Accatastare una casa o un immobile: ecco tutti gli step da seguire

Accatastare una casa o un immobile: ecco tutti gli step da seguire

Con il termine di accatastamento si intende l’insieme di tutti gli adempimenti richiesti per iscrivere un immobile al Catasto, che sia di nuova costruzione oppure interessato da modifiche come un ampliamento della metratura. La procedura per accatastare una casa richiede l’intervento di un tecnico come un geometra o un architetto e si articola in diverse fasi. Vediamo in cosa consiste.

INDICE:

  1. Cos’è l’accatastamento?
  2. Quali sono le categorie catastali?
  3. Come richiedere una visura catastale online?
  4. Come accatastare una casa?
  5. Accatastare una nuova casa
  6. Accatastare una casa già esistente ma modificata

Cos’è l’accatastamento?

L’accatastamento di un immobile consente di identificare un fabbricato in base ai dati caratteristici e alla rendita fiscale. Il risultato del procedimento, infatti, è rappresentato dall’elaborazione di un documento utile al calcolo delle tasse sull’immobile ed alla determinazione di caratteristiche come l’agibilità e l’abitabilità

Per questa motivazione si richiede l’avvio di una pratica di accatastamento quando:

  • si costruiscono nuovi immobili. In questo caso si tratta di un censimento della proprietà che consente di attribuire un valore fiscale al bene in oggetto,
  • si effettuano delle modifiche come ristrutturazioni, ampliamenti, restauri, cambi di destinazione d’uso o frazionamenti di strutture esistenti.

Quali sono le categorie catastali?

Accatastare una casa significa anche determinare la categoria di appartenenza delle unità immobiliari. Le categorie catastali sono dei simboli composti da una lettera che servono a classificare gli immobili e ad attribuire loro una rendita catastale. Nello specifico, nel nostro ordinamento le categorie catastali sono 6, dove ognuna è identificata da una lettera che va dalla A alla F. La categoria A, per fare un esempio, raggruppa diversi tipi di abitazioni: la categoria A/1 identifica le abitazioni di tipo signorile, la A/2 le abitazioni civili e così via.

È possibile trovare il dato sulla categoria catastale all’interno della visura catastale. Si tratta di un documento rilasciato dal Catasto che evidenzia la precisa ubicazione di un immobile in Italia attraverso i dati identificativi catastali.

Come richiedere una visura catastale online?

Si possono richiedere le visure catastali online su VisureItalia effettuando una ricerca per soggetto (persona fisica o giuridica), per immobile e indirizzo:

Visura catastale persona fisicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura catastale persona fisica
Visura catastale persona giuridicaRichiedilo qui

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Visura catastale persona giuridica
Visura catastale per indirizzoRichiedilo qui

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Visura catastale per indirizzo
Visura catastale immobileRichiedilo qui

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Visura catastale immobile

Per ottenere il rilascio di una visura catastale per persona fisica, le informazioni essenziali da conoscere sono l’Ufficio del Catasto in cui effettuare la ricerca, il nome, cognome e il codice fiscale della persona oggetto di ricerca. Se il soggetto da ispezionare è invece una persona giuridica sarà richiesta la denominazione dell’impresa secondo quanto risulta in Catasto.

La ricerca per immobile, invece, oltre all’Ufficio del Catasto e al tipo di Catasto (fabbricati o terreni), richiede l’inserimento dei dati specifici dell’immobile come comune, foglio, particella o mappale e subalterno. Se si è interessati ad inoltrare una richiesta per indirizzo, infine, sarà necessario indicare con precisione l’indirizzo dell’immobile.

Come accatastare una casa?

La procedura dell’accatastamento è diversa a seconda che l’iscrizione al Catasto si riferisca ad un nuovo immobile oppure ad una casa già esistente ma modificata in un secondo tempo. In ogni caso, in entrambe le situazioni è necessario:

  • utilizzare il DOCFA, ossia un software specifico per la registrazione e l’archiviazione dei dati catastali,
  • rivolgersi ad un professionista tecnico abilitato, come ad esempio un architetto, un ingegnere o un geometra.

