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Il certificato dei carichi pendenti consente di conoscere i provvedimenti in corso e in attesa di giudizio a carico di una persona fisica. Il certificato può essere richiesto presso il Tribunale di competenza rispetto alla residenza di una persona o presso il Tribunale nel quale la persona ritiene di avere dei provvedimenti in corso.
A differenza rispetto al Certificato Generale del Casellario Giudiziale che è unificato a livello nazionale, il Certificato dei Carichi Pendenti viene richiesto presso l'ufficio della Procura della Repubblica di competenza rispetto al Comune nel quale la persona fisica sia residente da almeno 6 mesi. Può essere richiesto anche presso qualunque Tribunale in Italia nel quale risultino dei provvedimenti in corso non ancora definiti in giudizio a carico di una persona.
Il certificato dei Carichi Pendenti attesta l'imputazione a carico di una persona ed il grado di giudizio, precisando che la qualifica di "imputato" viene assunta solo alla conclusione delle indagini preliminari da parte del GIP.
La validità legale del certificato è di 6 mesi dalla data di rilascio.
> Il certificato carichi pendenti può essere richiesto solo dal diretto interessato oppure, in caso di soggetto deceduto, dai suoi eredi.
> Il servizio Assistenza Clienti provvederà ad inviare via email il modulo di delega per la richiesta del certificato che dovrà essere firmato dalla persona fisica per la quale si richiede il rilascio del certificato. Il modulo dovrà essere inviato dal cliente tramite posta o corriere presso i nostri uffici, unitamente alla copia del documento di identità.
> I tempi di consegna decorrono dalla ricezione e verifica del modulo di delega e dei documenti.
> L'importo Tasse di 33,84 € è riferito alla marca da bollo da € 16 e ai diritti di bollo con urgenza 7,84 € (Decreto Dirigenziale del 4 luglio 2018), oltre al costo di 10,00€ per il ritiro del certificato in Tribunale
Il certificato dei carichi pendenti può essere richiesto presso l'ufficio della Procura della Repubblica di competenza rispetto al Comune di residenza anagrafica di una persona fisica. Inoltre, può essere richieste presso qualunque ufficio del Tribunale in Italia nel quale la persona ritenga di avere commesso dei reati e sospetti che possano risultare dei provvedimenti in corso a suo carico.
Il certificato carichi pendenti può essere richiesto online nel sito web di VisureItalia. È necessario compilare il form con i dati richiesti e completare la procedura di acquisto del servizio inviando il modulo di delega ed il documento di identità del richiedente.
Si tratta di un documento con valore legale che viene rilasciato dall'Ufficio del Casellario Giudiziale presso la Procura della Repubblica del Tribunale e che attesta i provvedimenti in corso in attesa di giudizio presso il Tribunale competente rispetto alla residenza anagrafica di una persona nonché quelli pendenti presso le procure distrettuali antimafia (DDA). Il certificato ha una validità di 6 mesi ed attesta gli eventuali procedimenti penali o amministrativi in pendenza di giudizio relativi ad una persona fisica.
Il servizio di Assistenza Clienti invierà il modulo di delega che dovrà essere compilato, stampato e firmato dalla persona interessata. Il modulo di delega e la copia del documento di identità dovranno essere inviati via email a VisureItalia.
I tempi di consegna dipendono dall'Ufficio del Casellario Giudiziale del Tribunale e la consegna standard del certificato prevede 15 giorni lavorativi. Nessuna responsabilità può essere imputata per eventuali ritardi nella consegna.
Il certificato carichi pendenti Tribunale viene consegnato via email in formato PDF. Per ricevere l'originale via posta ordinaria è necessario completare il form con l’indirizzo di spedizione al fine di consentire il recapito del certificato.
Mentre il certificato del Casellario Giudiziale attesta le sentenze già passate in giudicato, i carichi pendenti attestano le procedure giudiziarie in corso non ancora definite.
Il certificato dei carichi pendenti può essere presentato anche all’estero mediante l'apposizione della apostilla (l'annotazione ufficiale per i Paesi aderenti alla convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961) e la legalizzazione (la convalida all'estero di documenti redatti in Italia per i Paesi non aderenti alla convenzione dell'Aja).
Nel caso di minori di anni 18, il certificato dei carichi pendenti viene richiesto presso l'ufficio della Procura della Repubblica del Tribunale dei Minori di competenza. Il certificato può essere richiesto anche per minori di anni 14 qualora, come ad esempio nel caso di minori immigrati, sussistano dei dubbi in relazione alla data di nascita ed all'età.
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