Assegno Circolare: cos’è e come funziona?
Sembrerà banale, ma in redazione giungono tantissime richieste di spiegazione su un concetto apparentemente semplice: che cosa è un assegno circolare?
Semplificando l’argomento possiamo sicuramente affermare che un assegno è un titolo di credito all’ordine nominativo (un documento contenente un diritto di credito) che può essere utilizzato per effettuare dei pagamenti. Le sue caratteristiche sono la versatilità e le garanzie di copertura che offre al creditore.
Cosa è un assegno circolare e quali sono le sue caratteristiche, fondamentali? Come si compila, tempistiche, dati da inserire. Guida Completa.
INDICE:
Quando un assegno può essere definito circolare?
L’assegno, se circolare, è un titolo di credito non trasferibile (per importi inferiori alle 1000 euro può essere consentita la trasferibilità pagando un imposta di bolla di 1,50 cent) che può essere incassato solo dalla persona (fisica o giuridica) indicata sull’assegno stesso, inoltre gli assegni di questo tipo non possono essere girati ad altri soggetti e devono indicare fin dalla loro emissione il beneficiario
Principio fondamentale per l’emissione dell’assegno è la disponibilità economica che deve essere posseduta dal soggetto che ne richiede l’emissione.
Quanto è sicuro un assegno del tipo circolare?
Un assegno (anche quelli di tipo circolare) sono sicuri, diciamolo subito. Più sicuri di un assegno bancario dove la garanzia è limitata dalla dicitura “salvo buon fine”. L’assegno, quando viene definito circolare, viene emesso solo nel caso in cui la banca ravvisi la reale disponibilità economica.
Nessuna banca emetterebbe un assegno, indicandolo come circolare, in assenza della somma, il credito risulta sempre coperto. Unico caso di rischio è quello del fallimento della banca, ma parliamo di un caso realmente al limite.
Vuoi verificare se il soggetto da cui devi ricevere un assegno sia affidabile, ovvero non abbia protesti ed eventi negativi a suo carico come assegni e cambiali insoluti?
Questo tipo di accertamento può essere effettuato con una visura protesti, in quanto consente di valutare l’affidabilità economica o il rischio di insolvenza della persona con cui vogliamo entrare in affari.
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura protesti persona fisicaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura protesti persona giuridicaQuali dati servono per definire un assegno del tipo circolare?
Un Assegno (se circolare) è un titolo che viene emesso da un banca dopo che la stessa ha potuto incamerare i fondi necessari per “coprire” l’assegno. Un assegno considerato circolare può essere richiesto senza costi a qualunque banca o a qualunque ufficio postale e per richiederlo non è richiesto nessun tipo di rapporto obbligatorio con banche o istituti di credito (ovviamente richiedere un assegno circolare alla “nostra” banca agevola e rende più semplice l’intera procedura).
Materialmente la compilazione dell’assegno è compito della banca o dell’istituto al quale si richiede l’assegno, ma, è giusto saperlo, ogni assegno circolare deve contenere al suo interno tutta una serie di dati che ne rendono valida l’emissione.
Tra i dati che un assegno circolare deve contenere troviamo:
- la firma obbligatoria della banca emittente che si assume l’obbligo di pagare a vista l’assegno circolare e impegna la banca stessa a effettuare tale pagamento alla presentazione dell’assegno;
- l’indicazione di assegno circolare;
- l’impegno di pagare a vista una somma determinata;
- l’importo, scritto in cifre e in lettere al fine di evitare modificazioni;
- l’indicazione della data e del luogo di emissione dell’assegno circolare;
- l’indicazione del beneficiario specificando nome e cognome della persona oppure ragione o denominazione sociale se si tratta di una società, in quanto non è consentito che la banca sia obbligata a pagare verso un soggetto indeterminato.
Qual è l’importo massimo per un assegno di tipo circolare?
L’assegno emesso da un soggetto non titolare di un conto ha un limite massimo di 3mila euro. In base alle norme anti-riciclaggio infatti la somma che può essere fornita per coprire un circolare richiesto a una banca o ufficio postale di cui non si sia correntisti non può superare i 3.000 euro.
Per i soggetti titolari di un conto invece non esiste un importo massimo, ma sussiste comunque un limite strettamente collegato alla clausola di non trasferibilità.
Come si versa un assegno al bancomat?
Per versare un assegno a un bancomat del servizio ATM dobbiamo per prima cosa verificare che si tratti di un assegno non trasferibile (vi ricordiamo che sono NON trasferibili tutti gli assegni d’importo superiore alle 1000euro).
Se siamo in possesso di un assegno non trasferibile è sufficiente recarsi presso un bancomat della vostra banca (è sufficiente recarsi presso un ATM del vostro gruppo bancario non necessariamente della vostra filiale), a differenza di quando si desidera prelevare del denaro però bisognerà premere sulla voce Versamenti. Vi sarà chiesto, a questo punto, di digitare il codice PIN. Digitato il pin corretto si aprire sull’ATM uno sportello dove inserire il vostro titolo di credito.
Quanto tempo per incassare un assegno?
A indicare i tempi tecnici per incassare un assegno è la legge che fissa in 8 giorni dalla data di emissione il termine per incassare l’assegno, nel caso questo sia stato emesso su piazza (nel comune in cui deve essere riconosciuto) e in 15 giorni se invece emesso fuori piazza.
Per gli assegni emessi che dovranno essere riscossi all’estero (ma in Europa) invece, il termine per incassare fissato in 20 giorni, 60 invece saranno i giorni necessari a incassare un assegno in un continente diverso rispetto a quello dove è stato emesso.