni presso la banca. Cordiali saluti.

  • Mario urbano ha detto:

    Buongiorno, il mio ex datore di lavoro, dopo aver fatto passare 2 mesi con mia insistenza mi ha fatto un assegno postale addirittura con dei giorni post datato,e al momento del incasso la mia banca lo ha ritirato dicendomi la scusa che non si legge bene la data del 17/01/23,ad ora non ho ricevuto nessuna spiegazione e mi hanno accreditato 34€ perché l’assegno è risultato insoluto. Come mi devo comportare. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Mario, le suggeriamo di confrontarsi di nuovo con la Posta in quanto dovrebbero attivare la procedura di protesto. Cordiali saluti.

  • Paola ha detto:

    È possibile che un assegno che mi è sfuggito, dopo una settimana sia già in protesto?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paola, quella descritta è una casistica possibile. Le suggeriamo di provvedere al pagamento dell’assegno entro 60 giorni decorrenti dall’avviso di levata. Cordiali saluti.

  • Nadia ha detto:

    Buongiorno ho ricevuto un assegno scoperto, postale, ma poi pagato dopo 4 giorni,
    Se non firmo la liberatoria, cosa succede?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Nadia, la liberatoria consente che non si attivi la procedura di protesto. Cordiali saluti.

  • Gabriele ha detto:

    salve, un assegno protestato provoca automaticamente anche la chiusura dek conto corrente da dove e’ stato emesso l’assegno o in generale viene esclusivamente richiesto di rendere la libretta di assegni e non si possono piu’ emettere assegni bancari? si rischia la chiusura del conto corrente?
    inoltre avendo un protesto di un assegno bancario, si puo’ comunque richiedere/utilizzare un assegno circolare equivalente ai contanti?
    saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gabriele, non ci risulta che venga disposa la chiusura del conto corrente in caso di assegno protestato. Tra le conseguenze si annoverano, invece, il divieto di emissione di assegni per un periodo non inferiore a due anni, l’applicazione di sanzioni pecuniarie e altri provvedimenti che posso variare in base alla gravità dell’illecito. Cordiali saluti.

  • Salvatore ha detto:

    Ho assegni protestati di una pensionata , posso pignorarla la pensione?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, le suggeriamo di confrontarsi con il suo legale per verificare se ricorrono le condizioni. Cordiali saluti.

  • gianni ha detto:

    Protesto di un assegno firmato dalla società per mancanza di fondi
    Le sanzoni penali verranno applicate?
    Tutte le azioni di recupero verranno eseguite solo verso la srls?
    L’amministratore può stare tranquillo?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gianni, le sanzioni verranno applicate se non si provvederà al pagamento. Riguardo alla responsabilità dipende dalle modalità in cui è stato emesso l’assegno. Cordiali saluti.

  • Marco ha detto:

    Buongiorno, due anni fa il mio ex titolare, mi a pagato con un assegno, e mi diceva che posso ritirare dopo due anni, ma non a messo la data, ma adesso lui a cambiato il nome del dita, posso versare ?

  • Rino ha detto:

    Se l’assegno viene coperto entro i 60 giorni il protesto risulta ugualmente?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rino, l’iscrizione del nominativo del traente nell’archivio informatico avviene soltanto se decorsi i 60 giorni dalla scadenza del termine di presentazione al pagamento dell’assegno (art. 8 della l. n. 386/1990) non è stata fornita la prova dell’avvenuta regolarizzazione del titolo. Cordiali saluti.

  • Carlo ha detto:

    Salve i 60giorni valgono solo lavorativi per un mancato pagamento di una assegno vorrei una spiegazione

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Carlo, siamo spiacenti ma non riusciamo a fornirle una precisazione in merito in quanto anche sul sito ufficiale della Banca d’Italia non viene specificato che i 60 giorni in oggetto siano lavorativi o meno. Le suggeriamo pertanto di chiedere maggiori delucidazioni direttamente alla Banca d’Italia, cliccando sulla pagina “Contatti” >> https://www.bancaditalia.it/footer/contatti/index.html Cordiali saluti.

