Assegnazione di beni immobili ai soci, scadenza al 30 settembre o proroga?

Scade oggi 30 settembre 2016 l’agevolazione fiscale per l‘assegnazione o cessione agevolata di beni d’impresa ai soci. Per la precisione, si approfondisce in merito al regime fiscale agevolato per le imprese che assegnano o cedono beni ai soci, nei commi 115-120 della Legge 208/2015.

Assegnazione beni immobili ai soci: quali novità?

L’agevolazione fiscale di cui abbiamo appena accennato sopra, riguarda sia beni immobili che beni mobili, che è importante che risultino iscritti in pubblici registri. Tale beneficio si applica automaticamente in seguito al comportamento contabile dell’impresa, sia essa società in nome collettivo, società in accomandita semplice o per azioni, srl, spa. Ma che cosa significa che l’agevolazione è automatica? Indipendentemente dal valore attribuito al bene ai fini contabili, plusvalenza e minusvalenza (che hanno un ruolo rilevante ai fini fiscali) l’agevolazione è determinata tenendo come punto di riferimento il valore normale/catastale.

Agevolazione fiscale dei beni: definizione e scadenza

Definizione di agevolazione: in senso pratico consiste in un’imposta sostitutiva, con aliquota all’8%. È fissata al 10,5% per le società non operative o in perdita, in modo tale da regolare la situazione di quei soggetti che hanno utilizzato in maniera impropria la struttura societaria al fine di intestare beni di utilizzo familiare e personale. Il calcolo è eseguito sulla base di:

• differenza fra i valore normale dei beni;
• costo fiscalmente riconosciuto dei beni.

Una precisazione per quanto riguarda la base imponibile IVA: come prezzo di riferimento si prende in considerazione il prezzo di acquisto o il prezzo di costo dei beni; si specificano i criteri per la determinazione del prezzo del bene, sulla base delle ultime sentenze della Corte di Giustizia UE.

Termini di scadenza agevolazione: queste le date rispettare per poter usufruire di tale beneficio fiscale.

• entro il 30 settembre bisogna versare il 60% dell’imposta sostitutiva;
• il saldo va poi effettuato entro il 16 giugno 2017.

Il caso dei beni gravati da usufrutto o nuda proprietà

Prendendo in considerazione quanto riportato dalla circolare n. 26/E del 2016, risulta esplicitato che non rientrano tra i beni assegnabili in modo agevolato in caso di assegnazione o cessione del singolo diritto, quale usufrutto o nuda proprietà, non costituendo quest’ultimo un bene vero e proprio. Invece, spetta l’agevolazione se si assegna o si cede un bene gravato da tale diritto. L’Agenzia delle Entrate tende inoltre a precisare che, una società può usufruire di tale beneficio fiscale a condizione che:

1. Risulti titolare di un diritto reale sul bene e si liberi del suo diritto reale assegnando o cedendo definitivamente il bene ai soci.
   Un esempio concreto per capire meglio: nel caso in cui la società sia titolare della nuda proprietà e abbia dato in usufrutto oppure in abitazione il bene immobile al socio, allora la società ha diritto all’agevolazione.
2. Detenga la piena proprietà del bene e si liberi dello stesso bene assegnando o cedendo ai soci singoli diritti reali.
   Un esempio concreto per capire meglio: nel caso in cui la società attribuisce un bene immobile in usufrutto ad un socio e in nuda proprietà ad un altro socio, allora ha diritto all’agevolazione.

Per verificare i diritti reali sugli immobili e le relative quote di proprietà o disponibilità dei soci, è sufficiente rilevare i dati attraverso una visura ipocatastale per soggetto con i dati del socio o per immobile, se si conoscono i dati catastali.

Come reperire info utili su soci e impresa?

Nella procedura di assegnazione di beni immobili ai soci con IVA, risulta necessario verificare maggiori dettagli in merito sia ai soci che alla loro impresa e presentare questi documenti al notaio per la stipula dell’atto notarile. Queste informazioni sono reperibili richiedendo:

• Visure soci: contengono in base alla tipologia – scheda società elenco soci, scheda socio partecipazioni, scheda socio storica, scheda persona completa – dati riguardanti i nominativi dei soci, le quote societarie detenute, o le partecipazioni attuali e storiche di una specifica società di persone o di capitali registrata in Italia. Queste visure sono utili perché consentono di accertare in modo inequivocabile se una persona fisica risulta censita o meno nel Registro Soci delle Camere di Commercio italiane.

• Visura camerale ordinaria: è un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio competente riferita alla sede legale dell’impresa, contenente i dati identificativi dell’impresa: denominazione e natura giuridica, sede legale e unità locali, codice fiscale e partita IVA, numero di iscrizione al Registro Imprese, repertorio economico amministrativo, data di costituzione e data inizio attività, durata e data scadenza, statuto, oggetto sociale e capitale sociale versato, addetti, iscrizione in albi e ruoli, licenze, titolari di cariche sociali e qualifiche.

• Bilancio ottico: il bilancio dell’impresa, redatto dal commercialista e depositato in Camera di Commercio, deve evidenziare lo stato patrimoniale nel quale, ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione fiscale, l’impresa deve disporre di riserve utili da distribuire ai soci mediante l’assegnazione di beni immobili o mobili.

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