Isee 2021: 3 cose che devi sapere

Isee 2021: 3 cose che devi sapere

Con l’entrata in vigore nel 2015 del nuovo ISEE è cambiato il calcolo e anche le procedure. Questo ha permesso di migliorare i criteri di valutazione del reddito e del patrimonio, e di effettuare dei controlli più attenti. Ecco le tre cose che devi sapere sulla compilazione del modello per l’indicatore della situazione economica equivalente 2021.

INDICE:

  1. Che cosa è l’Isee?
  2. Tre cose da sapere sull’Isee 2021

Che cosa è l’Isee?

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e consente di valutare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono accedere a prestazioni sociali agevolate. Tra quest’ultime vi rientrano, ad esempio, i servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (utenze telefoniche, luce, gas, ecc.) e per poterne usufruire deve esistere una determinata situazione economica nella famiglia ed è necessario avere determinati requisiti soggettivi.

È possibile ottenere la certificazione ISEE attraverso la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Si tratta di un documento in cui sono riportate informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali necessarie per l’individuazione della situazione economica del nucleo familiare.

Non esiste un limite di tempo per la presentazione della dichiarazione, in quanto questa può avvenire in qualsiasi periodo dell’anno. In ogni caso, però, la validità è fino al 31 dicembre.

3 cose da sapere sull’Isee 2021

A partire dal 1° gennaio 2020 la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) può essere presentata anche nella modalità precompilata. La scelta è a discrezione del dichiarante.

Una parte delle informazioni riportate nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) vengono acquisite direttamente dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, mentre la restante parte deve essere autodichiarata. Ecco perché è importante non avere dei dubbi sulla sua compilazione. Di seguito ne chiariamo 3 dei più comuni tra i nostri lettori.

1. Cosa si intende per dimora abituale?

Nelle dichiarazioni di tipo fiscale, bisogna inserire la dimora abituale. Ma si tratta del domicilio o della residenza? Per domicilio si intende “la sede principale degli affari e degli interessi” del contribuente, mentre la residenza indica “il luogo in cui una persona stabilisce la propria dimora abituale”. La residenza è inoltre il luogo di permanenza registrato all’anagrafe comunale e presso i registri ufficiali.

L’ISEE prende in considerazione il nucleo famigliare che ha come dimora abituale la stessa abitazione. Quindi la dimora abituale è l’effettiva residenza, visto che il nucleo famigliare è quello che ha stabilito la residenza presso lo stesso indirizzo.

2. Come si individua il nucleo famigliare?

Come stabilito dall’art. 3 del D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159: “Il nucleo familiare del richiedente è costituito dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della DSU“.

Abitare abitualmente presso lo stesso indirizzo non fa di due persone un nucleo familiare. Ai fini del calcolo ISEE, vanno considerati membri della stessa famiglia le persone che fanno parte dello stato di famiglia, compresi i coniugi non separati legalmente che hanno fissato la propria residenza in luoghi diversi. Rientrano nello stato di famiglia i figli maggiorenni che non hanno nucleo proprio, mentre nel caso di genitori divorziati e figli maggiorenni, saranno questi ultimi a decidere a quale nucleo famigliare appartenere.

Come richiedere un certificato stato di famiglia?

Il certificato stato di famiglia attesta la composizione del nucleo familiare allo stato attuale presso l’indirizzo di residenza anagrafica. Può essere richiesto online attraverso VisureItalia:

Certificato stato di famigliaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Certificato stato di famiglia

3. Cosa cambia per i conviventi?

Per quanto riguarda le coppie conviventi, senza figli e non sposate, applicando le leggi alla lettera gli interessati apparterrebbero a due nuclei famigliari diversi, anche se di fatto vengono considerati come nucleo famigliare nella quasi totalità dei casi.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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2 commenti per "Isee 2021: 3 cose che devi sapere"

  • Luca ha detto:

    Ho una casa di proprietà, una famiglia (padre, madre e 2 figli)in più in casa ho mia madre che usufruisce dell’ usufrutto dell’immobile.
    Per la compilazione isee devo calcolare pure la pensione minima di mia madre oppure solo per noi 4 ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Luca, per questa tipologia di informazioni specifiche è necessario confrontarsi con un CAF o commercialista. Cordiali saluti.

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