Assegno circolare scaduto: cosa succede in questo caso?

Assegno circolare scaduto: cosa succede in questo caso?

Come tutti i titoli di pagamento, anche l’assegno circolare ha una scadenza. Ma cosa accade quando, ad esempio, ci dimentichiamo di incassarlo oppure non riusciamo più a trovarlo? Ecco cosa si può fare se ci troviamo alle prese con un assegno circolare scaduto.

INDICE:

  1. Cos’è l’assegno circolare?
  2. Come verificarlo?
  3. Come incassare un assegno circolare?
  4. Quanto tempo è valido un assegno circolare?
  5. Cosa fare quando un assegno circolare è scaduto?

Cos’è l’assegno circolare?

L’assegno circolare è un titolo di credito esigibile a vista, cioè pagabile alla sua presentazione presso qualunque sede della banca che lo emette. Il suo funzionamento è molto semplice: l’istituto di credito (emittente) garantisce di pagare una somma ad un soggetto indicato nello stesso (beneficiario), che si presenterà allo sportello per la riscossione. Si tratta, inoltre, di uno strumento utilizzato soprattutto in transazioni importanti perché il denaro necessario al pagamento deve essere disponibile al momento dell’emissione presso lo sportello.

Per richiedere un assegno circolare, ancor prima di recarci presso la filiale, dobbiamo aver depositato il denaro indicato nell’assegno presso la stessa banca. Quest’ultima, poi, verifica l’avvenuto accredito sul nostro conto del denaro da impegnare nel pagamento ed infine, dopo aver ottenuto un’apposita autorizzazione della Banca d’Italia, diventa garante dell’operazione. 

Come verificarlo?

Per appurare la validità del titolo, l’assegno circolare deve necessariamente contenere questi dati:

  • la dicitura “assegno circolare”, ossia il tipo di credito,
  • il numero dell’assegno,
  • la denominazione della banca che lo emette e la firma del funzionario abilitato,
  • i dati del beneficiario (nome e cognome o denominazione),
  • la data ed il luogo di emissione,
  • la formula del “pagamento a vista” dell’importo,
  • l’importo esatto.

Come incassare un assegno circolare?

Per incassare l’assegno possiamo recarci presso qualsiasi filiale della banca che lo ha emesso, a prescindere dalla presenza della titolarità di un conto corrente presso di essa. In questo modo riceveremo l’importo indicato in denaro contante. In alternativa, possiamo recarci presso l’istituto di credito in cui abbiamo conto corrente aperto e versarlo. Così facendo, infatti, l’importo dell’assegno sarà accreditato direttamente sul proprio conto.

Si specifica inoltre che, naturalmente, le somme possono essere corrisposte solo al beneficiario indicato all’interno dell’assegno oppure ad una persona delegata.

Quanto tempo è valido un assegno circolare?

I tempi di incasso variano in base al luogo di emissione dell’assegno. Nello specifico, il beneficiario del titolo deve incassarlo entro i seguenti termini:

  • 8 giorni dall’emissione, se vive nello stesso comune in cui l’assegno é stato emesso,
  • 15 giorni se abita in un altro comune.

In seguito alla scadenza dei suddetti giorni e in assenza di riscossione, colui che ha emesso l’assegno ha diritto di revocarlo senza che il beneficiario abbia la possibilità di agire legalmente. D’altra parte, se l’emittente non lo revoca, dopo gli 8/15 giorni non è previsto il decadimento della validità dell’assegno circolare che quindi, seppur scaduto, è comunque valido.

La prescrizione dell’assegno, infatti, avviene in 3 anni dalla data di emissione. Quando, poi, il titolo non è riscosso neanche dopo questo termine, confluisce nel fondo dormienti dove solo chi ne ha richiesto l’emissione può recuperare la somma fino alla prescrizione di 10 anni.

Cosa fare quando un assegno circolare è scaduto?

Come abbiamo visto, si può pagare l’assegno circolare a vista entro 3 anni dalla data di emissione. Dopo questo termine, poi, diventa esigibile entro 10 anni. Se non sono trascorsi 3 anni, comunque, abbiamo due alternative da valutare. La prima è consegnare l’assegno alla banca in cui abbiamo il conto corrente per ottenere l’importo accreditato sul conto, mentre la seconda è riscuoterlo presso una filiale della banca emittente. Se sono passati più di 3 anni, invece, è possibile procedere con la presentazione di una domanda di rimborso direttamente alla banca emittente.

Leggi anche >> Assegno circolare: perché viene richiesto in un atto notarile

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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14 commenti per "Assegno circolare scaduto: cosa succede in questo caso?"