  • Katiuscia ha detto:

    Buongiorno mio zio 90 anni ha fatto assegno x affitto non sapendo che la sua banca era stata assorbita da un altra banca..x cui l’assegno x affitto (in nero) è stato saldato con bonifico al suo proprietario di casa…ora ha ricevuto una lettera dalla prefettura che dovrebbe pagare tale cifra .. xchè l’assegno è stato protestato come devo comportarmi .

    • Redazione ha detto:

      Gentile Katiuscia, le suggeriamo di rivolgersi alla prefettura per spiegare la situazione e chiedere se vi sia la possibilità di cancellazione del protesto per erroneità od illegittimità della levata del protesto. Cordiali saluti.

  • Anna ha detto:

    A novembre dopo un accordo sulla parola è stato versato un assegno con la mia firma 5gg in anticipo ed era scoperto, quando la banca se ne è accorta mi ha chiamato ls mia creditrice e ho fatto un bonifico istantaneo. Oggi mi arriva raccomandata che mi dice che devo pagare l’ammontare dell’assegno e la penale…..ma è giusto?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Anna, nel caso in cui abbia coperto l’assegno entro 60 giorni, è corretto che le siano addebitati gli interessi legali, le spese di protesto e una penale di circa il 10% dell’importo. Le suggeriamo di rivolgersi presso l’ufficio protesti competente per verificare maggiormente nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Carmine ha detto:

    Buongiorno volevo chiedere un informazione circa 11 anni fa’sono andato in protesto con un assegno ad oggi risulta ancora oppure devo fare qualcosa per la cancellazione grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carmine, le suggeriamo di rivolgersi presso l’ufficio protesti competente. Cordiali saluti.

  • Roberta ha detto:

    Buongiorno
    Un nostro cliente ha ricevuto un A/B non trasferibile da un suo debitore che ha girato l assegno avuto precedentemente da un debitore.
    In pratica l A/B è stato emesso dal soggetto A per il soggetto B. Il soggetto B lha girato al nostro cliente che quando è andato a versarlo è risultato scoperto.
    Cosa deve fare ora il nostro cliente?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Roberta, gli assegni con clausola “non trasferibile” possono essere incassati solo dal beneficiario indicato, quindi dal soggetto B. Il Suo Cliente dovrebbe far presente la situazione al Suo debitore. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buonasera,
    non mi è chiaro CHI debba avviare la fase di protesto nel caso di assegno fuori piazza versato in conto corrente riaddebitato con la causale “mancanza fondi”.
    Grazie mille per la disponibilità e la chiarezza.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, il creditore deve rivolgersi a un notaio o a un ufficiale giudiziario per l’avvio del procedimento. Cordiali saluti.

  • ANGELO ha detto:

    SALVE. UN MIO CLIENTE NON HA PAGATO UN ASSEGNO CHE MI AVEVA DATO A COPERTURA DI UNA FATTURA . HO PRESO IL C.U.A. DALLA BANCA E ADESSO QUALE STRADA POSSO INTRAPRENDERE ? GRAZIE

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Angelo, dovrebbe rivolgersi a un notaio o a un ufficiale giudiziario per l’avvio di un procedimento finalizzato ad attestare il mancato pagamento dell’assegno. Cordiali saluti.

  • M a u r o ha detto:

    trovo molto interessante
    tutto quello che riguarda
    gli assegni protestati perche anche io ho avuto
    un protesto.

  • Antonella Messina ha detto:

    Buonasera,
    Ho dovuto versare la mia attività negozio di abbigliamento.
    Non potendo più pagare sarò protestata.
    L’unica cosa che posseggo è ka mia casa dove abito,possono toccarmela.
    Grazie in anticipo per la risposta

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonella, il protesto riguarda il mancato pagamento o accettazione dei titoli di credito, come ad esempio assegni, vaglia cambiali o pagherò, tratta. Quale forma societaria aveva il Suo negozio di abbigliamento? Da questo aspetto dispende se risponderà dei debiti contratti con il Suo patrimonio personale. Le suggeriamo di rivolgersi al Suo commercialista.

  • Salvatore ha detto:

    Salve
    Nel caso di assegno protestato puoi il creditore rivalersi sul quinto dello stipendio?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, è possibile nel caso in cui il creditore decida di avviare una azione di recupero crediti. Cordiali saluti.

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