Quando bisogna allegare l’APE al contratto di locazione?

Quando bisogna allegare l’APE al contratto di locazione?

I casi in cui bisogna redigere un APE (Attestato di Prestazione Energetica) sono diversi e a volte poco chiari perché spesso modificati nel corso degli anni. In questo articolo ci soffermiamo, in particolare, sulla questione dell’obbligatorietà dell’APE nel contratto di locazione.

INDICE:

  1. Qual è il significato di APE?
  2. Quando è obbligatorio allegare l’APE al contratto di locazione?
  3. Quali sono gli altri casi in cui si richiede l’APE?
  4. Come ottenere online l’attestato di prestazione energetica?
  5. Ci sono sanzioni per chi non fa l’APE nel contratto locazione?
  6. Quali sono i casi in cui non si fa l’APE?

Qual è il significato di APE?

La certificazione energetica APE riporta le caratteristiche energetiche di un edificio, un’abitazione o un appartamento. Al suo interno sono riportate le prestazioni energetiche della struttura, valutate sulla base degli indicatori che vanno dalla lettera A alla G. Le principali finalità dell’APE, in particolare, sono le seguenti:

  • valutare la convenienza dell’immobile da un punto di vista economico sulla base dei consumi energetici,
  • suggerire degli interventi per la riqualificazione energetica.

Inoltre, dotare l’immobile della certificazione comporta diversi vantaggi nel lungo termine, perché consentirà di incrementare il valore dello stesso grazie ai consumi energetici più bassi e di incentivare la costruzione di edifici ad alto rendimento energetico.

Quando è obbligatorio allegare l’APE al contratto di locazione?

Secondo il d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192, l’APE è rilasciato per gli edifici o le unità immobiliari costruiti, venduti o locati ad un nuovo locatario e per gli edifici pubblici. Il proprietario deve quindi rendere disponibile l’attestato anche al nuovo locatario, precisamente all’avvio delle trattative e consegnarlo alla fine delle stesse. Questo attestato, pertanto, deve essere mostrato al potenziale acquirente oppure al locatario. Ciò significa che la consegna si effettua, al più tardi, al momento della sottoscrizione del contratto di locazione (o all’accettazione della proposta di locazione).

Quali sono gli altri casi in cui si richiede l’APE?

Oltre ai casi in cui si eseguono lavori di riqualificazione o ristrutturazione che modificano la struttura dell’immobile, si richiede l’APE nelle seguenti situazioni:

  • compravendita di immobili pubblica e privata,
  • donazione di un immobile,
  • affitto di un’abitazione,
  • vendita di immobili di nuova costruzione,
  • ristrutturazione di oltre il 25% della superficie dell’intero edificio.

Come ottenere online l’attestato di prestazione energetica?

Ottenere sul sito web di VisureItalia un attestato di prestazione energetica è davvero semplice. È possibile, infatti, ricevere questo documento alla propria e-mail in appena 3 giorni lavorativi:

Attestato di prestazione energetica apeRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Attestato di prestazione energetica ape

Riassumendo, questo servizio comprende i documenti che seguono:

Ci sono sanzioni per chi non fa l’APE nel contratto locazione?

Se si verifica una violazione dell’obbligo di dotare di un attestato di prestazione energetica gli edifici o le unità immobiliari per un contratto di locazione, il proprietario è punito con la sanzione amministrativa che oscilla fra i 300 e i 1.800 euro.

Di fronte alla mancata dichiarazione o allegazione, le parti devono pagare una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 a 18.000 euro. La sanzione è invece tra i 1.000 e i 4.000 euro per i contratti di locazione di singole unità immobiliari e, se la durata della locazione non eccede i 3 anni, si riduce alla metà.

Ancora, in caso di mancata presentazione delle caratteristiche energetiche nell’annuncio di locazione, il responsabile è punito con la sanzione tra i 500 euro e i 3.000 euro.

Quali sono i casi in cui non si fa l’APE?

Le costruzioni per le quali non è obbligatorio presentare l’APE sono indicate dall’art.3 comma 3 del D. Lgs 192/2005:

  • fabbricati isolati che presentano una superficie inferiore ai 50 mq,
  • edifici industriali e artigianali,
  • tipologie di edifici agricoli/rurali non residenziali e senza impianto di climatizzazione,
  • strutture non classificate sulla base della destinazione d’uso, che non prevedono l’installazione di impianti di climatizzazione,
  • edifici utilizzati per attività religiose,
  • ruderi e fabbricati in costruzione al rustico o in stato di scheletro strutturale.

Leggi anche >> Attestato di qualificazione energetica e APE: quali sono le differenze?

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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