  • Alberto ha detto:

    Salve. Vorrei sapere qual è la procedura corretta da seguire per un assegno circolare emesso da una società (generali italia) tratto sulla banca Banco di Napoli e non riscosso dal beneficiario entro i tre anni dalla data di emissione. Grazie

  • Patrizia ha detto:

    Buonasera, per cortesia potrei avere un’informazione? Io dal 2000 al 2014 ho prestato dei soldi al mio ex compagno che mi ha chiesto aiuto poiché in disperate difficoltà economiche. Diverse cifre in contanti e qui so già che sono soldi persi perché non dimostrabili! Altre cifre in assegno bancario del mio conto corrente. Premetto che non c’è mai stato.uno scritto tra noi in quanto coppia con l’accordo che non appena lui si fosse risollevato me li avrebbe restituiti o comunque in caso di mia necessità mi avrebbe aiutata lui. Mi sono fidata perché ci conosciamo da sempre! Fin da ragazzini. Un giorno la nostra unione finisce per suo volere. Io gli ho chiesto con gentilezza di poter riavere i miei soldi anche un po’ per mese, ma lui ha sempre sostenuto di non averne e di essere ancora in serie difficoltà. Questa storia è andata avanti per anni dopo la fine del nostro rapporto. Lui ha sempre sostenuto la stessa tesi. Non ne aveva ed era in serie difficoltà. Io nonostante la necessità di riavere i miei soldi, un po’ per comprensione e un po’ per riguardo ho sempre cercato di non assillarlo sapendolo disperato! Ora vengo a sapere che tutti questi problemi economici non li ha veramente e che ha ricavato una cifra enorme dalla vendita della villa dei suoi genitori ormai deceduti. A questo punto sono tornata alla carica sempre con i dovuti modi e con educazione spiegando non solo le mie necessità di riavere i miei soldi, ma anche il fatto che non ritengo giusto che lui si tenga i miei soldi quando ormai tra noi non c’è più nulla da tantissimo tempo! Lui continua a dire che non ne ha ma io so per certo che non é così! La mia domanda è questa. So perfettamente che i contanti li ho persi perché non essendoci uno scritto non sono dimostrabili. Ma i soldi dati in assegno volendo potrei pretenderli tramite avvocato anche se sono trascorsi più di dieci anni? Un conoscente mi ha detto di sì perché gli assegni non hanno prescrizione. É vero questo? Potrei recuperare i miei soldi dati con quesiti assegni anche se sono passati più di dieci anni? Grazie mille per l’attenzione.
    Cordiali saluti.
    Patrizia

    • Redazione ha detto:

      Gentile Patrizia, si tratta di una casistica particolare, che esula la trattazione del nostro articolo, pertanto le suggeriamo di sottoporre la questione ad un avvocato. Quest’ultimo potrà indicarle se sussistono le condizioni per intraprendere un’azione di recupero crediti. Cordiali saluti.

  • Leonardo Dalla ca' ha detto:

    Se un assegno circolare già prescritto, emesso da oltre 10 anni, intestato a persona deceduta, gli eredi come possono fare per poter incassare la somma ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Leonardo, in questi casi è necessario seguire le indicazioni della propria banca. Cordiali saluti.

  • Adina-Daniela ha detto:

    Buongiorno…un assegno circolare che 11 anni po essere ancora scambiato

  • Laura Pavia ha detto:

    Buongiorno ho assegni circolari da 4 anni e 1 da 3 anni. Sono andata in banca e mi hanno detto che devo fare la richiesta direttamente al consap, perché fi assegni non sono più presso la banca. È una procedura corretta?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Laura, in questi casi è necessario seguire le indicazioni della propria banca. Cordiali saluti.

  • Fabrizio ha detto:

    Peccato che la BPER Banca si rifiuti di cambiare in contanti gli assegni circolari emessi da loro stessi se il beneficiario non ha un conto corrente da loro.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Fabrizio, le suggeriamo di approfondire meglio la questione con l’istituto di credito con cui si sta interfacciando, in quanto al beneficiario è riconosciuta la possibilità di riscuotere l’assegno in contanti presso la banca emittente, nei limiti di quanto previsto dalle norme di “antiriciclaggio”, oppure è possibile versarlo in un’altra banca su un conto corrente di cui si è intestatari. Cordiali saluti.

  • Gino de simone ha detto:

    Grazie molto esaustivo

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gino, la ringraziamo tanto per il commento. Lieti che abbia trovato utile il nostro articolo. Cordiali saluti.

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