Accatastare una nuova casa

Nella casistica di una nuova costruzione, come prima cosa il tecnico incaricato, dopo aver effettuato un sopralluogo nell’immobile, redige un Tipo mappale in modo tale da inserire la nuova casa nel contesto urbano. Tale procedura avviene mediante il software Pregeo, finalizzato ad elaborare i dati ottenuti con i rilievi ottici o da Gps.

In seguito, il tecnico procede ad inserire nel sistema informatico la planimetria dell’unità immobiliare mediante il DOCFA che sarà poi verificato da parte dell’Agenzia delle Entrate -Territorio. L’ente, poi, rilascerà la ricevuta con i dati catastali identificativi dell’immobile e la relativa rendita. Bisogna tener presente, inoltre, che l’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate – Territorio può avvenire entro un anno dalla presentazione della dichiarazione di accatastamento.

Accatastare una casa già esistente ma modificata

Vediamo cosa accade quando si richiede l’accatastamento per un’unità immobiliare già esistente ma modificata. In questo caso il tecnico dovrà redigere la planimetria e compilare ed inviare la documentazione tramite DOCFA. Dopo di che, l’Agenzia delle Entrate -Territorio verifica la correttezza dei dati e invia la ricevuta con gli identificativi catastali e la rendita.

Anche in questa ipotesi l’Agenzia delle Entrate – Territorio ha un anno di tempo per rettificare la rendita proposta dal tecnico e per notificare la variazione al richiedente. Se quest’ultimo non si trova in accordo, entro 60 giorni dalla comunicazione della revisione, ha la possibilità di fare ricorso alla Commissione Tributaria territorialmente competente.

Leggi anche >> Spese catastali: come funziona l’accatastamento?

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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6 commenti per "Accatastare una casa o un immobile: ecco tutti gli step da seguire"

  • FRANCESCO BAVASSO ha detto:

    Più che un commento una domanda. Quando si tratta di individuare la categoria di accatastamento di un’unità immobiliare e si parla di rifiniture, si fa riferimento alle rifiniture del fabbricato che contiene l’unità immobiliare o alle rifiniture dell’appartamento in senso stretto?
    Facendo un esempio: un appartamento finemente rifinito collocato in un fabbricato di tipo popolare andrebbe classificato in A2, A3 o A4?
    E nel caso di un fabbricato di pregio che contiene un appartamento piccolo, male illuminato, posto al piano terra e senza affacci di pregio, questo appartamento (mq 50 circa) è da considerarsi rientrante nella categoria A2, A3 o A4?
    Grazie per la risposta che vorrete inviarmi

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, attribuzione della categoria catastale da parte del catasto tiene conto della zona censuaria in cui è ubicata l’unità immobiliare, nonché delle caratteristiche intrinseche della stessa unità.
      Per zona censuaria si intende una porzione omogenea di territorio comunale, all’interno della quale la redditività dei fabbricati è da considerarsi uniforme. Cordiali saluti.

  • Paolo ha detto:

    Buongiorno sto per acquistare un immobile categoria d7, il mio uso è destinato a magazzino , mi conviene fare un cambio in c2? Potrebbe darmi vantaggi?
    Saluti Paolo

    • Redazione ha detto:

      Gentile Paolo, ci sarebbe il vantaggio relativo alla diminuzione delle tasse, ma allo stesso tempo l’immobile verrebbe declassato e, quindi, diminuirebbe anche il suo valore. Inoltre, non è detto che il Comune (e di conseguenza il Catasto) accetti questa modifica di categoria catastale. Il tecnico che si occuperà della pratica le fornirà maggiori informazioni sulla situazione. Cordiali saluti.

  • salvo cervino ha detto:

    non hai risposto quando più esattamente prima o dopo il fine lavori???

    • Redazione ha detto:

      Gentile Sig. Cervino, non ci è chiaro il Suo quesito. Nel caso intenda se l’accatastamento debba essere effettuato prima o dopo la fine dei lavori, le riportiamo quanto specificato in merito sul sito dell’Agenzia delle Entrate: “Il termine di presentazione delle dichiarazioni al catasto è fissato in trenta giorni dal momento in cui i fabbricati sono divenuti abitabili o servibili all’uso cui sono destinati o comunque decorrenti dalla data di ultimazione della variazione nello stato per le unità immobiliari già censite“. In caso avesse necessità di ottenere maggiori informazioni in merito le suggeriamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato. Cordiali saluti.

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